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Dic 09, 2018 3583volte

EurocrossTilburg: oro under 20 alla Battocletti, bronzo a squadre per gli azzurri seniores

La felicita di Nadia Battocletti La felicita di Nadia Battocletti Foto Colombo/Fidal

9 Dicembre - Un oro under20 vinto alla grande da Nadia Battocletti  e il bronzo a squadre senior maschile: ecco il bilancio italiano ai Campionati Europei di corsa campestre a Tilburg, in Olanda, su un tracciato duro e fangoso. 

La 18enne trentina Nadia Battocletti, figlia d’arte, tesserata per le Fiamme Azzurre, vince la medaglia d’oro nella competizione under 20, con una gara autoritaria condotta sempre tra le primissime, per prodursi in uno splendido e vincente allungo finale all’ultima curva. 13:46 il crono della nostra rappresentante (4,3 km la lunghezza dell’impegnativo tracciato, diviso in tre giri) che, sotto la pioggia, precede la svizzera Delia Sclabas, seconda in 13:47, la turca Inci Kalkan, terza in 13:48, e l’olandese Jasmijn Lau, quarta in 13:51.    

È il primo titolo continentale di cross tra le donne ed è anche il primo podio italiano individuale al femminile nelle 25 edizioni dell’evento, il trentesimo in totale.

“E’ un sogno, non me lo aspettavo! Negli ultimi 300 metri sentivo di avere una spinta di più e ho voluto dare tutto. Ma prima mi ero resa conto che all’uscita dal bosco recuperavo maggiormente rispetto alle altre. Nel secondo giro era come se il mio corpo mi dicesse di fare la selezione piano piano, non di colpo, e vedevo che le avversarie diminuivano. Non pensavo di rimanere davanti così tanto, ma è andata bene. La dedica è per i miei genitori che sono stati vicini a me, fino a qui”, le parole della neo campionessa europea.

Le altre italiane: la piemontese Elisa Palmero è 18esima (14:19), la genovese Ludovica Cavalli, 22esima in 14:23, la torinese Francesca Marangi Agostino è 42esima (14:40), l’emiliana Martina Cornia è 50esima (14:45 dopo una caduta in avvio) e la trentina Angela Mattevi è 75esima (15:15).

Nella classifica per nazioni l’Italia è quinta con 41 punti; vince la Gran Bretagna (23) su Olanda (28) e Turchia (39).

Tra gli under 20 maschili, sul tracciato di 6,3 km, il primo italiano è l’andriese Pasquale Selvarolo, trentesimo in 19:12, seguono il bresciano Enrico Vecchi, 34esimo (19:14), il piemontese Pietro Arese, 39esimo (19:15),  il brianzolo Luca Alfieri, 41esimo (19:18), il bergamasco Alain Cavagna, 49esimo (19:23) e l’altro bresciano Nesim Amsellek, 77esimo (19:52). Vince il norvegese Jakob Ingebrigtsen, al terzo successo consecutivo,  in 18:00, lasciandosi alle spalle nell’ultimo chilometro lo spagnolo Ouassim Oumaiz, secondo in 18:09, e il serbo Elzan Bibic, terzo in 18:11.

La Norvegia è la prima nazione con 28 punti su Gran Bretagna (30) e Germania (38), con l’Italia al nono posto.

Tra le Under 23, sul tracciato di 6,3 km, è 19esima la 22enne vicentina Rebecca Lonedo, dopo essere stata nel gruppo di testa nella prima parte, in 21:24; le bresciane Federica Zanne e Mara Ghidini si piazzano rispettivamente 23esima in 21:31 e 36esima in 21:49. Vince la gara la siepista danese Anna Emilie Moller in 20:34 che supera allo sprint la tedesca Anna Gehring (20:36); terza la polacca Weronika Pyzik (20:46).

Tra le nazioni, vince la Germania con 22 punti, su Spagna (25) e Gran Bretagna (33), con l’Italia settima.

Tra gli under 23, sul tracciato di 8,3 km, il 22enne emiliano Simone Colombini rimonta fino alla 12esima posizione in 24:13; 40esimo il modenese Alessandro Giacobazzi (25:03), 45esimo il brianzolo Riccardo Mugnosso (25:10), 58esimo il bergamasco Ahmed Ouhda (25:33), 69esimo il friulano Jacopo De Marchi (25:55, dopo aver perso una scarpa in avvio). Vince il francese Jimmy Gressier, al secondo titolo consecutivo, in 23:37, autore di un’incredibile caduta proprio mentre tagliava il traguardo con tanto di bandiere transalpine in mano. Secondo il tedesco Samuel Fitwi in 23:45 sull’altro francese Hugo Hay, terzo in 23:48.

Tra le nazioni vince la Francia con 11 punti davanti a Gran Bretagna (30) e Spagna (42); decima l’Italia.

La gara senior femminile (8,3 km) vede le tre nostre rappresentanti nelle retrovie: la piemontese, capitana Valeria Roffino è 39^ in 28:02, l’emiliana Christine Santi è 47esima in 28:12, la veneziana Giovanna Epis è 49esima in 28:15. Vince la turca di origine keniana Yasemin Can, al terzo successo consecutivo, prima della storia a fare tripletta: si afferma in 26:05 precedendo di un solo secondo la svizzera Fabienne Schlumpf (argento europeo dei 3000 siepi) , al termine di un appassionante duello; terzo posto per la norvegese Karoline Bjerkeli Grovdal in 26:07, al quarto bronzo di fila. A seguire due olandesi: Susan Krumins, quarta in 26:16, e Jip Vastenburg, quinta in 26:45.

A livello di nazioni, è prima l’Olanda con 20 punti, su Gran Bretagna (24) e Germania (50); 13esima l’Italia.

Nella prova senior maschile (10,3 km), grande Italia che si piazza sul terzo gradino del podio a squadre, a quattro anni dall’ultima volta (quinta medaglia della storia dopo l’oro nel 1998, l’argento nel 2004, il bronzo nel 2009 e 2014), in virtù del sesto posto del 22enne Yeman Crippa in 29:14 (dopo essere stato con i migliori fino al 7° km),  dell’undicesimo di Daniele Meucci in 29:26, in rimonta, e del 20esimo di Nekagenet Crippa (29:47), fratello maggiore di Yeman. Gli altri italiani: 29esimo Ahmed El Mazoury in 29:54, 48esimo Andrea Sanguinetti in 30:31, ritirato Marouan Razinesi.

La gara è vinta dal norvegese Filip Ingebrigtsen in 28:49, fratello del campione under20, che precede il belga Isaac Kimeli, secondo in 28:52, e il turco Aras Kaya, terzo in 28:56. Quarto il campione uscente, l’altro turco Kaan Kigen Ozbilen in 29:04. A livello di nazionali è prima la Turchia (14), che bissa il titolo, su Gran Bretagna (34) e Italia (37).

 “Oggi è stata più dura del previsto. Ero venuto qui per una medaglia, ma gli avversari hanno corso più forte, onore a loro. Si vede che non ero ancora pronto per prenderla, ma ci riproverò l’anno prossimo. Ho fatto la volata sul traguardo anche per la squadra e sono contento per loro, per me un po’ meno. Non riuscivo praticamente a correre nelle curve nei tratti dove c’era più acqua, poi cercavo di recuperare nelle altre parti, ma gli altri hanno guadagnato. Si impara anche da questo e non c’è niente di facile, c’è solo da lavorare”, le parole di Yeman Crippa.

“Sono contento perché era una scommessa. La condizione è migliorata nelle ultime due settimane, ci ho creduto e ho fatto leva anche sull’esperienza. Davanti sono partiti forte e quei ritmi non potevo tenerli, dopo essere rimasto a casa in estate per la polmonite e aver ripreso solo a settembre. Ma non ho rimpianti e guardo avanti, era importante rientrare. Ho dato volentieri una mano alla squadra per arrivare a una medaglia”, le parole di Daniele Meucci.

Infine, nella staffetta mista 4x1,5 km, l’Italia è undicesima in 16:51 con Mohad Abdikadar, Eleonora Vandi, Ala Zoghlami e Giulia Aprile. Vince la Spagna (Saul Ordonez, Esther Guerrero, Victor Ruiz e Solange “Soli” Pereira) in 16:10 sulla Francia, seconda in 16:12, e sulla Bielorussia, terza in 16:21. Quarta la Gran Bretagna (16:24).

Nel medagliere chiude in testa la Norvegia con 3 ori e 1 bronzo, davanti a Francia (2-1-1) e Turchia (2-0-3), mentre l’Italia è all’ottavo posto (1 oro e 1 bronzo).

Per chiudere, ecco le parole del Direttore tecnico, Antonio La Torre: “Era difficile immaginare che potesse andare meglio di così. Brilla l’oro di Nadia Battocletti ottenuto con una grande prestazione, non solo per la vittoria ma per come è stata padrona della situazione e ha trascinato anche le compagne di team al quinto posto, a soli due punti dal bronzo. Mi è piaciuto molto l’atteggiamento complessivo di tutta la squadra senior maschile, con Yeman Crippa che non solo ha imparato tanto, ma ha dato tanto. Nove mesi fa si ritirava al campionato italiano, oggi è quello che con i suoi compagni è salito sul podio europeo, recuperando una posizione in volata che ha dato la medaglia. Insieme a lui un ritrovato e combattivo Daniele Meucci: ieri nel discorso 'da capitano' aveva detto che era venuto per dare una mano alla squadra e ha mantenuto totalmente l’impegno. Splendidi anche Neka Crippa e Ahmed El Mazoury. Meno bene alcuni della formazione under 23 maschile, di quella senior femminile e la parte finale della staffetta. Ma possiamo festeggiare due medaglie, che in buona parte mi aspettavo, e giudico comunque positiva la gara di Yeman Crippa, almeno da otto come voto finale”.

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