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Ott 21, 2019 Ufficio Stampa Evento 2182volte

Cremona – 18^ Mezza Maratona Città di Cremona

La medaglia 2019 La medaglia 2019 Foto di Barbara Mattachini

Un’insolita giornata non tipicamente cremonese, accoglie oggi, domenica 20 ottobre, i 1955 iscritti alla diciottesima edizione della HMC – Mezza Maratona Città di Cremona e i 400 componenti delle 200 staffette al via della quarta HMC-You&Me: non un filo di nebbia, temperatura decisamente alta per il periodo.
Si sveglia così Cremona, pronta ad accogliere i runner ritardatari di passaggio dalla Sala Borsa per il ritiro dei pettorali, gli atleti più mattinieri che corricchiano intorno alla Piazza del Comune, e quelli che invece si dirigono verso la zona adibita a deposito borse. E’ un crescendo di persone, di vociare e di sorrisi fino alle 9.30. Poi, quasi improvvisamente e per pochi secondi, cala un silenzio surreale durante il quale trovare gli ultimi attimi di concentrazione prima di gettarsi nel pieno della gara; è proprio allora che i giudici FIDAL danno il via all’edizione della maggiore età della HMC.
elevato per cercare di migliorare il record della manifestazione – 1:01’33 corso da Solomon Kirwa Yego nel 2012.
La superiorità degli atleti africani è netta fin dalle prime battute di gara, ma è al terzo chilometro che il quartetto della run2gether, composto da JAMES MURITHI MBURUGU, JAMES KIBET, DICKSON SIMBA NYAKUNDI e LENGE LOLKURRARU inscena lo strappo decisivo, lasciando alle spalle a una decina di secondi HOSEA KIMELI KISORIO, alfiere dell’Atletica Virtus CR Lucca, insieme al compagno di squadra GIDEON KURGAT KIPLAGAT. Ancora più staccato, causa risentimento muscolare, come racconterà all’arrivo, RONCER KIPKORIR KONGA del club bianco-arancio-nero.
Il distacco aumenta ai 6km: il gruppo di testa perde Kibet, ma è oltre 150mt avanti agli inseguitori; ritmo e vantaggio crescono con il passare dei chilometri, il nuovo record sembra essere nell’aria. Le carte si rimescolano poi verso la metà gara: dall’undicesimo chilometro infatti, Mburugu rimane solo al comando, con Nyakundi a inseguire e, grazie a una costante rimonta, Hisorio in terza posizione. E’ dal diciottesimo km però che il ritmo cala leggermente; leggermente, ma quel tanto che, purtroppo, basta per accarezzare, ma non agguantare la nuova miglior prestazione della prova sportiva: rimasto da solo, con un percorso più nervoso e un aumento del vento, Mburugu dà il tutto e per tutto, con tanto di sprint finale. Ma non basta: 1:01’35 il suo crono.
 
“E’ stata una bella gara e mi spiace molto non esser riuscito a chiudere con il nuovo record”, racconta subito dopo l’arrivo. “Ho dato il massimo, ma negli ultimi chilometri la luce si è un pochino spenta e, nonostante lo scatto finale, l’ho mancato di poco.” Sul secondo gradino del podio, Simba Dickson Nyakundi, suo compagno di squadra, in 1:02’11”; terzo Hosea Kimeli Kisorio dell’Atletica Virtus CR Lucca in 1:04’39”.
 
Al femminile invece è monopolio di WINFRIDAH MORAA MOSETI dell’Atletica 2005, una piacevole vecchia conoscenza della HMC: è lei infatti la vincitrice della passata edizione che riesce a bissare anche quest’anno grazie a una gara condotta in solitaria in testa fin dai primi chilometri: 1:09’24” il suo ottimo tempo.
Alle sue spalle è gara a due fino al diciannovesimo chilometro tra LENAH ROTICH (Atletica 2005) ed ESTHER WANGUI WAWERU (run2gether): dopo essersi date il cambio a tirare il ritmo, a due chilometri dalla fine la keniana, in forza alla squadra toscana, lascia sul posto la giovane promessa del team run2gether e, in 1:13’37”, chiude la prova in seconda posizione - 1:14’09” il crono della terza classificata.
 
“Siamo contenti che i runner si siano divertiti, ovviamente un po’di rammarico per quei due secondi di troppo c’è”, dicono all’unisono Michel Solzi e Mario Pedroni, anime della HMC. “Abbiamo individuato ambiti da perfezionare e qualcosa che andrà evitato per le edizioni future. Di sicuro noi non ci arrendiamo: giusto un pomeriggio di pausa, e da domani si inizia a lavorare per centrare il record nel 2020. Siamo maturi e maggiorenni, questa volta non ci sfuggirà”.
 

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