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Apr 28, 2024 645volte

San Damaso (MO), 26^ Strapanaro per tutti i gusti

Podio maschile & varia umanità Podio maschile & varia umanità Roberto Mandelli (da Giacomo Carpenito)

28 aprile – La seconda gara del Gran Prix di podismo modenese è filata via liscia, sotto la gestione della Polivalente S. Damaso degli Abbati&Bellanti e tanti altri che da qualche decennio accolgono podisti, d’inverno e d’estate, sotto l’argine del Panaro.

Appuntamento, oggi, quasi solo per modenesi, con esclusione assoluta dei reggiani impegnati in una prova del loro campionati (che ha attirato pure molti sassolesi, non a caso sotto diocesi reggiana), dei bassaioli che avevano una corsa a Luzzara, e di quasi tutti i bolognesi, con la ragguardevole eccezione della squadra dei “Piano ma arriviamo” di Alessio Guidi, che fra una Major e un Iron Trail riesce a infilare il suo entusiasmo anche in raduni come questo.

Insomma, la maratonina competitiva ha raggranellato solo 130 arrivati (di cui 18 donne), mentre nei tanti percorsi non competitivi, dai 3 ai 16 km (racchiusi nelle etichette “Du pas in Panera” o “dré a Panera”, con minima variazione nominalistica sull’altra camminata modenese di un mese fa), sono stati contati forse 1300 podisti o (più spesso) camminatori, in una giornata grigia ma non fredda, tutto sommato nella media della stagione.

Ha vinto Andrea Baruffaldi, un classe 87 ex Fratellanza e ora Interforze Modena (così risulta dalla classifica, ma il comunicato di Atletica Reggio lo attribuisce a Corradini Rubiera), in 1.15:16; a fargli cornice due Modena Runners, Massimo Sargenti classe 1971 (primo della categoria over 50 in 1.16:40, davanti al compagno di squadra Giacomo Carpenito alias Doc); appena davanti al terzo della classifica assoluta, William Talleri (del 1977, qui con tesseramento S. Vito).

Quarto, la rivelazione del podismo modenese degli ultimi mesi, Zeno Vistoli figlio d’arte, classe 1993 (1.17:47): la classifica lo indica come “non tesserato”, qualifica attribuita a parecchie decine di atleti, inclusa la prima donna, Bethany Jane Thompson, notissima e tesseratissima (del 1980, in 1.29:30; Atletica Reggio la dichiara del Circolo Minerva Parma), giunta dieci minuti davanti alla seconda, Gloria Piccinini (Atletica Futura) e 13 minuti davanti alla terza Gloria Castagnetti (Runners & Friends, dunque allieva del Moro, che ha piazzato anche Filomena Perrone al primo posto delle over 50).

Non so se questa dicitura (e le discordanti attribuzioni societarie) dipendano dalla recente grida emessa dalla Fidal, che non avendo rinnovato le convenzioni coi principali Enti di propaganda, diffida i tesserati a fare delle “promiscuità” (mi viene in mente questa parola che usava negli anni Settanta l’ottuso presidente degli arbitri di calcio Figc Modena, invelenito contro Uisp e Csi che addirittura – vergogna! - facevano giocare a calcio le donne!). In ogni caso, questa corsa era garantita dallo staff Vincenzo Mandile- Sonia Cavazzuti – Simona Neri – Giorgio Reginato, e i giudici in divisa da gelataio possono anche dirottarsi su altri lidi.

Invece, a proposito di figli d’arte, da notare il 18° posto assoluto di Massimiliano Muratori (figlio di Massimo), un classe 92, il 25° di Alessandro Morselli, diciannovenne, e ancora il 101° di Maurito Malavasi, reduce dal Tuscany Crossing. Insomma, qualche papà è riuscito a trasmettere agli eredi la passione che altrimenti sarebbe fatalmente destinata a perdersi.

Percorso gradevole, quasi completamente fuori strada, sull’argine o stradette basse limitrofe, con sconfinamento fuori comune a Sant’Anna di San Cesario (dove gli anziani ricordano una corsa annessa al Festival dell’Unità, quando i lettori dell’Unità non si vergognavano del nome di “comunista” oggi invece vissuto come un’ingiuria), e una parte di avant-indree sullo stesso percorso d’argine.

Tre ristori, l’ultimo dei quali nei pressi del nuovo ristorante di Bottura (che però non ha contribuito), più ristoro finale, e premio per tutti di una confezione di crescentine, dietro corrispettivo minimo sindacale di 2,50 (la competitiva aveva lo strano prezzo di 13 euro). Copertura fonica garantita dal meglio che c’è, alias Roberto Brighenti; premiazioni abbastanza ricche (6 assoluti e 16 di categoria; anzi 15 perché non c’era nessun M 70, sta a vedere che se facevo la competitiva la mettevo nel palmarès).

E si tira avanti: questa settimana dei ponti invita i modenesi giovedì 1° a Castelnuovo Rangone, anche qui su varietà di percorsi per tutti i gusti e tutti i borsellini.

Sulla diatriba Fidal-Eps / iscrizioni si veda https://podisti.net/index.php/commenti/item/11644-iscrizioni-di-gruppo-convenzioni-regolamenti-lacci-balzelli.html

 

 

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