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Mar 02, 2018 Marina Plavan 2828volte

Bione (BS): 12 ore di 'valzer' Up and Down

Marina Plavan Marina Plavan Foto Marina Plavan

6 – 12 – 24 – 36: non sto dando i numeri, ma indicando le ore di corsa che devo scegliere di fare per uno dei miei primi allenamenti lunghi che mi serviranno nel proseguo della mia stagione agonistica. Siamo a inizio stagione, fa freddo, le previsioni non sono positive, quindi dirottiamo le energie e cerchiamo di fare i “giri di valzer” sulla 12 ore.
Trovo accattivante il giro di gara da ripetersi ad oltranza!
Appena arrivo a Bione, in valle Sabbia, incontro Luca che è al comando della 36 ore ed è al suo nono giro e mi dice che secondo lui è necessario l’uso dei bastoncini e che il percorso è ancora in ottime condizioni. Mi raccomanda anche di prestare attenzione, sotto la cappella, sulla parte più in quota del tracciato, perché lì è facile scivolare. Mi armo di coraggio perché finora avevo partecipato solo ad una sei ore su un percorso analogo, e non ho riferimenti se la mia testa può reggere dodici ore.
Ore 10 partenza e scambio alcune battute con Giak e Davide che confabulano sulle stime dei giri da compiere. Partenza a “palla” anche se, di norma, il primo giro dovrebbe essere di ricognizione, e invece a completare la prima tornata impiego meno di 1 h e 5 minuti, queste lepri “al maschile” scatenano tutta la mia vena agonistica, ma proprio tutta! Al secondo giro, quando ormai mi sono resa conto del percorso, decido di mollare: avevo i sensori nervosi che trattenevano le mie leve per favorire il raggiungimento delle fatidiche 12 ore di gara. Trascorso velocemente il secondo giro, anche i restanti sono filati via di buona lena; mi sono fermata ai ristori posti a monte, uno in cima alla salita e l'altro a metà discesa. Mentre inanellavo i giri, le ore scorrevano in modo gradevole e pian piano è arrivato l’imbrunire senza che vedessimo un raggio di sole. Il maltempo ci ha risparmiato e la nebbia e i tratti innevati in quota non mi hanno impensierito anzi, il terreno viscido mi ha fatto divertire. Dopo l’ottavo giro tutto è finito, il tempo è stato tiranno. Alle 21.30 la mia gara è FINITA con mia soddisfazione (ho vinto la classifica femminile della 12 ore).
Però mi rimane un rimpianto. Ho un'immagine nella mente che mi tormenta: al ristoro posto in salita, ho visto un grosso pezzo di gorgonzola che ho divorato con gli occhi, ma che, per paura, non ho assaggiato e quest'immagine è stata la mia compagna di viaggio nel lungo ritorno a casa, fatto in piena notte.
Complimenti all'organizzazione, direi perfetta, con i ristori ben riforniti. E complimenti a tutti noi che ci siamo cimentati su un percorso veramente tecnico e grazie ai miei compagni di “viaggio” per le belle chiacchierate in queste 12 ore!