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Nov 25, 2018 5176volte

Milano 21 oppure... In Gir a la Cava?

Foto Moreno Foto Moreno

Il bosco del Carengione oppure Milano City Life and… Follow Your Passion? Questo l’improbabile dilemma che diversi podisti hanno avuto nella scelta su dove correre oggi, 25 novembre. Già, perché l’accostamento tra la tapasciata organizzata dal G.S. Zeloforamagno e la mezza di Milano, ma anche non competitiva quasi mezza (guai a chiamarla Half Marathon, anche se poi non succede niente) sembra improponibile.

In Gir a la Cava, e con questa sono 45 edizioni, proponeva tre distanze, 4, 12 e 20 chilometri, costo 5 euro; ma anche 2,5 senza “pacco gara” o, come si usa dire, senza riconoscimento.

Milano 21, oltre alle competitive, mezza maratona e 10 chilometri, proponeva in versione non competitiva la quasi mezza a 38 euro (niente male), una 5 ed una 10 chilometri (20 euro).

No, non è un confronto serio, lo ammetto, sono due scelte totalmente differenti. Tuttavia sono due manifestazioni che malauguratamente (per il G.S. Zeloforamagno) si sono ritrovate sulla stessa data perché Milano 21 ha deciso di prendere questa data.  Nessun problema per come si presentano oggi, appunto diverse tra loro, ma In Gir a la Cava si presenta orfana di quella 10 chilometri competitiva apprezzata ed ammirata da tanti; la concomitanza già nel 2018 ha portato il G.S. Zeloforamagno a farsi signorilmente da parte, spostandosi in serale a giugno e registrando un pesante flop. Inevitabile farsi da parte? Non lo so. Giusto che le cose siano andate in questo modo? Non credo.

Chiudo sul discorso concomitanze con un dato: secondo la Fidal non dovrebbero esistere due mezze competitive nello stesso comune nello stesso anno, anche se poi in un passaggio precisa…a meno che il comune non sia d’accordo…. A Milano c’è la Stramilano e adesso la Milano 21 ma, del resto, a Roma ce ne sono addirittura tre, di cui una organizzata dalla stessa federazione. Quindi bene hanno fatto gli organizzatori della Milano 21 ad inserire una manifestazione che ha portato ….6000 persone a partecipare, un dato che non si può ignorare. Al pari di una Deejaten che, in versione solamente non competitiva, nel 2018 è arrivata a far correre, camminare, deambulare, comunque muoversi oltre…30.000 persone. Bene così, viene da pensare che ha fatto di più Linus con le sue Deejaten che non tutte le istituzioni messe insieme preposte a far alzare il sedere delle persone. E muoversi, in qualunque modo.

Tornando a In Gir a la Cava, erano in 862 ad aver risolto il dilemma presentandosi al via di fronte al Campo Sportivo Borsellino di Zeloforamagno, quartiere di Peschiera Borromeo. Interessante notare che la gran parte di loro ha scelto la partenza unica, una cosa piuttosto rara. No, nessuna classifica, nessun montepremi, tranquilla Fidal, nemmeno la tanto in voga competitiva non cronometrata. Non ho notato nulla, ma forse la prima donna ha ricevuto un mazzo di fiori…speriamo sia accettabile.

Per il resto si è corso tra campi, sentieri, bosco del Carengione e parco della Besozza, in una giornata tipicamente autunnale, ma non piovosa. Bene i servizi, come da tradizione, parcheggio facile, deposito borse, docce e ristoro finale decisamente adeguata. Bello rivedere un atleta che andava forte e che sono certo tornerà ad andare forte: ha fatto un medio sui 12 chilometri. Bentornato Tommaso Vaccina.

per chi volesse saperne di più, a cura di Walter Ferrari

Cenni sul bosco del Carengione

Informazioni aggiuntive

Fotografo/i: Aldo Nanni

4 commenti

  • Link al commento Leo Venerdì, 30 Novembre 2018 13:52 inviato da Leo

    Tra l'altro la In Gir a la Cava agonistica ha sempre avuto un livello tecnico probabilmente più alto di quello della Milano 21 (tolto il vincitore), pur non disponendo di budget in denaro. Con il suo spostamento a Giugno l'atletica milanese ha perso molto, la gara autunnale era un momento di test per i più forti atleti della provincia ma anche della regione, in vista dei cross invernali. In compenso ci resta l'ennesima inutile gara organizzata per far profitti. Non sono d'accordo sul giustificare ogni cosa con i numeri, 6000 partecipanti, ma se la corsa tecnicamente e come organizzazione è pessima (come tra l'altro anche le varie djcolornightbeatifulairportgrattacelsdiscoteque runs) va detto e il fatto che queste soppiantino le gare "vere" non può che far male all'atletica agonistica, quella dove i numeri che contano sono sul cronometro.

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  • Link al commento Stefano Oggioni Lunedì, 26 Novembre 2018 13:49 inviato da Stefano Oggioni

    ciao , dove potrò trovare le foto fatte domenica In Gir a la Cava?

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  • Link al commento Paolo990025 Lunedì, 26 Novembre 2018 11:45 inviato da Paolo990025

    Già ...la Half21, martellante sui social, con la claque su Facebook, con numeri partecipanti gonfiati, che risolve sí il disastro dell’anno passato alla consegna borse, ma lo introduce al ristoro finale, scarso e inaccessibile e dulcis in fondo costringe centinaia di runner a fare pipì per strada per carenza di bagni chimici.
    La Half21 che con 38€ ti da’ un pacco gara miserrimo con una maglietta orribile e una “mantellina di finisher” che sembra un sacco della spazzatura, e fa lavorare centinaia di ragazzini gratis, ma a tanti piace, é così cool, l’anno prossimo, visto che la bottiglietta drll’acqua ieri non c’era, vi metteranno quella della Ferragni e pagherete 48€, però sarete fighissimi e farete tutti il PB, e poi c’era Ambrosini, vuoi mettere?

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  • Link al commento Stefano Morselli Domenica, 25 Novembre 2018 17:02 inviato da Stefano Morselli

    Imbarazzante l'articolo di "cronaca" sulla "Milano 21 HM", pubblicato oggi da "Runners World" a firma di Robero Cipollini.
    3 pagine per dire solo che l'organizzazione a cura di.... è stata ottima, naturalmente con link al sito dell'organizzatore, e nessuna altra notizia, publiredazionale che di giornalistico non ha nulla.

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