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Gen 11, 2020 padre Pasquale Castrilli 2459volte

Primo compleanno per Athletica Vaticana

Padre Puccio (in giallo) parte per la vittoria ai Nebrodi Padre Puccio (in giallo) parte per la vittoria ai Nebrodi Comitato Organizzatore M. Nebrodi

Un inizio ricco di sorprese, un impegno concreto nel mondo dell’atletica e dello sport. Il primo anno di vita di Athletica Vaticana è stato intenso ed entusiasmante. La società sportiva della Santa Sede, prima squadra ufficiale della Santa Sede, nata ufficialmente a gennaio dello scorso anno, è affiliata alla Federazione italiana di Atletica leggera con la sigla RM390. Gli atleti capitanati da mons. Melchor Sánchez de Toca del Dicastero vaticano della cultura, sotto la cui egida si muove la società sportiva, portano in alto i valori dello sport senza disdegnare il raggiungimento di risultati di qualità con i suoi atleti di punta, sia al maschile che al femminile.

La composizione e i primi passi

Alcuni dipendenti vaticani si ritrovavano a correre sulle rive del Tevere e nelle zone adiacenti a S. Pietro prima di iniziare la giornata lavorativa. Da questi allenamenti comuni è nata l’idea di costituire un’associazione e poi una vera e propria società sportiva. Vi fanno parte impiegati del Vaticano (tipografi, uscieri, magazzinieri, professori, farmacisti…) e parenti di primo grado, guardie svizzere, alcuni sacerdoti e due migranti. In totale circa settanta atleti di 15 nazionalità.

Alessandro Gisotti, alla prima uscita come direttore ad interim della sala stampa vaticana, in occasione della presentazione ufficiale di AV il 10 gennaio 2019 affermava: “C’è qualcosa di storico in ciò che presentiamo”. E parlava di tre ‘S’: accanto a sport e solidarietà anche spiritualità. Mons. Gianfranco Ravasi in quella stessa occasione si chiedeva se sport è cultura. “Lo sport autentico fa parte di una delle componenti fondamentali dell’essere umano: il gioco, ossia qualcosa che si fa per gratuità, senza condizionamenti. - diceva - La religione ha una base gratuita. L’arte come la religione non servono a nulla tranne che a mostrare il senso della vita”. Luca Pancalli nel suo intervento parlava Athletica Vaticana come una risorsa per la “grande famiglia paralimpica italiana”, mentre mons. De Toca si soffermava anche sugli aspetti giuridici affrontati per arrivare alla costituzione dell’associazione Athletica Vaticana e poi l’affiliazione alla FIDAL, di fatto una federazione sportiva di un altro Stato.

Gli atleti di punta

La squadra ha fatto il suo esordio il 20 gennaio 2019 partecipando a Roma alla XX edizione della Corsa di Miguel. Le prime vittorie sono arrivate poche settimane dopo con padre Vincenzo Puccio e Camille Chenaux. Il 10 febbraio Puccio si imponeva alla VI edizione della Maratonina dei Nebrodi svoltasi a S. Agata Militello (Messina). Il sacerdote podista siciliano, parroco a Santa Venera (Barcellona Pozzo di Gotto) correva una gara regolare dettando il ritmo nella seconda e terza tornata e tagliava il traguardo in 1.13’38’’. Camille Chenaux vinceva la Corrisperlonga a Sperlonga (LT), il 3 marzo, chiudendo la gara di 10 km in 35’53’’.

La sezione paralimpica

Alla partenza della 45ma edizione della Roma-Ostia, domenica 10 marzo 2019, c’era anche Sara Vargetto con il papà Paolo. I preparativi e l’emozione erano le stesse di tanti podisti arrivati quel giorno da ogni parte d’Italia per l’appuntamento che li conduce dal PalaEur di Roma al ventoso lungomare di Ostia. Paolo e Sara però sono due runner speciali. Sara corre la sua Roma-Ostia su una carrozzina. Guanti e cappello di lana, casco per ogni evenienza, trecce e sorriso stampato sul volto, occhi luminosi, questa bimba (si offenderà sicuramente) con i suoi quasi dodici anni è l’icona della voglia di vivere e della felicità. Paolo è il papà che insieme ad altri amici di varie società sportive romane la guidava verso il traguardo. Gara conclusa in due ore abbondanti, con gioia, soddisfazione e inevitabile ribalta mediatica.

 Wittenberg

La prima trasferta estera di Athletica Vaticana è stata in Germania, l’11 e il 12 maggio. Molti i significati. Due le gare in programma, entrambe vinte in solitaria di padre Puccio. Sabato 11 maggio, sotto una pioggia sottile, la nona edizione del Witterberger Nachtlauf, chiusa da Puccio in 33'13". Il giorno successivo prima edizione dell’Halbmarathon sul percorso ciclabile del fiume Elba. Partenza da Wörlitz, tragitto piacevole e leggermente ventilato con un po’ di saliscendi e cambi di direzione soprattutto negli ultimi 4 km. Questa volta tripletta di Athletica Vaticana: dopo Puccio, primo in 1.12'32'', Thierry Roch in 1.19'07" e Massimiliano Morbidelli in 1'19'38". La delegazione sportiva della Santa Sede aveva risposto ad un invito della locale squadra di atletica Mz Laufgruppe che l’anno prima era stata accolta a Roma in occasione della Roma-Ostia. I tre giorni in terra tedesca si sono rivelati occasione di dialogo e amicizia tra cattolici e protestanti. Wittenberg è la città dove Lutero contribuì a dare avvio alla Riforma protestante nel 1517. Fraterna l'accoglienza e il dialogo con la comunità evangelica e il suo responsabile, il pastore Johannes Block. Assieme alle autorità locali ha scritto una lettera a papa Francesco per invitarlo nella città di Lutero, lettera che è stata consegnata agli atleti con la richiesta di recapitarla direttamente al Santo Padre.

 I Giochi dei piccoli stati in Montenegro

Una delegazione di Athletica Vaticana ha partecipato alla XVIII edizione di Giochi dei Piccoli Stati d’Europa, dal 27 maggio al 1 giugno in Montenegro. Sono i giochi, che si tengono ad anni alterni, ai quali partecipano gli stati europei con meno di un milione di abitanti: Andorra, Cipro, Islanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Montenegro, San Marino e Monaco. AV è stata invitata dal Comitato olimpico europeo e dal Comitato olimpico della Repubblica del Montenegro. I quattro atleti però non hanno potuto partecipare alle gare di mezzofondo, perché la Santa Sede non ha ancora un comitato olimpico. E’ stata una presenza da “osservatori”, un’occasione di incontro e conoscenza che apre la possibilità a partecipazioni a future manifestazioni internazionali. Gli organizzatori, cioè i Comitati Olimpici dei nove ‘piccoli’ Stati europei, hanno accolto con simpatia la delegazione vaticana nel villaggio degli atleti nella città di Budva, antica colonia veneziana, e desiderano che il Vaticano faccia parte in futuro della “famiglia dei Piccoli Stati”. Proseguono speditamente i contatti per perfezionare le affiliazioni alla IAAF (ora World Athletics) e alla EAF, le Federazioni Internazionale ed Europea di Atletica leggera.  Le prossime edizioni dei Giochi dei Piccoli Stati sono state assegnate ad Andorra (2021) e Malta (2023).

 Le messe del maratoneta

A Roma alla vigilia della XXV edizione della maratona internazionale, lo scorso 6 aprile, è stata offerta ad atleti e accompagnatori una celebrazione eucaristica nella Basilica di Santa Maria in Montesanto (Chiesa degli artisti) a piazza del Popolo. La notizia era riportata anche sul sito ufficiale della maratona di Roma. A curare la celebrazione gli atleti di Athletica Vaticana. Hanno concelebrato diversi sacerdoti e proclamato la Parola di Dio atleti di varie società capitoline. Una lettura è stata affidata alla mezzofondista Margherita Magnani (Fiamme Gialle), campionessa italiana indoor sui 3000 metri nel 2018 e nel 2019. Un momento di riflessione, preghiera e amicizia alla vigilia del grande evento. La messa è terminata con la benedizione degli sportivi e la recita della preghiera del maratoneta. Notizie di celebrazioni eucaristiche alla vigilia delle maratone giungono anche da altre maratone come Valencia, New York, Berlino e Ratisbona.  Non mancano all’inizio di parecchie gare, soprattutto siciliane, la benedizione e il saluto da parte di Athletica Vaticana ai partecipanti e alle autorità.

 Solidarietà

Sono davvero numerose le iniziative di solidarietà che vedono impegnata AV. Ogni anno prima dell’estate si tiene allo stadio Olimpico di Roma il Golden Gala, prestigiosa manifestazione di atletica leggera con la presenza di numerosi campioni.  Nel 2018 per la XXXVIII edizione svoltasi il 31 maggio ad assistere allo spettacolo c’era anche un gruppo di persone in difficoltà economica, senza tetto, migranti e profughi. La FIDAL aveva riservato posti gratuiti per “i poveri del Santo Padre” accompagnati nell’occasione da volontari della Comunità di Sant’Egidio, della Cooperativa Auxilium e di Athletica Vaticana. L’obiettivo era “offrire una serata di festa e amicizia attraverso la bellezza di uno sport universale e semplice come l’atletica”. Il desiderio era anche rafforzare valori come l’accoglienza e la solidarietà. Papa Francesco in più di un’occasione ricorda che “i poveri hanno bisogno non solo di cibo, vestiti e un posto per dormire, ma anche di una parola amica, di un sorriso e di occasioni di svago e sano divertimento”. Gli invitati speciali di papa Francesco nel pomeriggio del Golden Gala avevano ricevuto anche una cena al sacco per una serata che resterà senz’altro nei loro ricordi.

 Guardando avanti

Oltre alle gare romane, Athletica Vaticana sta ricevendo inviti a partecipare a numerose gare. A fine settembre 2019 la prestigiosa maratona di Berlino ha visto alla partenza atleti del sodalizio vaticano. Il primo dicembre a Valencia la squadra ha partecipato alla maratona e alla 10km. Anche l’edizione 2020 della maratona di Gerusalemme vedrà alla partenza una delegazione di AV.

I Giochi del Mediterraneo del 2021 in Algeria potrebbero vedere la presenza di atleti vaticani. Tra l’altro il vescovo di Oran, una delle città dove si svolgeranno è il francese Jean-Paul Vesco, domenicano, con un personal best in maratona di 2.52'. L'Osservatore Romano ha pubblicato un suo intervento dal titolo "Chi corre prega due volte". "Da ragazzo avevo il progetto di fare l'atleta. Da adulto, poi, la corsa ha fatto di nuovo irruzione nella mia vita e a New York, nel lontano 1989, ho ottenuto il mio record nella maratona con 2h52' - si legge nell'intervento - Ho scoperto che la motivazione su queste grandi distanze non è la competizione con gli altri, ma è l'ascolto di te stesso. La corsa è libertà perché trasforma qualsiasi percorso, anche urbano, in ampi spazi. Basta indossare le scarpe da corsa perché l'universo interiore ed esteriore superi i propri limiti. Sant'Agostino dice che cantare è pregare due volte. Non so cosa avrebbe detto se fosse stato un runner".

Nel 2024 Parigi organizza i Giochi Olimpiadi e nel 2028 toccherà a Los Angeles. Ci saranno atleti vaticani?