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Lug 25, 2018 Sebastiano Scuderi 1998volte

Agli Europei di Berlino per risalire

Giovanna Epis corre verso Berlino Giovanna Epis corre verso Berlino ltocco

Manca poco ai Campionati Europei su pista: il 7 agosto cominceranno le gare a Berlino per concludersi il 12 agosto.

Nel 2014 si svolsero dal 12 al 17 agosto a Zurigo, con 1439 atleti in rappresentanza di 50 nazioni: 142 medaglie assegnate, 47 oro, 47 argento e 48 bronzo. All’Italia, nona, ne arrivarono solo 3, due nella maratona, l’oro di Daniele Meucci in 2h11’08” e l’argento di Valeria Straneo in 2h25’27”, più l’oro nei 400 grazie a Libania Grenot in 51”10.

Ora, per la FIDAL l’appuntamento è particolarmente importante, vuole rappresentare un punto di svolta dopo le deludenti ultime spedizioni: ben 89 gli atleti convocati, 49 uomini e 40 donne, mancano le due medaglie della maratona, e Grenot è un rebus, ferma a 51”32, ma ci sono nuove speranze all’orizzonte.

Fare pronostici è quanto di più aleatorio possa esistere, l’unico punto di riferimento sono i risultati del 2018, ma poi bisognerà fare i conti con le condizioni ambientali, con la personalità degli atleti, con l’imponderabile che sempre può succedere.

Dopo queste premesse, vediamo di scrutare il futuro.

Fra gli uomini ci sono due grosse novità, i giovanissimi Filippo Tortu nei 100 e Yemaneberhan Crippa nei 5000 e 10000.

Tortu con 9”99 si presenta col terzo miglior tempo alla pari col turco Harvey, lontani i due migliori con 9”91, Bronzo ? speriamo.

Crippa è secondo nei 5000 con 13’18”83 a soli 2” dal norvegese Ingebrigtsen, Argento o magari Oro ?

Nei 10000 è quarto con 27’44”21, difficilmente potrà salire sul podio considerando il doppio impegno, ma la speranza è gratis.

Quarto posto anche per Mario Lambrughi nei 400 hs con 48”99 a pari merito con l’irlandese Barr, podio difficile.

Due speranze da considerare: nella maratona, orfani di Meucci, abbiamo Stefano La Rosa sesto col tempo di 2h11’08” identico a quello del successo azzurro di Zurigo: un segno del destino ?

Nei 3000 siepi Ahmed Abdlewahed ha il quinto tempo 8’26”02, con un po’ di fortuna potrebbe afferrare il bronzo.

Infine le staffette, entrambe al sesto posto nel ranking europeo, potrebbero riservare qualche sorpresa.

Tirando le somme, da tre a sei medaglie nel maschile possibili.

Fra le donne, in primo piano la Marcia 20 km, Eleonora Giorgi ha il secondo tempo dell’anno 1h28’31”, 33” più della spagnola Takacs, e Antonella Palmisano con 1h28’41” è al quarto posto, due podi sarebbero un trionfo.

Un’altra doppietta potrebbe venire dai 400 hs con Yadisleidy Pedroso, terza con 54”98 davanti a Ayomide Folorunso con 55”16.

Ultima freccia al nostro arco Elena Vallortigara nell’alto ha appena superato i 2,02, seconda a soli 2 cm dalla russa Lasitskene: perché non sognare l’Oro?

C’è poi sempre la maratona, come nostro tradizionale punto di forza: Giovanna Epis copre la sesta posizione in 2.29:41, con un po’ di fortuna potrebbe sperare nel bronzo.

Anche le donne quindi possono sperare da tre a sei medaglie.

Se, dunque, i nostri azzurri tornassero con sei medaglie avremmo doppiato il risultato di Zurigo: già un buon passo avanti verso la riconquista del posto che per anni abbiamo avuto nell’atletica mondiale.

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