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È sicuramente stato un bel vedere, ma non è stato un bel correre, soprattutto per i "diversamente atleti" che pur pagando la stessa quota di iscrizione evidentemente non hanno gli stessi diritti dei runner più performanti: al ristoro del 5° erano già finiti i sali, al 10° non c'era neppure l'acqua, al 15° qualche bottiglietta c'era ancora, al 20° stavano già sbaraccando. All'arrivo venti minuti per una bottiglietta d'acqua, una focaccetta confezionata e tre fette di salame. Niente sali, niente frutta, nulla di dolce. Scherziamo? In una gara corsa attorno ai 25 gradi? Da milanese è doloroso dirlo, ma questa è stata una edizione vergognosa! Non si scherza con la salute delle persone!