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Dic 13, 2018 Stefano Severoni 3741volte

Camille Herron a tutta birra: record alla 24 ore di Phoenix

Instancabile Instancabile Comitato Organizzatore Phoenix

La 36enne Camille Herron sabato 8 dicembre 2018 sulla pista della Central High School di Phoenix in Arizona (USA) ha vinto la 9^ edizione della Desert Solstice 24 hour, completando 260,6 km nell’arco delle 24 ore di gara: così entrando nel Guinness dei record. Il precedente record del mondo apparteneva alla polacca Patrycja Bereznowska con 258 km.
La Herron nel corso della gara ha completato ben 650 giri di pista e si è lasciata alle spalle pure il 1° classificato di sesso maschile. Il 41enne Jacob Jackson infatti in 24 ore ha corso 253,500 km.
Al passaggio alle 100 miglia il crono di Camille è stato di 13h25”, nuovo record. Quindi Camille ha stabilito 2 nuovi record del mondo: 24h e 100 miglia USA in pista.
Nel corso delle 24 ore la Herron ha corso a una media oraria di 10,858 km/h, ossia a un ritmo di 5’31” al km. Nelle foto scattate nel corso della manifestazione si osserva la bionda americana sorridente. É nota la sua abitudine di bere birra nelle fasi conclusive delle sue competizioni.
La Herron è nata in Oklahoma il 25.12.1981, risiede attualmente a Warr Acres con il marito. Si è laureata all'Università di Tulsa nel 2005 e poi ha conseguito la Laurea in Scienze Motorie e Sportive presso l'Oregon State University. Si è poi specializzata in istomorfometria ossea. Dopo la scuola di specializzazione, ha lavorato presso la Purdue University e l'Università del Michigan; attualmente lavora come assistente di ricerca in Osteoimmunologia presso l'Università dell'Oklahoma Health Sciences Center.
In 6 anni di attività di ultramaratone ha corso 17 gare per un totale di oltre 1.700 km percorsi.
L’americana ha un fisico ottimale per gli sforzi di endurance, con 1,77 m x 54 kg, e aveva già conseguito notevoli risultati nel corso della carriera: oltre a un buon 2h37’14” sui 42,195 km, anche gli ottimi personali sui 50 km (3h20’59”) e sui 100 km (7h08’35”) il 12.09.2017 a Winschoten (Olanda). Su queste due ultradistanze si era pure laureata campionessa mondiale nel 2015.
La Herron è stata votata atleta internazionale 2015 dalla IAU. Inoltre dal 2016 si è cimentata pure nelle prove di Trail Running con ottimi risultati.

MIGLIORI PRESTAZIONI

GARA

TEMPO/DISTANZA

LUOGO

DATA

42,195 km

3h37’14”

USA

2012

50 km

3h20’59”

Doha (QAT)

04.12.2015

50 miglia

5h38’41”

Gills Rock (USA)

24.10.2015

100 km

7h08’35”

Winschoten (NED)

12.09.2015

100 miglia

12h42’40”

Vienna (USA)

11-12.11.2017

12h

149,130 km

Phoenix (USA)

9-10.12.2017

24h

260,600 km

Phoenix (USA)

8.12.2018

Chi volesse conoscere meglio l’eccezionale atleta e le sue performance, può visitare il suo blog: http://www.camilleherron.com/ da cui abbiamo attinto.

Sulla gara in generale si veda  https://irun4ultra.org/desert-solstice-2018-re-cap/; numerosi sono i video della corsa, cfr. ad esempio https://www.youtube.com/watch?v=4LhjkNA77j0

Fra i 33 partecipanti, va segnalato che Andrew Snope ha corso 144 miglia (231,7 km) a piedi nudi.

1 commento

  • Link al commento Stefano Severoni Venerdì, 14 Dicembre 2018 08:40 inviato da Stefano Severoni

    Questo il suo commento alla prestazione-record dell’8 dicembre:
    «Sono contenta di essere tornata in forma e di finire un anno per me difficile con una prestazione molto positiva! Il merito è del mio personal training Laurie Massey Cain per avermi aiutato a far tornare in forma il mio corpo e ora mi sento bene. È stato davvero difficile 655,48 giri su una pista, davvero allucinante. Io mentalmente e fisicamente mi sono preparata a lavorare attraverso qualsiasi blocco stradale, idratata e carburata bene, per mantenere l’integrità fisica e non bloccarmi. Ho cambiato le scarpe due volte per tenere i piedi efficienti. Ho avuto una fantastica crew da parte di Conor, Ron Foster, e il mio amico Gretchen Connelie, che mi tiene in piedi! Ho avuta una crisi verso le ore 2-3 del mattino, e ho dovuto prendere un po’ di tacobell e birra e camminare qualche giro. Ho ripreso lentamente, ma sicuramente mi sono rimessa in sesto. È stato davvero divertente correre durante la notte e vedere l’alba! C’è stato un incredibile sostegno da parte di persone che mi hanno incitata per l’intero arco delle 24 ore: grazie di cuore per essere venuti. Sono state scattate numerose foto nelle fasi della gara».

    Rapporto

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