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Per l'esperienza che ho, di essere stato papà che portava i figli a correre, e di nonno che molto più raramente vede i nipotini correre, penso che in età molto, molto giovanile la corsa sia vista come un divertimento e una gioia per i bambini (salvo che non si trovino dei genitori fanatici, come quelli di cui spesso si legge per le gare di calcio). Forse è dopo i dieci anni (circa) che l'atletica (e non parliamo, per esempio, del tennis!) comincia a diventare un impegno, un lavoro quasi, e gli allenamenti cui i ragazzi sono sottoposti li fanno disamorare dello sport. Questo spiega, a mio parere, il calo delle categorie allievi e successivi. Quando forse i meno dotati cominciano a essere messi "in panchina". Fin che ciò non succede, ben vengano i cross "per tutti"!