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Egregio Maurizio Lorenzini, mi spiace ma i fatti a cui lei fa riferimento sono successivi. Fino al 30 aprile il regolamento della manifestazione, analogamente a quello del Giro dell'Umbria, altra gara inserita nel calendario nazionale della Fidal, prevedeva espressamente la partecipazione degli iscritti agli Enti di promozione sportiva.
Tant'è che, in assoluta buona fede, 16 di questi tesserati si sono iscritti, effettuando il relativo bonifico.
Tra l'altro, il delegato regionale, che conosco personalmente, ha inviato a Roma la richiesta di approvazione della competizione, prevedendo la partecipazione dei medesimi tesserati Eps. Quanto poi ai presunti, sostanziosi contributi che i vertici degli Eps ricevono, non credo che c'entri qualcosa con l'evidente discriminazione che si continua a perpetrare nei riguardi dei singoli podisti che non vogliono tesserarsi con la Fidal. Infine, il fatto che tutto si sia svolto senza una chiarificazione scritta degli organizzatori e della Fidal locale non è un problema per chi scrive. Semmai lo è per chi svolge un ruolo di una qualche responsabilità