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Rodolfo Lollini

Rodolfo Lollini

Meteo perfetto sabato 15 Ottobre a Voghera (PV), con temperatura sui 20 gradi, assenza di precipitazioni ed anche di quel vento che talvolta prende d’infilata il campo giovani di via Barbieri, disturbando i mezzofondisti e rendendo “nulle” le prove dei velocisti. Il Meeting d'Autunno non prevedeva salti e lanci, ma solo corse su diverse distanze spurie come 80, 250 e 600 metri ed il campionato provinciale sui 1500. Dopo le corse destinate agli esordienti, sugli 80 metri si è registrato un nuovo record italiano, con l’atleta di casa Rosanna Rossi a fermare il cronometro sul tempo di 14”81 che migliora di quasi due secondi il primato SF65 stabilito da Vania Tassinari nel 2021 a Cesena. 

Per ultimi sono scesi in campo i mezzofondisti per i 1500 metri, con serie unica al femminile che ha visto prevalere Aurora Cosca, Allieva classe 2005 dell’Atletica Vigevano, in 5’29”04, che ha preceduto in volata Ida Barone (Road Runners Club Milano) e Karin Angotti del GP Garlaschese.

Al maschile tre batterie, divise non per tempo di accredito, ma per categoria. Scelta obbligata, essendo in palio i titoli provinciali. Malgrado la premiazione solo di tesserati per la provincia di Pavia, così come al femminile, sono arrivati da fuori provincia diversi atleti che hanno approfittato di una delle ultimissime occasioni su pista proposte dal calendario. Tra gli uomini ha vinto Matteo Locatelli, anche lui della società ospitante, l’Iriense Voghera a cui vanno i nostri complimenti da condividere con i giudici FIDAL presenti. Tempo del primo 4’06.87, con il podio completato da Alessio Nicolò Guelfo (Battaglio CUS Torino) e Gabriele Ferrario (SAO Cornaredo). Per tutti i risultati in dettaglio della giornata cliccate qui.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Una Milano bagnata ha accolto stamattina, domenica 9 ottobre, il popolo di Linus nella Deejay Ten e Five, con partenza da Piazza Duomo ed arrivo al parco Sempione.  Popolo che era stato “chiamato alle armi” dal “generale” Linus, con manifesti tipo quello che vedete in fotografia. Il “I want you”, stile zio Sam per il reclutamento dell’esercito USA, ha prodotto i seguenti numeri: 3127 finisher per la gara breve e 8003 sulla distanza classica dei dieci chilometri per un totale di 11130 unità.

Tanti? Pochi? Tutto è relativo. Lo diceva Albert Einstein e non sarò certo io a contestarlo. Mettere insieme numeri a cinque cifre è un sogno proibito per la stragrande maggioranza degli organizzatori, chiaro che se invece confrontiamo i numeri del 2019 dello stesso evento con un totale di 29998, si tratta di un bel passo indietro. Percentualmente ben superiore alla contrazione nel settore. Numeri del 2019 che peraltro non era stato nemmeno il massimo, in quanto l’acme fu raggiunto l’anno precedente con oltre 32633 presenze. Concludiamo la comparazione numerica con due precisazioni. Tutti i dati riportati provengono dal portale ENDU, la società di cronometraggio ufficiale, se non vi tornano le cifre è solo perché i titoli di molti media la sparano sempre grossa. Secondo, non abbiamo incluso nel ragionamento la incomparabile versione "virtuale" del 2021 che secondo l’organizzazione aveva fatto vendere ben 22000 pettorali.

Insomma, tornando ad oggi, la “crisi delle vocazioni alle gare” ha colpito anche il re degli organizzatori. Di certo le condizioni meteo hanno influito più pesantemente che rispetto a gare competitive, dove ci vuole ben altro che “due gocce d’acqua” per fare restare a casa la maggior parte degli assatanati master, regolarmente tesserati. C’è anche da dire che al contrario, non essendo una gara FIDAL, anche chi non aveva rinnovato la visita medica o il tesseramento per una società o la Runcard, poteva tranquillamente correre, mentre questa è di sicuro una delle cause della contrazione per le manifestazioni agonistiche. 

Detto questo, concludiamo senza menzione circa lo svolgimento della corsa, in quanto essendo la gara non competitiva, leggi non si pagano le tasse alla FIDAL, anche per rispetto di coloro che invece organizzano gare federali, pagando le suddette tasse, ben ci guardiamo dal citare vincitori, primi arrivati o migliori tempi da elenco alfabetico, chiamateli come volete. 

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Sabato 8 ottobre è stata una festa dell’atletica a tutto tondo a San Donato (MI), presso il Centro Sportivo dedicato ad Enrico Mattei. Corse, salti e lanci, folto pubblico, atleti di ogni età, paraolimpici e normodotati, campioni del passato e speriamo alcune stelle del futuro. Tanti primati personali migliorati e due nuovi record italiani. Insomma, non è mancato niente in occasione del meeting che comprendeva il 32° Miglio Ambrosiano, il 2° Paramiglio Club del Miglio ed il Trofeo Oxyburn.

Si è partiti alle 9 per terminare dopo dieci ore in perfetto orario e senza smagliature, grazie all’esperta macchina organizzativa dell’Atletica Ambrosiana – Athletic Elite, in collaborazione con Gruppo Podistico Tiremm Inanz. Il Miglio organizzato dalla FISPES è scattato alle ore 12 con Antonio Milano (Olympia Athletic Team), per gli amici semplicemente Toni, capace di ottenere la miglior prestazione italiana della categoria T54, fermando i cronometri sul tempo di 6’14”12 per la grande soddisfazione del “patron Olympia”, Andrea Boroni. 

Circa seicento le presenze/gara complessive nella giornata Per quanto riguarda il miglio normodotati, si sono corse ben 15 batterie, 2 per i cadetti, 3 femminili e 10 maschili. Tutte molto combattute, grazie alla composizione per accrediti e non per categorie, adottata da qualche anno dal “Club del Miglio”. Tra le donne ha vinto la classe 1999 Anna Patelli, dell’Atletica Casazza in 5’20”52. Sul podio una coppia di evergreen che hanno in comune l’anno di nascita ed una grinta inesauribile, ovvero Mara Cerini (Atletica Ambrosiana) e Simona Viola (AVIS Pavia). Da segnalare che a livello Cadette Virginia Olivieri, del CUS Pro Patria Milano, ha chiuso in 5’20”90 che gli sarebbe valso quantomeno il secondo posto tra gli assoluti ed un finale mozzafiato con la Patelli. A premiare le categorie femminili il primatista italiano sul Miglio, quel Gennaro di Napoli che il 30 maggio di trent’anni fa, proprio sulla pista di San Donato volò al traguardo in 3'51"96. Tra gli uomini successo di Matteo Locatelli in 4’32”21. Il portacolori dell’Atletica Iriense ha avuto il suo bel daffare per avere la meglio di Samuel Zanaboni e del papà Massimiliano che ad una settimana di distanza dal primato SM50 conseguito a Chiavenna (SO), ci ha preso gusto e lo ha rifatto, chiudendo in 4’34”31!

Si chiude così il circuito 2022 del Club del Miglio, su cui avremo modo di ritornare nei prossimi giorni per un bilancio finale e per celebrare i vincitori individuali e di società. Per foto, risultati ed ulteriori notizie, ricordiamo il sito www.clubdelmiglio.it e che Radio Active 20068, la voce ufficiale del Club, dedica una breve trasmissione al circuito ogni martedì successivo alle gare, nel corso dei notiziari delle ore 9,30 e 14,30.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

In una mia personalissima rielaborazione della Divina Commedia, ho dedicato ai runner il famoso verso “Fatti non foste…” che è diventato “Fatti non foste a correr come bruti, ma per visitar amene destinazioni”. Mentre il sommo poeta si rivolta nella tomba di Ravenna, veniamo ad un’applicazione di questa esortazione, nella cronaca di quanto avvenuto a Chiavenna (SO) sabato 1 ottobre, in occasione della nona e penultima tappa del Club del Miglio 2022. Gli organizzatori del GP Valchiavenna sanno bene che la loro destinazione risulta essere un po’ fuori mano, ma sono bravissimi ad attirare sul posto molti atleti. Ed infatti in parecchi poi si trattengono per tutto il fine settimana. Si gareggia in un posto bellissimo. Pista azzurra, cielo azzurro, una corona di montagne tutto intorno, con paesini che sembrano lo sfondo di tanti splendidi presepi. Impianto moderno e ben tenuto, anello scorrevole ad un'altitudine “ragionevole”, in quanto siamo a circa 300 metri sul livello del mare. Non a caso i grandi campioni del mezzofondo, dopo aver lavorato in altura, scendono proprio qua a fare dei test. Il volantino del 5° Miglio della Brisaola mostrava Jakob Ingebrigtsen, Jake Heyward, Mario Garcia e il nostro Pietro Arese, ovvero i primi quattro ai recenti campionati Europei sui 1500 metri, impegnati a Chiavenna su questa pista. Stessa cosa al femminile, con l’oro Laura Muir e l'argento Ciara Mageaan. Mica male… Oltre ad una impeccabile organizzazione l’ospitalità valtellinese ci ha viziato con un pacchetto di biscotti buoni da morire ed un assaggio finale di bresaola che da soli quasi giustificavano il viaggio.

Tutto bene, penserà il lettore un po’ annoiato, ma avete anche corso? La risposta è affermativa, con circa quattrocento atleti, a partire dai più piccoli che hanno cinque anni, fino ad Oscar Iacoboni, evergreen classe 1937. Al femminile ha vinto agevolmente un talento che speriamo di sentire ancora spesso nelle cronache future, si tratta di Sofia Sidenius, sedicenne già campionessa Allieve nel cross e sui 1500 indoor. La rappresentante dell’Atletic Cral Teatro alla Scala ha preceduto la compagna di squadra Licia Bombelli, giunta terza ed Elisa Rovedatti del CSI Morbegno. Mentre al maschile vittoria dell'atleta di casa, Andrea Zoanni, davanti a  Luca Cantoni (Valli Bergamasche Leffe) e Samuel Zanaboni Allievo classe 2005 dell'Atletica Alta Valtellina che peraltro aveva una missione ben più importante, ovvero fare da lepre per il padre, Massimiliano Zanaboni che da quest’anno è entrato nella categoria SM50. Missione compiuta in quanto col tempo di 4’36”64 oltre a giungere quarto a soli 20 centesimi dal figlio, ha stabilito il nuovo “record” italiano sulla distanza abbassando di ben 8 secondi il precedente primato di Solito, ottenuto a Roma nel 2017.

Il circuito del Club vivrà il suo gran finale a San Donato Milanese, sabato prossimo 8 ottobre 2022, con la 32^ edizione del Miglio Ambrosiano. Per foto, risultati di tappa, classifiche generali ed ulteriori notizie ricordiamo il sito www.clubdelmiglio.it e che Radio Active 20068, la voce ufficiale del Club, dedica una breve trasmissione al circuito ogni martedì successivo alle gare, nel corso dei notiziari delle ore 9,30 e 14,30.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Sotto la spinta inesauribile del Presidente Gianni Mauri, il Comitato Regionale FIDAL Lombardia vara la più ampia iniziativa a sostegno del talento mai promossa nell’atletica a livello regionale: il viatico è ancora il Progetto Talento, che da oltre 10 anni supporta i migliori prospetti dell'atletica leggera, ma è stato presentato in una veste nuova e decisamente più ambiziosa sul piano degli obiettivi.

L’edizione 2023 del Progetto Talento, intitolata “Ci aiuti a coltivare un sogno?” e presentata nel corso della conferenza stampa giovedì 15 settembre all’Arena Civica di Milano, si pone l’ambizioso obiettivo di incrementare significativamente gli aiuti erogati ai giovani talenti dell’atletica lombarda. L’iniziativa è basata su un’operazione di crowdfunding, attraverso la piattaforma Idea Ginger, che punta alla raccolta di almeno 15.000 euro. Una scommessa importante perché la formula scelta è quella del “Tutto o Niente” che permette di ottenere quanto raccolto solo nel caso venga raggiunto l’obiettivo prefissato, e quindi ogni euro raccolto sarà fondamentale!

I 15.000 euro si sommeranno infatti agli altrettanti già stanziati da FIDAL Lombardia: sarà così possibile consegnare 20 borse di studio di 1.500 euro. La campagna durerà da giovedì 15 settembre a domenica 30 ottobre 2022.

Il canale principale per effettuare le donazioni è digitale (www.ideaginger.it/progetti/ci-aiuti-a-coltivare-un-sogno.html), ma è possibile effettuare donazioni, di persona, anche durante gli eventi del calendario regionale, come ad esempio il 25 settembre ai Campionati Italiani individuale e di società Master di corsa su strada (10 km) a Martinengo (BG). In questi mesi saranno individuati gli atleti ai quali verranno assegnati gli aiuti in occasione della prossima “Festa dell’Atletica Lombarda”, che si svolgerà a fine 2022. Nel corso della riunione il Presidente Mauri ha tenuto a sottolineare come: «Gli ori olimpici conquistati dalla Lombardia, con tre quarti della staffetta 4x100 composta da ragazzi nati agonisticamente qui, così come le tante maglie azzurre, i titoli italiani e i risultati ottenuti da un movimento che coinvolge quasi un quarto dell'atletica italiana sono anche il frutto di un impegno sul piano sociale. FIDAL Lombardia per vocazione supporta i propri atleti con borse di studio in caso di infortuni, per acquistare attrezzi, per sostenere un'esperienza all'estero o in situazioni che causano difficoltà alla famiglia o alla società di appartenenza. In questo particolare momento per l'economia, abbiamo intrapreso la strada del crowdfunding per incrementare i nostri aiuti. Noi vogliamo sostenere i nostri talenti nel realizzare i propri sogni: l’aiuto è rivolto agli atleti delle società lombarde che, non avendo il supporto riservato a coloro che gareggiano nei gruppi militari, possono non avere i mezzi necessari per esprimere appieno il loro potenziale.»

FIDAL Lombardia, in occasione della conferenza stampa, ha inoltre ufficializzato l'assegnazione di circa 25000 euro relativi alla campagna 2022 con la consegna di 17 borse di studio da 1500 euro cadauna ad atleti delle categorie Juniores, Promesse e Seniores che hanno ottenuto risultati significativi sul piano nazionale e internazionale nell'anno corrente: tra loro ci sono la marciatrice Federica Curiazzi (quarta agli Europei nella 35 km di marcia) e Alessia Seramondi (finalista mondiale Under 20 nei 400 metri ostacoli).

Questi i nomi di tutti gli atleti.

DONNE: Pascaline Adanhoegbe (CUS Pro Patria Milano, giavellotto), Marta Amouhin Amani (CUS Pro Patria Milano, lungo/velocità), Alessandra Bonora (Bracco, 400m), Elena Carraro (Atletica Brescia 1950 Metallurgica San Marco, 100m ostacoli), Federica Curiazzi (Atletica Bergamo 1959 Oriocenter), Alessandra Iezzi (Bracco, velocità) ed Alessia Seramondi (Atletica Brescia 1950 Metallurgica San Marco, 400m ostacoli). 

UOMINI: Luca Alfieri (PBM Bovisio Masciago, mezzofondo), Alessandro Arrius (OSA Saronno, prove multiple), Filippo Cappelletti (OSA Saronno, velocità), Abdelhakim Elliasmine (Atletica Bergamo 1959 Oriocenter, mezzofondo), Stefano Grendene (Atletica Riccardi Milano 1946, 400m), Nicholas Nava (Atletica Bergamo 1959 Oriocenter, salto in alto), Mattia Padovani (Atletica Lecco Colombo Costruzioni), Wanderson Polanco (Atletica Riccardi Milano 1946, velocità), Matteo Raimondi (Pro Sesto, 400m) ed Edoardo Stronati (Pro Sesto, salto in alto).

Presenti alla conferenza stampa anche alcuni atleti che hanno conquistato in passato una borsa di studio grazie a FIDAL Lombardia, da Vladimir Aceti (finalista olimpico e mondiale con la 4x400) a Virginia Troiani (la finalista iridata 2022 della 4x400) con la gemella Alexandra (anch’ella azzurra), a Danielle Madam (specialista del getto del peso ma anche “volto” di Raiuno lo scorso anno per “Notti europee”). Con loro anche un nome leggendario dell’atletica azzurra quale Alberto Cova, campione olimpico, mondiale ed europeo dei 10.000 metri.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Un sabato ventoso ma dal cielo sereno, ha accolto oltre trecento atleti al Centro Sportivo Pertini di Cornaredo (MI), dove sulla pista e sulle pedane del rinnovato impianto si è svolta la 2^ prova del Trofeo Oxyburn e l’8^ tappa del Club del Miglio 2022. Gran daffare per gli organizzatori del GS Montestella Milano, perfettamente supportati dai padroni di casa della SAO Cornaredo che hanno messo a disposizione non soltanto le attrezzature, ma anche la loro esperienza e molti volontari.

Il 17 Settembre si è corso nel ricordo di Cristina Lena, che nel 2009, a soli 42 anni, è stata portata via all’affetto dei suoi cari, del GS Montestella e di tutto il mondo del running lombardo. Ieri erano presenti anche i genitori di Cristina che hanno premiato Gilemma Nugnes (Road Runners) la migliore SF40, con una targa commemorativa della figlia. Questa è una tradizione che si ripete tutti gli anni in occasione delle gare organizzate dal sodalizio meneghino e che sono sempre state intitolate alla sua memoria. Inizialmente si trattava di una 10km su strada, mentre da quest’anno è nato il Miglio di Cristina.

A livello femminile la vittoria assoluta è stata conquistata da Claudia Previtali (5:34.64), una ragazza classe 2002 tesserata per la società bergamasca Canto di Corsa, secondo posto a soli 4 secondi per una grandissima SF50: Simona Viola (AVIS Pavia). Bronzo per Maria Martina Cimnaghi (US Sangiorgese). Molto interessante il livello tecnico maschile dove tutti gli accreditati delle ultime due manche avevano tempi inferiori a cinque minuti. Ha vinto bene il classe 2000 Karim Bendahou. 4’28”44 il tempo del rappresentante della Pro Sesto Atletica. Secondo posto per un atleta di casa, Alessio Scarabello, anche se tesserato per l’Atletica Cento Torri Pavia, mentre per il terzo e quarto posto si è trattato di un affare di famiglia tra i fratelli Michele e Martino Galvani dei Daini Carate.

Ultime due tappe del circuito saranno il 5° Miglio della Brisaola, organizzato dal GP Valchiavenna. Si correrà sulla pista azzurra di Chiavenna (SO) il giorno 1 ottobre 2022.  La stagione si chiuderà a San Donato Milanese, sabato 8 ottobre 2022, con la 32^ edizione del Miglio Ambrosiano. Per foto, classifiche ed ulteriori notizie ricordiamo il sito www.clubdelmiglio.it e che Radio Active 20068, la voce ufficiale del Club, dedica una breve trasmissione al circuito ogni martedì successivo alle gare, nel corso dei notiziari delle 9 e delle 14 (attenzione: nuovi orari!).

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Venerdì 9 Settembre 2022, è il primo giorno del lungo weekend del Gran Premio di Monza e quindi come è naturale, le auto sono in azione sullo storico circuito, ma purtroppo non solo su quella pista. Proprio a fianco, al confine con la curva di Biassono, quella dopo la prima chicane, la pista di atletica dell’omonimo comune è stata trasformata in un parcheggio, come mostrato dalla foto scattata poche ore fa.

Non abbiamo parole. Si spendono soldi pubblici e poi, per non far muovere le gambette alla gente, facendola parcheggiare un po’ più lontano, si rovina un impianto. Magari uscendo dopo il Gran Premio qualcuno, esaltato dalle gesta dei piloti, farà pure una sgommata. Adesso è meglio che ci fermiamo qui, perché la tentazione di diventare volgari è molto forte.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Martedì, 06 Settembre 2022 10:41

Recensioni: Takeaway di Renzo Carbonera

Diffuso dalla RAI durante l’estate, ad un anno dalla prematura scomparsa di Libero De Rienzo, uno dei due protagonisti, il film racconta una storia di marcia e doping. E’ ambientato in un paese di montagna (riprese effettuate al Terminillo - RI), un tempo florida stazione alpina, ora in piena crisi ed inoltre siamo agli albori del crack finanziario mondiale del 2008. Film cupo, ricco di atmosfere nebbiose e di decadimento, scelte con il chiaro scopo di esaltare la tragicità della vicenda.

Maria (Carlotta Antonelli) è una giovane marciatrice che ha visto i suoi promettenti inizi bloccati da degli infortuni. Johnny, suo compagno ed allenatore (il bravissimo Libero De Rienzo) la spinge all’uso del doping che secondo il costosissimo fornitore non dovrebbe essere tracciato dai controlli WADA. Per lui si tratta di un dejavù, essendo già stato squalificato a vita per questo motivo.

Diciamo subito che malgrado l’impegno dei produttori, gli aspetti meno credibili della vicenda sono le ricostruzioni delle gare e degli allenamenti, aspetto peraltro comune in moltissimi film di ogni sport. Non si sente parlare una volta di un tempo, di una distanza, di un programma di allenamento. Si vedono tre atlete arrivare alla fine di una gara insieme sul traguardo senza provare uno sprint, quasi si trattasse di un allenamento. Giusto per citare solo le prime cose che ci vengono in mente. Forse è inutile anche soffermarsi a valutare le analogie con analoghe vicende della vita reale.

Molto interessanti sono invece gli aspetti psicologici della vicenda, ben raccontata nel lungometraggio del regista Renzo Carbonera. Come Johnny convince la riluttante e ben più giovane compagna a scegliere questa strada, in un misto di autorevolezza ed amore. Bravi anche gli altri personaggi, a partire dai genitori, interpretati da Paolo Calabresi ed Anna Ferruzzo, complici consapevoli di quanto accade. Ipocritamente obnubilati dall’idea di avere una figlia trionfatrice in qualche gara regionale e chissà, un domani proiettata verso allori internazionali. Poi c’è Tom (Primo Reggiani), un ex atleta di Johnny che si è “rovinato” la carriera dopo essere stato trovato positivo.

Visto che solitamente non ci piace essere vittime di uno spoileraggio ci fermiamo qui, ma consigliamo sicuramente la visione ed addirittura, come si faceva una volta ai cineforum, un dibattito finale tra amici, meglio se runner o marciatori. 

Rodolfo Lollini –Redazione Podisti.net

Tempo di bilanci per i XXV campionati Europei di Atletica leggera che si sono svolti dal 15 al 21 agosto 2022 a Monaco di Baviera (D) e buone notizie per l’atletica italiana che colleziona ben undici medaglie, sfiorando il record di Spalato 1990 (12). Oggi più che del medagliere che comunque ci ha visto settimi, noi vorremmo concentrarci sulla classifica a punti che tiene in considerazione i primi otto classificati di ogni disciplina ed a nostro avviso regala una fotografia più completa dello stato di salute della squadra. Per i meno esperti ricordiamo che il punteggio è calcolato in maniera molto semplice, con 8 punti al primo, 7 al secondo e via a scendere fino appunto all’ottavo posto che ne ottiene 1. Qui a vincere è stata la Gran Bretagna con 220, davanti ai padroni di casa tedeschi (197) ed all’Italia (142,5)!

Una prestazione superlativa: complimenti a tutti i ragazzi e per noi che ci chiamamo Podisti.net e siamo concentrati su fondo e mezzofondo piuttosto che i concorsi e la velocità, non possiamo che essere felici di vedere come nel mezzofondo maschile ogni finale è stata caratterizzata da medaglie o comunque presenze sempre significative dei nostri. Di Yeman Crippa sarebbe scontato parlare, finalmente lo conoscono tutti in Italia, complice una massiccia copertura dei media generalisti oltre ad un’intervista al TG1 in prima serata. Noi però abbiamo addirittura sognato una tripletta stile Mei-Cova-Antibo nei 3000 siepi, grazie ai fratelli Zoghlami ed Abdelwahed. Un po’ meno bene le ragazze, alcune si erano focalizzate sui mondiali, altre causa precedenti infortuni non erano al 100%, mentre altre non sono ancora competitive ai massimi livelli. Sulla maratona, ad esclusione di Giovanna Epis (quinta), preferiamo non esprimerci in quanto ci siamo appena confessati e non vorremmo ritornare immediatamente dal sacerdote…

Ora speriamo solo che non ci si sieda sugli allori, perché se pensiamo allo stato di molti impianti italiani, alla virtuale assenza di piste indoor, e soprattutto alla mancanza di un insegnante di scienze motorie alla scuola elementare e la lista sarebbe ancora lunga, la vera domanda da porsi sarebbe come siamo riusciti in un miracolo del genere.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Inizio choc del campionato inglese per i Red Devils, il peggiore degli ultimi 100 anni dello United che colleziona due sconfitte contro avversari non irresistibili ovvero il Brighton ed il Brentford. 

Dopo l’umiliante 4-0 del secondo match contro il Brentford, peraltro già maturato nel corso primo tempo, il tecnico Erik Ten Hag ha deciso di annullare la classica giornata di riposo post campionato e fin qui nulla di particolare rispetto alle consolidate tradizioni calcistiche quando una squadra è in crisi. Quello che fa notizia è che al posto di mettere i giocatori in castigo, ma sostanzialmente nullafacenti a giocare con il telefonino, l’allenatore ha mostrato loro le statistiche del match, dalle quali risultava come i calciatori del Brentford avessero corso per un totale di 109.4 km, mentre quelli del Manchester United solo 95.6 km. E visto che tecnica e tattica sono importantissime, ma se poi corri troppo poco, anche l’asino vivo batte il professore morto, Ten Hag ha costretto i suoi giocatori ad una seduta di 13,8 km di corsa, ovvero la differenza tra le due precitate cifre. Non è dato di sapere se si è trattato di una corsa a velocità costante oppure se condita da qualche allungo, visto che anche alla voce sprint, nell'ultima partita il Brentford ne ha fatti 90 contro i 65 del Manchester. Di certo è stato un bello spot pubblicitario per la corsa, base indispensabile per eccellere anche nei giochi di squadra.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

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