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Ott 30, 2019 Daniela Gelfi 2004volte

Donna runner in calo di motivazione

Da sola si fa troppa fatica... Da sola si fa troppa fatica... T. Seghedoni

Un martedi di ottobre. Il tempo è soleggiato, la temperatura esterna è di 22°. La giornata lavorativa sta per finire, tutto è pronto, tutto coincide, tutto è perfetto: oggi si può uscire ad allenarsi, una sessione di almeno 10 chilometri di corsa sarebbe l'ideale. Ma... qualcosa non quadra, tutte queste congiunzioni astrali magicamente allineate sembra abbiano un difetto: la pigrizia del runner...
Cosa succede? Giorni, settimane e mesi passati a documentarsi leggendo articoli legati al benessere, esercizi di autoconvincimento sul fatto che lo sport faccia bene, che la corsa all'aria aperta risulti come l'attività più semplice ed appagante da praticare. Il tutto va ad aggiungersi ad un nuovo e strepitoso completo da corsa appena acquistato della Supermarca, con i suoi colori sgargianti che seguono la moda del momento, talmente bello da volerlo quasi indossare per andare in ufficio...
Nulla da fare, la motivazione è ancora troppo bassa.
Inevitabilmente bisogna passare al piano B: prendo in mano il telefonino, entro immediatamente in Whatsapp e faccio una cernita delle amiche/amici più sportivi che forse/magari/probabilmente potrebbero uscire a correre proprio oggi insieme a me. Quindi, l'invio in contemporanea dello stesso messaggino a tutti: "Ciao cara/o, tutto bene? Oggi per caso esci a correre? Mi aggregherei volentieri a te!".
Nel frattempo la giornata lavorativa finisce, salgo in macchina e mi avvio verso casa progettando l'imminente uscita con Tizio/Caio/Sempronio per un allenamento super.
- "Ciao! Tutto bene grazie, oggi ho già corso. Peccato, a saperlo prima ti avrei aspettato!".
- "Buongiorno! Guarda, uscirei volentieri ma ho ancora quel dolore al piede che mi trascino da tempo, preferisco stare ferma, beata te che corri, mi raccomando, divertiti anche per me".
- "Ehilà, grazie ma oggi riposo, ho una gara tra un paio di giorni e con il carico di allenamento di questi mesi preferisco riposare".
- "Ciao, sì, oggi corro ma devo fare almeno 10 volte i 1.000 mt a 4' al km. Vieni?".
In un attimo piombo in un buco nero di disperazione sapendo che non ne uscirò più. Decido di non rispondere più a nessuno, la voglia di allenarsi è in caduta libera.
Invece di tornare a casa decido di cambiare rotta e fermarmi ad un bar gestito da una carissima amica. "Ciao Sofia, sono passata a trovarti, posso fermarmi per un aperitivo e due chiacchiere?".
In fondo, a pensarci bene, bisogna pianificare meglio questi allenamenti, non ci si può improvvisare. Domani potrebbe essere la giornata ideale per una 10 chilometri...