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Feb 13, 2018 8968volte

Ascari: "La mia passione va oltre ogni ostacolo"

Marco Ascari alla Cinque Mulini Marco Ascari alla Cinque Mulini Foto di Roberto Mandelli

“Corro da sette anni, la Cinque Mulini è stata la mia prima competitiva da tesserato Fidal”. Inizia così la telefonata con Marco Ascari, ragazzo tesserato da circa tre settimane con l’Atletica Candelo e recentemente venuto alla ribalta per quello che lo speaker del cross di S. Vittore Olona avrebbe rivolto verso di lui. Usare il condizionale, in questo caso, è d’obbligo.

“Io non ho sentito cosa mi ha detto, l’ho appreso il lunedì mattina leggendo un blog su internet. Mi sono sentito un diverso, ma voglio far sapere che a me correre piace davvero molto. Sono sette anni che faccio le competitive, prima ero tesserato per una società per atleti diversamente abili. Io lo sono per via del mio peso, ma questo non vuol dire che non possa correre! Faccio tre allenamenti a settimana più la gara la domenica, ho un tecnico che mi segue e che mi porta anche in pista a fare dei lavori specifici. Mi piacciono molto i cross, più della strada. Prima della Cinque Mulini ho fatto il Campaccio e Cossato. Al Campaccio ho corso da diversamente abile accompagnato da due ragazze e mi sono fermato dopo due giri. Sono partito con gli amatori. Alla Cinque Mulini, essendo tesserato Fidal, con mio stupore, sono dovuto partire con i big e la cosa l’ho saputa solamente al ritiro del pettorale”.

 

E poi cos’è successo?

“Sono partito e ovviamente dopo pochi metri ero staccatissimo. Ad un certo punto, alla fine del primo giro, mi si è avvicinato un ragazzo, credo dell’organizzazione, che mi ha obbligato a fermarmi dicendo che ci avrei messo troppo tempo e che ci sarebbero stati problemi con il chip. Questa del chip è stata sicuramente una scusa, io avrei voluto continuare”.

 

Ascari

Ora cosa succederà? 

“Non lo so, so solo che domenica 18 febbraio sarò al via al cross di Avigliano, poi farò altri due o tre cross e poi mi dedicherò alla strada. La mia passione va oltre ogni ostacolo. Sono stato contattato da alcuni organizzatori che dopo tutto questo clamore mi hanno invitato alle loro gare, ma non so se andrò.

Vorrei ringraziare te e tutti quelli che si stanno interessando a questo “caso” che forse non finirà così. Grazie ancora!”

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