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Giu 23, 2018 3703volte

Milano - Milano Linate Night Run: impressioni dal vivo

Milano - Milano Linate Night Run: impressioni dal vivo Foto: Federica Franceschetti

Da ieri, venerdì 22 giugno, la continua ricerca di novità per stuzzicare la curiosità dei runner si è arricchita con un nuovo capitolo. La corsa in un aeroporto. Ieri lo scalo milanese di Linate è stato affollato da molti corridori che per una volta non avevano le valige in mano, per una vacanza o un viaggio di lavoro, ma bensì la borsa sportiva.

Evento dichiarato sold-out ormai da settimane, una volta raggiunta quota duemila iscritti, alla fine i finisher assommeranno a 1642. Tutti registrati dalla società di cronometraggio in rigoroso ordine alfabetico, stante la non competitività dell’evento, come intuibile anche dal tempo massimo di un’ora e quaranta minuti che consentiva di portare a termine la prova anche semplicemente passeggiando. Va peraltro segnalato che i primi tre uomini e le prime tre donne arrivati al traguardo sono stati premiati.

Per avere delle impressioni dirette abbiamo intervistato due concorrenti. Cominciamo con Sergio Lanzarone del Gruppo Sportivo Montestella: “Appeno ho saputo di questa gara mi sono immediatamente iscritto, ero troppo curioso di correre qui. Sembrava veramente di prendere un volo. Al posto dei classici tavoli per il ritiro dei pettorali c’erano una dozzina di banconi del check-in dove venivano consegnati i documenti di viaggio, un biglietto ed un braccialetto. E poi il controllo bagagli. Siamo partiti alle 00.27, con qualche minuto di anticipo, per i due giri che al mio GPS, per quello che può valere e contare in un contesto del genere, sono risultati pari a 9780 metri. Abbiamo speso 25 euro, ma c’è stato un ottimo servizio, a partire dal parcheggio gratuito nel silo adiacente la stazione aeroportuale”.

Marco Scianca è una delle bandiere dell’Atletica Lambro. Potremmo definirlo un web-runner, blogger-influencer, se non fosse che considererebbe queste definizioni alla stregua di pesanti insulti: “Evento unico per la sua originalità ed organizzato in grande stile, tutto perfetto, molti addetti, zero code, ottimo ristoro. Il tema della gara-volo era reiterato negli annunci e sui tabelloni elettronici. Si partiva vicini agli hangar, correndo per una prima parte su cemento, poi si andava avanti ed indietro sull’asfalto della pista di decollo per due giri. Visto l’orario ad un certo punto si vedevano, tra noi uomini di mezza età ed oltre, diverse facce assonnate, ma poi è cresciuta l’adrenalina e ci siamo risvegliati tutti. C’è da dire che l’orario notturno ha consentito di correre in un clima perfetto, con una gradevole arietta. Molto carina la maglietta tecnica, con un bel logo”.

Concludiamo il pezzo augurandoci che abbiate apprezzato la sobrietà del pezzo dove abbiamo evitato giochi di parole e luoghi comuni del tipo: “occasione da cogliere al volo”, “la gara è decollata”, “i posti sono volati via”, “il campione si è involato”, “colpo d’ala degli organizzatori” ed altri “voli pindarici” che un occasione del genere stimolava nel Redattore.

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