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Feb 28, 2023 Claudio Romiti 1280volte

A tre anni dal Covid, un libro per non dimenticare

A tre anni dal Covid, un libro per non dimenticare Collage di Roberto Mandelli

28 febbraio – Cade in questi giorni il terzo anniversario della fase più buia della Repubblica: l’inizio di un periodo di surreali restrizioni nazionali, culminato con gli arresti domiciliari di massa per 60 milioni di cittadini spaventati e manipolati oltre ogni limite da una martellante propaganda del terrore, che ancora oggi fa sentire i suoi sinistri rigurgiti. Da quel drammatico marzo del 2020 abbiamo vissuto un clima di isteria collettiva e di odio per chi veniva etichettato come un untore – magari solo per essersi azzardato a portare a spasso il cane o fare una corsetta nei dintorni della propria abitazione – tant’è che in quel frangente, chiesi e ottenni dal direttore dell’Opinione, il nostro grande e compianto Arturo Diaconale, di pubblicare un appello per fermare il clima da caccia alle streghe che serpeggiava in ogni angolo del Paese.

Tutto questo, così come chi si prese la briga di analizzare i dati quotidianamente pubblicati dalle stesse autorità che ci avevano rinchiuso in casa, per una emergenza sanitaria, se così la vogliamo ancora definire, che comportava sin dall’inizio rischi seri solo per una ristretta fascia della popolazione: le persone molto anziane e/o molto fragili, con almeno tre gravi patologie pregresse. Persone a rischio su cui si doveva concentrare la protezione dal virus, lasciando i sani, alias immunocompetenti, liberi di poter svolgere la propria esistenza. 

Ora, proprio per non dimenticare l’impressionante escalation di divieti e obblighi della vera e propria dittatura sanitaria che ha tenuto in scacco l’Italia per un tempo incredibilmente lungo (oltre agli arresti domiciliari di massa, val la pena ricordare il coprifuoco, il divieto di spostarsi a piedi oltre una distanza stabilita dai soloni del Comitato tecnico scientifico, l’obbligo delle inutili e dannose mascherine all’aperto, il divieto, con tanto di decine di migliaia di multe comminate [ma regolarmente annullate dai tribunali, NdR], di uscire dal proprio comune, anche solo per poter fare la spesa, l’obbligo vaccinale e l’abominevole Green pass, vorrei segnalare una interessante e meritoria opera editoriale. Un lavoro realizzato a mia insaputa da un gruppo di amici (nonché atleti e dirigenti della Podistica Volumnia-Sericap) che, durante l’intera pandemia di follia virale, hanno condiviso con il sottoscritto una civile battaglia di libertà di fronte al vulnus che ha letteralmente annichilito alcune fondamentali libertà costituzionali, fino a qual momento considerate intangibili [e in effetti richiamate dalle sentenze dei tribunali che annullavano le suddette multe, NdR].

Si tratta di un libro autofinanziato, i cui autori al massimo sperano di poter almeno recuperare parte di quanto speso che nasce da un cristallino intento di rendere un servizio alla comunità, raccogliendo e analizzando in modo organico e coerente i numeri della pandemia di Sars-Cov-2. 
Perché – forse non – guariremo, questo il titolo della pubblicazione (Etabeta, 290 pagine, 21 euro) la quale, come spiegato dai suoi autori, nasce dal blog www.uomodellastrada.altervista.org, in cui essi hanno raccolto sin dal marzo del 2020 una imponente documentazione su una pandemia ancora tutta da decodificare. È proprio perché troppe cose sono state date per scontate, così come troppi elementi dirimenti sono sfuggiti ai più – anche per grave responsabilità di gran parte dell’informazione – che questo libro merita di essere comprato e letto. Esso rappresenta un ampio squarcio di realtà nei confronti della fitta nebbia, densa di enormi incongruenze e contraddizioni, che per un tempo infinito ha avvolto e stravolto la nostra comune esistenza.

Perché uno dei pericoli più seri che, dopo la fine di gran parte delle restrizioni subite, ancora corriamo come collettività è quella di metterci tutto dietro le spalle in una colossale operazione di rimozione di massa. In tal senso, prenotando Perché – forse non – guariremo in qualsiasi libreria o nei più diffusi canali di vendita on-line, possiamo contribuire a tenere accesa la fiammella di un ricordo orrendo per la democrazia italiana, così da contribuire affinché tutto questo non si ripeta.

Da https://www.opinione.it/societa/2023/02/28/claudio-romiti_libro-covid-pandemia-sars-cov-2-dittatura-sanitaria/

 

NdR: Il titolo del nuovo libro è evidentemente e sarcasticamente ricalcato sul libro dell’ex ministro Roberto Speranza, Perché guariremo, prontamente stampato nell’estate 2020 dall’editore amico Feltrinelli e altrettanto prontamente mandato al macero per evitare un ulteriore autogol. Così ne scrisse Diego Gabutti su “Italia oggi” del 15 aprile 2021:
“Per guarire guariremo, ma non a dispetto del mercato globale, come tuonava Roberto Speranza, ministro della sanità, nel suo libro segreto, Perché guariremo, dove spiegava che il suddetto mercato «ha dimostrato ancora una volta di non essere in grado di autoregolamentarsi». Guariremo a dispetto dei commissariati del popolo alla salute e grazie al mercato globale. Grazie cioè alle multinazionali farmaceutiche, che l'arcipelago populista e la sinistra post e neocomunista chiamano sprezzantemente Big Pharma e descrivono come un Leviatano che infesta i sette mari della globalizzazione. Agli occhi di questi invasati è come se i vaccini non li avesse sintetizzati Big Pharma ma il Politburò d'Articolo Uno, o Beppe Grillo, o la Piattaforma Rousseau. 

Scritto e pubblicato l'estate scorsa, Perché guariremo fu precipitosamente ritirato dalla circolazione un attimo prima d'essere distribuito nelle librerie, quando apparve chiaro che non stavamo affatto guarendo ma che anzi le cose si mettevano sempre peggio. Causa prima (o almeno seconda dopo la perfida natura del virus): il libera-tutti estivo proclamato dal consiglio dei commissari del popolo e dai vari khanati regionali.
Un tempo, quando la propaganda non coincideva con i fatti, si sopprimevano i fatti, e allora i nemici del popolo sparivano dalle foto di gruppo (a volte rimaneva una mano senza corpo dimenticata su una balaustra) oppure si sopprimevano le voci scomode dell'Enciclopedia sovietica. Adesso non è più così facile coprirla, con rispetto parlando, dopo averla fatta; e il libro maledetto, col suo compiaciuto e imbarazzante autoencomio, è saltato fuori a sorpresa sull'Amazon francese, come ha raccontato Salvatore Merlo, recensendolo sul Foglio
Un po' come il Necronomicon (il fai-da-te di magia nera che compare nelle storie di H.P. Lovecraft, il quale ne attribuisce la paternità ad Abdul Alhazred, l'«arabo pazzo») anche Perché guariremo, prima della recensione di Merlo, era un libro di cui tutti parlavano senza che nessuno lo avesse letto. Ora finalmente sappiamo di cosa parla. Parla di Mimmo Arcuri, «trasformato», scrive Merlo, «in un eroe dell'Unione sovietica», ma soprattutto parla di Roberto Speranza, della sua signora, del suo parrucchiere, e naturalmente della pandemia. Che ha i suoi difetti, d'accordo, ma che potrebbe resuscitare (e questo sì che è Necronomicon) la sinistra comunista dalla morte col supremo abracadabra: «una nuova idea di salute». Sappiamo di cosa parla il libro segreto e anche di cosa sparla e straparla: di capitalismo, globalismo e diseguaglianze e altre supercazzole." 

Qualche altra copia, scampata al naufragio, si trova ora su Ebay valutata cento o più euro. Naturalmente non vale la pena spenderli, perché qualcuno si è dato la pena di scansionarla e renderla scaricabile online:

https://it.scribd.com/document/567717651/Roberto-Speranza-Perche-Guariremo-81#

https://igienistamentale.com › uploads › 2021/05

Invece è in regolare commercio il libro Roberto Speranza disse... «Perchè guariremo»: bugie ed omissioni del libro che il ministro ha mandato al macero di Alfonso Guizzardi (2022), che si presenta così:  

“Tutti si sono chiesti "perché" Speranza abbia ritirato il libro e l'abbia addirittura mandato al macero; leggendo questa nostra "critica al testo" vi chiederete invece: "Ma come diavolo gli è saltato in testa di scriverlo?" Bugie, omissioni, previsioni completamente sbagliate, retorica da comiziante, linguaggio ipocritamente vetero-marxista: tutto quel che serve per disegnare un personaggio che tutto avrebbe dovuto fare nella sua vita, tranne che occuparsi della nostra salute” [F. M.]