Stampa questa pagina
Mag 17, 2020 Natalina Masiero 1953volte

Tra blocchi, undicesimo comandamento e libertà ritrovata

Con la grinta e la Madonna ausiliatrice si va ovunque Con la grinta e la Madonna ausiliatrice si va ovunque Roberto Mandelli

Quando questo tragico periodo iniziò ero a scuola, e non ci pensai più di tanto.
La mattina successiva dovevo partecipare al Trail di Piana a Valdagno, e gli organizzatori, fino alle 21 del sabato sera, confermarono lo svolgimento della gara.
Invece, la domenica mattina 1° marzo, ore sei, giunse il messaggio che era stato tutto annullato. Da quel momento in poi iniziarono le cancellazioni di tutte le manifestazioni, e per chi ama colline e montagne come la sottoscritta è iniziato veramente un periodo strano.
Il giorno 8 marzo, festa della donna, feci l'ultima uscita lunga, 36 km, sui Colli Euganei.
Dal giorno successivo, dopo Lombardia ed Emilia, il Veneto e successivamente tutta l'Italia divenne ‘zona rossa’. Iniziarono ad annullare tutte le gare cui ero iscritta. Prima l'Ultrabericus, dopo l'Ecotrail di Firenze, la Tuscany in Val d'Orcia, la Lavaredo Ultra Trail, e per finire il Passatore del quale detengo il record di partecipazioni.
Mi sembrava di vivere dentro a una bolla. Da quel famigerato 9 marzo ho sempre cercato di fare qualcosa, sia pure rispettando le norme. Al mattino mi alzavo alle 5,30 per correre un paio d'ore. Preparavo il thermos con il caffè per la giornalaia, che si era alzata alle 4,30 e non poteva prenderlo in quanto i bar erano chiusi; e con lo zainetto partivo.
Ognuno è libero di fare ciò che pensa sia corretto, ovviamente nei limiti di quanto viene concesso; e c’è pure un undicesimo comandamento: farsi i fatti propri e non criticare le scelte altrui pretendendo che TUTTI rispettino le TUE. "Mente sana in corpo sano".
Correvo come una pazza odiando questo coronavirus che falciava tante persone e ci aveva tolto la libertà. Ho perso una cara amica e non sono potuta andare al funerale. Correvo per ore in quartiere e piangevo.
Il giorno che hanno permesso gli spostamenti per allenamenti sportivi, mi è sembrato di rivivere. Mi sono letteralmente "fiondata" e ho corso il circolare di 30 km ad Altavilla Tavernelle sulle colline Beriche. E' un percorso che consiglio a tutti, bello e vario, e ci sono pure le cassette lungo il percorso con acqua e bibite varie.
Da lunedì scorso, tolto il blocco, ho iniziato a correre, oltre che con la bicicletta, anche sui miei Colli Euganei. Due, tre volte a settimana parto in bicicletta, la lascio da un’amica e poi mi sbizzarrisco. Monte Lonzina, Monteortone (purtroppo lo splendido Santuario è chiuso), Monterosso: diciamo che alla fine settimana avrò fatto 200 km in bici e 100 a piedi.
E pensare che questa settimana, vuoi per la stanchezza, o per un esame che mi attende per la fine del mese, mi sono data una regolata. Tre orette di corsa e qualche uscita in bicicletta.
Mercoledì 13 ho scelto la zona dove c'è l'Abbazia di Praglia. Per coloro che non l'hanno mai visitata, la consiglio. Oltre ad avere il negozio con i prodotti preparati dai frati Benedettini, è, se non erro, la terza abbazia benedettina in Europa.
Venerdì 15 ho fatto festa: 170 km in bicicletta. Con un’amica siamo partite da Padova alle 7 e un quarto e siamo andate fino a Porto Viro, 74 km passando per Chioggia e respirando il profumo della Laguna. Al ritorno è scoppiato un temporale e non riuscivamo a vedere nulla, ma alla fine, dopo 11 ore di pedalate, siamo arrivate a Padova alle ore 18. Mangiato in tutto una mela a testa, e due barrette, naturalmente bevuto come cammelli.
Oggi, domenica 17, giornata stupenda, ho fatto un bellissimo giro, sempre sui miei colli. Ripeto, mi sembra di rinascere. L'uomo è fatto per muoversi e socializzare.
Spero di poter ritornare presto sulle mie amate montagne.

 
What do you want to do ?
New mail
 
What do you want to do ?
New mail