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Apr 23, 2022 Pierfrancesco Gallifuoco 1441volte

Giuseppe Fatone, il manfredoniano alato

All'aperto! All'aperto! Foto Gallifuoco

I molteplici benefici derivanti dallo svolgimento di un’attività sportiva, qualunque essa sia, sono noti e si riverberano positivamente sulla quotidianità a prescindere dall’età in cui la stessa venga praticata.

Anche a Manfredonia sono tanti ed in costante aumento i cittadini che nel tempo libero si dedicano allo sport. Alcuni di essi, pur non essendo dei professionisti, riescono perfino ad ottenere dei risultati particolarmente lusinghieri. E’ il caso del podista Giuseppe Fatone, noto tra gli appassionati con l’appellativo di “Flyman”, che da diversi anni dà lustro alla propria città nell’atletica leggera. Questo nominativo gli venne attribuito da un fotografo dopo averlo visto in azione ed immortalato all’arrivo della sua prima “CorriManfredonia”, storica e celebre competizione podistica organizzata dalla locale “A.S.D. Gargano 2000”, in quanto si accorse che Giuseppe, in concomitanza del taglio del traguardo, aveva entrambi i piedi completamente staccati dal suolo.

Il suo avvicinamento alla corsa avvenne in maniera del tutto casuale. Da una promessa fatta ad un amico, che gli aveva chiesto di accompagnarlo durante gli allenamenti, si trovò di lì a poco catapultato a gareggiare. Il battesimo agonistico ebbe luogo proprio nel suo paese d’origine, esattamente nel giorno dell’Epifania, ricorrenza in cui fino a qualche tempo fa si teneva puntualmente un evento (5000 metri su strada o staffetta), fortemente voluto sempre dalla citata “Gargano 2000”, che apriva ufficialmente la stagione dei podisti sipontini. Fatone, oltre le trenta primavere già da un pezzo, non rimase tuttavia soddisfatto dall’esito della competizione e da quel momento lanciò una sfida a sé stesso… desiderava migliorarsi e correre più veloce.

Non dovette attendere molto ed infatti alcuni mesi dopo concluse con i colori della Marina Militare la Mezza maratona di Collepasso (km 21,097), ottenendo una performance di rilievo. La prestazione realizzata venne molto apprezzata nel suo ambiente e pertanto arrivò inaspettatamente la convocazione per partecipare, unitamente ai Marinai più veloci ed esperti, alla Maratona di Venezia (km 42,195). Da quel momento in poi Giuseppe non si fermò più, inanellando un crescendo impressionante di risultati che lo portarono a migliorarsi così come aveva promesso!

Non si contano più le gare alle quali Flyman ha partecipato, dalla pista alla strada, dai cross ai trail. Svariati i titoli di categoria conquistati a livello provinciale e regionale ed i record infranti, tra i quali quello pugliese nei 5.000 metri piani outdoor. Molteplici gli eccellenti piazzamenti ottenuti in classifica generale nei vari “CorriPuglia”, manifestazione con mass start dove normalmente si sfidano dai mille ai duemila atleti. Tra questi spicca il 6° posto colto al termine della “XIX Stramaxima”, prova barese valevole nell’occasione come “Campionato Nazionale Aeronautica Militare”. 

Memorabili anche le sue partecipazioni alle temibili ma esaltanti corse estive del Gargano, dove le irte salite ed il caldo umido, molto spesso opprimente, la fanno da padrone incontrastato. Gli addetti ai lavori si ricordano in particolare delle prove sfoderate alla “Maratonina dei due Colli”, dove si è sempre esaltato sulla terribile salita finale di Carpino, ascesa in cui Fatone, tenendo fede al suo pseudonimo, volava come se gli fossero spuntate le ali. 

Rimanendo sempre in Provincia e soprattutto in tema di voli, Flyman ricorda sicuramente con nostalgia e particolare affetto quello spiccato nel corso di una “CorriManfredonia”, gara inserita anch’essa nel predetto circuito “CorriPuglia”, quando l’ennesimo titolo di primo di categoria conseguito, nonostante avesse fatto le ore piccole da volontario nello staff dell’evento, gli consentì di portare a casa come premio una bici fiammante messa in palio dall’organizzatore Giovanni Cotugno. L’emozione che ne scaturì non era legata al valore materiale della meritata ricompensa, bensì alla promessa fatta alla partenza a sua figlia Angelita!    

Apprezzabili i rilievi cronometrici realizzati inoltre nelle maratone e nelle mezze maratone nazionali. Tra tutti il personal best alla “Maratona di Palermo”, dove fece segnare l’eccellente tempo di 2h43’47” che lo collocò tra i migliori d’Italia. A questa manifestazione è legato un altro dei suoi più piacevoli ricordi… un signore anziano, ad un certo punto del percorso, lo incitò molto animatamente, rendendolo edotto in dialetto siciliano che era “il secondo dei bianchi”. In effetti al termine della gara si classificò nono ed i primi sette atleti a tagliare il traguardo furono proprio i consueti, forti, resilienti e quasi insuperabili runner africani, dominatori di queste distanze per antonomasia.

Giuseppe vanta altresì un fantastico secondo posto alla “San Giovanni Rotondo Mountain Running”, gara di montagna internazionale dove ha sfiorato per una manciata di secondi la vittoria, classificandosi comunque come primo degli Italiani. Non si è fatto mancare davvero nulla durante la sua carriera sportiva, spingendosi sempre oltre, sino ad affrontare l’illustre “100 chilometri del Passatore” che collega Firenze con Faenza dopo il passaggio obbligato sulla catena appenninica, notoriamente considerata come uno degli appuntamenti più importanti al mondo sulla distanza.

Nel corso degli anni stimolanti sono stati altresì i duelli andati in scena con altri suoi valenti compaesani, tra tutti quelli avvenuti con Matteo Stelluti e Dino Lauriola, nonché con l’avvocato Giuliano Moscatiello, che condividono con Flyman il medesimo denominatore: l’attaccamento allo sport e nello specifico alla corsa. Avversari con il coltello tra i denti durante le sfide, ma ammirazione e rispetto reciproco mai minimamente scalfiti nella vita.

Nonostante gli impegni lavorativi a distanza ed una famiglia con prole da accudire amorevolmente, Giuseppe, Primo Luogotenente della Marina Militare, è riuscito sempre a coltivare la propria passione per il podismo. Non è semplice per un runner conciliare la propria esistenza e le relative priorità con gli allenamenti, ma l’amore che si nutre per lo sport consente di affrontare qualsiasi sacrificio con uno spirito diverso e particolarmente positivo.

Per l’integrità fisica e l’entusiasmo che lo hanno accompagnato in tutto questo periodo Giuseppe Fatone, da credente, è sempre stato molto grato a Dio e così nel giorno del suo compleanno, nel solco della tradizione, a prescindere dalle condizioni metereologiche intraprende un percorso di fede che lo spinge a piedi sino all’abbazia Santa Maria di Pulsano (Monte Sant’Angelo), in una giornata speciale dedicata alla preghiera ed alla contemplazione. Ad accompagnarlo recentemente si è unito suo figlio Antonio, che incredibilmente ha avuto i natali nel suo identico giorno.

Flyman, tutt’ora saldamente in attività nonostante qualche battuta d’arresto dovuta agli immancabili infortuni, che non risparmiano purtroppo nemmeno gli sportivi non professionisti, ancora oggi rappresenta innegabilmente per i più giovani e non solo un modello nonché una valida e bella figura della nostra comunità. Anch’egli come tutti gli appassionati auspica che Manfredonia abbia finalmente la sua agognata pista di atletica, puntualmente promessa da svariati decenni in prossimità delle tornate elettorali, quella pista che costituirebbe un’ulteriore opportunità per le giovani generazioni e che, è bene non dimenticarlo, rappresenta il teatro naturale dell’atletica leggera, ossia della madre di tutti gli sport.