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L'unico metodo scientifico per arginare il contagio è il distanziamento, coadiuvato dall'utilizzo di mascherine, all'uso dei guanti non ho ancora trovato una spiegazione logica, se non che un loro utilizzo sbagliato fa pure più danni (le mani puoi lavartele in continuazione, i guanti invece accumulano potenziali virus dando un falso senso di protezione). E il distanziamento non lo si ottiene con norme sparate a casaccio così come i divieti di correre o di allontanarsi di più di tot metri. Semplicemente perchè a seconda del caso questi "metri" dovrebbero variare da 2 a 200 km, a seconda di dove si vive. Già il distanziamento ufficiale di 1 metro è sbagliato, palesemente smentito da qualsiasi studio scientifico, a seconda dei casi (semplice parlare, colpo di tosse, starnuto, soffio del naso, etc.) si va da almeno 1,5 metri a 4/5 metri necessari per impedire il contagio, qui da noi si è scesi insensatamente sotto (in altri Paesi tra l'altro meno colpiti del nostro il distanziamento richiesto è di 2 metri), senza un criterio che ne garantisse l'applicazione. I mezzi pubblici citati da Marco Dotti sono un esempio lampante, andrebbero immediatamente chiusi, non garantiscono alcuna distanza, ne igiene, mentre la corsa solitaria nei campi ha probabilità di causare contagio dello 0%, forse dello 0,00001% se il contagiato cadendo si rompe un femore e l'infermiere che lo soccorre lo fa senza mascherina, una situazione surreale da film comico e comunque possibile anche andando al supermercato o stando seduti in poltrona.