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Eugenio Muscogiuri, mi permetto di rispondere io alle tue (ti do del tu in qualità di collega podista) perplessità.
Premetto che non sono dell'organizzazione e, causa altro impegno agonistico, non ero presente alla gara...ma posso assicurarti che il costo di 10 euro per una gara del genere giustifica ampiamente i costi (ormai alti) che devono sostenere queste piccole organizzazioni, che mettono in piedi gare competitive (quindi con relativi costi di cronometraggio, giudici, tasse fidal, premi ecc ecc ecc) lottando ormai contro manifestazioni (non gare) dai costi d'iscrizione ben più alti a fronte di servizi quasi inesistenti (no giudici, no tasse fidal, no classifiche, no docce, no premi, talvolta pochi addetti con conseguenti errori di percorso ecc ecc).
Dici che l'anno prossimo andrai a Linate? Bene, ma sappi che dovrai pagare il 250% del costo iscrizione che hai pagato a Zelo (ovvero 25 euro) per correre una "NON COMPETITIVA" senza servizio docce, senza premiazioni, se non i primi 3 donne/uomini (attenzione, come potrà spiegarti meglio di me l'esperto Lorenzini, c'è una bella differenza per l'organizzazione a livello di costi tra "COMPETITIVA" e "NON").
Capisco che ormai il mondo running è orientato verso queste manifestazioni più "social" che "agonistiche", ma io sono per il "proteggere" anche queste gare che magari avranno anche perso un po' a livello di "generosità" in pacchi gara e premiazioni, ma che sicuramente devo far fronte a mille difficoltà.
A tal proposito allego un interessante articolo uscito nei giorni scorsi che sottolinea come l'Italia sia il paese in Europa con la minor percentuale di partecipazioni a manifestazioni "competitive"...e questo forse spiega il calo di numeri che stanno subendo tante gare nonostante la crescita di persone che si dedicano al running (ovviamente assieme ad altre problematiche come calendario fitto, burocrazia ecc ecc)

http://www.repubblica.it/sport/running/storie/2018/06/21/news/popolo_runner_europa-199654658/