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Lug 03, 2025
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Il solito successo del “Vertical Ospitaletto”

Il solito successo del “Vertical Ospitaletto” Roberto Mandelli

Castelvetro-Ospitaletto (MO), 2 luglio – La numerazione ufficiale del sito iRunning dice che è la quinta edizione, io insisto a dire che se non è la decima poco ci manca (cfr. https://podisti.net/index.php/cronache/item/10462-vertical-ospitaletto-da-record-brava-sonia-formi-fratellanza.html – personalmente ne ho corse sette “registrate”, più una sotto forma di allenamento di gruppo per il Capodanno 2022, alla faccia del Covid); ma numeri a parte, sottolineo l’ennesimo successo di partecipazione e di qualità. Questa volta, nella giornata più torrida (dicono) dal 1884,  siamo 185 arrivati, appena sotto i 190/191 delle due ultime edizioni: se pensiamo che nel 2021 eravamo in 93, il 6 luglio 2022 in 107, la matematica dice che Sonia Del Carlo e amici hanno raddoppiato.

Ai fedelissimi modenesi, si sono aggiunti negli anni i bolognesi (incluso perfino un classe 1982 che ha finito di scontare una squalifica Fidal di 15 mesi, e suppongo che adesso pensi solo a correre: cfr.

https://www.fidal.it/upload/files/Sentenza%20Betti%20%26%20altri%20TF_RG%208_signed.pdf ;

https://www.podisti.net/index.php/notizie/item/9048-squalifiche-fidal-15-mesi-a-marco-mazzetto-12-a-luisa-betti-9-a-federica-boifava.html), i ferraresi e romagnoli, e atleti di caratura nazionale, come Alessandro Giacobazzi, originario di queste parti, ma tesserato per l’Aeronautica, già campione italiano di maratona, e che ad Ospitaletto ha confermato con 26:01 i suoi successi del 2024 (25:34) e 2023 (25:50).  A quasi un minuto di distanza è giunto Mbarek Ourras, tesserato per la Gnarro Jet di Bologna; nettamente più staccato (2 minuti esatti dal vincitore) il terzo, Luca Venturelli del Cesena Triathlon. Il primo dei modenesi è Filippo Capitani, che col suo sesto posto in 29:39 capeggia la nutrita schiera dei Modena Runners, con Giuseppe Castiello appena dietro, Francesco Quiroga decimo, William Talleri 16°: appena davanti alla prima donna, Giulia Cordazzo della Fratellanza (31:00), due minuti abbondanti prima di Enrica Bottoni (Corradini, 33:04), e più di tre sulla terza Francesca Badiali (ancora Fratellanza, 34:15).

Sono tutti nomi noti a queste classifiche: Venturelli e De Francesco erano stati secondo e terzo l’anno scorso, Talleri decimo; De Francesco era stato il leader del 2022, con Castiello terzo; la Bottoni aveva vinto nel 2024 davanti alla Badiali (seconda anche nel 2023), e così via. I nomi di molti di questi protagonisti erano stati scritti sull’asfalto, una coppia per ogni km. Oltre a questi segnali, la strada era contrassegnata nello stile Touring Club da freccette >>>, da uno a tre secondo la pendenza del momento (il dislivello riconosciuto è di 390 metri, pesante soprattutto negli ultimi 4 km).

La novità era rappresentata dall’assenza come speaker di Roberto Brighenti, sostituito da una squillante presenza femminile; immancabile come fotografo Italo Spina, come sempre al gancio del figlio Gianluca (39:59) e della moglie Cecilia Gandolfi, una fedelissima di questa manifestazione e abbonata a un piazzamento di categoria, sebbene questa volta si sia accontentata del penultimo posto assoluto, sopravanzata persino dal mitico Lolo Tiozzo, classe 1945, che anzi stava quasi per raggiungermi sul traguardo…
Ecco, a proposito dei fedelissimi (che vedete anche nelle due foto scelte da Roberto Mandelli per questa copertina), rilevato che stavolta Giuseppe Cuoghi ha fatto solo da spettatore, in coda si è ripetuta la lotta di domenica scorsa alla Bismantova: vinta oggi da Simona Malavasi, che con una gara in rimonta ha superato di quasi un minuto il suo omonimo ma non parente Paolino Malavasi, di 3 abbondanti il sottoscritto e di 5 Cecilia. Per Paolino e Cecilia c’è stata gloria coi terzi posti di categoria; a bocca asciutta il sottoscritto e Lolo, penalizzati dalla soppressione della categoria M 75 (che l’anno scorso c’era). Si festeggia anche in casa Perricone: Gaetano terzo M 65, la consorte Annarosa Mongera prima F 50; e in casa Botte coi due secondi posti di Antonio M 55 e Barbara Giovanelli F 55 (in copertina, e nella foto 20 con un perplesso Cuoghi). Mi pare si tratti invece solo di cuginanze, ma il cognome Pigoni resta agli onori delle cronache con Carmen abituale vincitrice F 60 e Matteo primo M 50.

Noi altri, compreso Maurito Malavasi (sebbene avanti 9 minuti a papà Paolino - nella foto 21 accanto a “zia” Simona), ci siamo accontentati di un bel pacco gara, tre etti di mortadella (distribuita a cubetti anche al ristoro finale), altrettanti di parmigiano, mezzo kg di pasta e un curioso logo metallico (vedi foto 4) dove però la pendenza della gara è alquanto addolcita.

Chi voleva ha poi ritrovato il ristorante locale Lo Spino (sebbene non con cena convenzionata come dichiarato dal volantino, anzi, meglio lasciar perdere “quelli della corsa”), cibi saporiti serviti all’aperto, nella deliziosa brezza serale (foto 27-28).

La gara era all’interno del circuito Five Road Race, che tra una settimana propone la staffetta nei luoghi govistici di Borzano, per chiudersi poi con la maratonina di Correggio a ottobre. La classifica dei sempre presenti è finora guidata da Simone Romagnoli (ottavo a Ospitaletto) ed Elena Malvolti (oggi 9^ donna, e prima F 45).

Informazioni aggiuntive

Fotografo/i: D. Gianaroli - R. Mandelli
Fonte Classifica: IRunning