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Ott 31, 2023 padre Pasquale Castrilli 615volte

Calimera (LE) - Greco e Quarta alla maratona della Grecìa Salentina

Calimera (LE) - Greco e Quarta alla maratona della Grecìa Salentina Francesco Caputo - Organizzazione

Nella regione che il 29 ottobre ha fatto registrare le temperatura più calda in Italia, la Puglia, si è corsa la IV edizione della maratona della Grecìa Salentina. Partenza puntuale alle 8.30 da piazza del Sole a Calimera (Lecce), nome al centro di una certa polemica lo scorso anno perché rinominata come “piazza del Sole-Brizio Aprile” in ricordo di due sindaci del luogo.
Uno sforzo organizzativo notevole per questa maratona che tocca diversi paesi, alcuni attraversati completamente, altri, come Melpignano, sfiorati alla periferia. E’ una terra dove gli anziani parlano ancora il dialetto grico che appartiene alla famiglia dei dialetti greco-italici (e i linguisti hanno discusso sull’antichità di questi insediamenti, se dell’età bizantina o addirittura dei tempi della “Magna Grecia”).

Il percorso della maratona risulta affascinante con parecchi chilometri su strade ciclabili tra muretti a secco. Tutta la seconda parte è in leggera salita per arrivare al discesone del chilometro 40 che conduce all’arrivo.

Podio femminile con Pamela Greco (Saracenatletica) vincitrice in 3.09’31’’ davanti a Milena Tunno (Asd Sportivamente Maglie) con 3.15’37’’ e Jessica Carbone (Atl. Pavese) in 3.53’01’’.

Tra gli uomini sale sul primo gradino del podio Luca Quarta (Podistica Magliese) in 2.40’24’’ davanti ad Emanuele Corneo (Podistica magliese) in 2.41’02’’ e Vito Alò (Atletica Monopoli) con 2.45’14’’.

Agli esordi la mezza maratona che ha visto imporsi Nfamara Njie (Atl. Casone Noceto) in 1.05'32" e Piera Pastore (A.S. Podistica Parabita) in 1.32'25".

Due punti possono essere forse migliorati (lo diciamo con grande rispetto) in questa maratona. Il primo è la segnaletica del percorso soprattutto quando si attraversano i centri storici. Gli atleti che corrono la maratona in un tempo superiore alle quattro ore possono facilmente smarrirsi! In secondo luogo, un miglioramento dei punti ristoro, non nella quantità ma nella varietà, forse non guasterebbe. Ottimo comunque il dopo-gara con i famosi pasticciotti leccesi!