Stampa questa pagina
Nov 01, 2023 725volte

Bondeno (FE) – 30^ e “ultima” Spadzada

Marescalchi garante degli arrivi Marescalchi garante degli arrivi Roberto Mandelli

1° novembre – Si torna a Bondeno, per la gara più agonistica della giornata mediopadana, di cui si annuncia l’ultima edizione, e forse per questo la partecipazione è aumentata (chissà che non sia lo stesso stratagemma della non lontana Crevalcore, dove ogni anno la maratona è annunciata come ultima). A Bondeno la classifica finale mette in fila 174 atleti contro i 140 del 2022, anche grazie all’apporto di società extraferraresi come i Modena Runners che portano al via 25 competitivi per il loro campionato sociale.

È passato un anno, ma il ponte in centro paese è allo stesso punto di prima (cioè inagibile)

https://podisti.net/index.php/cronache/item/9431-bondeno-fe-29-na-spadzada-par-bunden.html

e dunque siamo tutti sottoposti a quel paio di km in più, segnalato sì e no. Gioiscono i benzinai, aspettiamo il parere di Greta e dell’Arpae. Nessun problema comunque per i parcheggi, mentre la zona del ritrovo è totalmente pedonalizzata.

Ci accoglie la voce di Michele Marescalchi, che dà il via e registra gli arrivi delle competizioni giovanili, in anteprima a quelle degli adulti: questi ultimi hanno a disposizione 9 km competitivi e 5 non competitivi. Come d’abitudine, molti col pettorale non comp da 3 euro fanno i 9 km da 10 euro: la differenza starà nel pacco gara (quest’anno, niente zucca ma pasta, vino e bevande), oltre che nella classifica garantita solo per quelli che hanno il chip.

A vincere è Federico Antoniolli, un bondenese del 1985, in 30:34, a 50 secondi dal tempo del vincitore 2022, ma oggi 11 secondi meglio di Buono De Togni (Tornado), e con un netto vantaggio su tutti gli altri (il terzo, Antonio Adamo, accusa un minuto dal primo).

Più numerosa e qualificata dell’anno scorso la partecipazione femminile, che segna il trionfo della reggiana Rosa Alfieri, classe 1970, 26^ assoluta in 35:38, cioè due minuti meno della vincitrice 2022 e, oggi, 33 secondi meglio di Elena Agnoletto (1979, Formignana), con la terza, Rosanna Albertin, a un minuto e mezzo.

Percorso rigorosamente chiuso al traffico (la parte più bella erano i primi sinuosi km sull’argine del Panaro), e ottimamente presidiato; ristoro unico, solo al traguardo, un po’ lento: quando tocca a me (religiosamente rispettando la coda) sono finiti i bicchieri e bisogna andarli a cercare. Premiazioni dei meglio classificati, ricche per le categorie non veterane e molto avare, secondo tradizione, per gli over 53 anni.

Ci si vede, o non ci si vede, tra un anno.