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È sempre difficile capire, dall'esterno, queste diatribe, men che meno impegnarsi nel difficile esercizio di definire torti e ragioni. Però ci sono degli elementi determinati dai fatti: UNESCO City Marathon è partita nel 2013 con grande entusiasmo e potenziali prospettive, godendo di importanti contributi, e supporti; addirittura alla sua prima edizione è stato assegnato il campionato italiano di specialità (a memoria credo non fosse mai successo in passato, intendo per una prima edizione). Dopo diversi anni i numeri dicono che le cose non sono andate come si sperava (nonostante l'inserimento di gare "atipiche" quali Roller, nordic walking, staffette, etc). Sostenere che Mytho abbia fatto peggio con 140 classificati, quando l'ultima edizione di UNESCO nel 2019 (quindi dopo 7 anni di storia) ne aveva fatti 277...beh, mi pare un'affermazione discutibile. Comunque, dal punto di vista di un potenziale partecipante credo che due maratone nella stessa regione, che si tengono a distanza di tempo, possono tranquillamente coesistere. Se poi, come credo si possa intuire dalla comunicazione, ci sono dietro battaglie a colpi di carta bollata e avvocati, non è un problema di chi vuole solo correre