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Giu 12, 2018 Alexio d’Alessio 2723volte

Guidonia Montecelio (RM) – 6^ Maratonina di San Luigi

La zona partenza La zona partenza Foto Roberto Dalmazi

Partecipo per la seconda volta consecutiva a questa gara che rappresenta l’ottava tappa, di quindici, del Cortocircuito run.

Arrivo circa un’ora prima della partenza ed il caldo si fa già sentire.

Il ritrovo della manifestazione è in un cementificio, dove sono collocati tutti i servizi pre e post gara e avverranno partenza e arrivo.

Rispetto allo scorso anno, c’è stata una leggera modifica al percorso, ma di ciò me ne accorgerò solamente mentre corro; la distanza è rimasta sempre la stessa: circa 10,3km.

Alle 9.30 vien dato lo start della competitiva, con davanti le handbike, e subito dopo della non competitiva di 4 km.

Usciamo dal cancello dello stabilimento che ci “ospita”, rientrando dal cancello parallelo, per fare più di un km e mezzo all’interno dello stabilimento stesso, per poi ripassare sotto l’arco di via, nella stessa direzione di partenza, per “calpestare” l’asfalto del paese tiburtino.

Il percorso è un po’nervoso, con dei larghi stradoni asfaltati, non lo ricordavo con tutti questi falsipiani; la prima salitella è posizionata al 2° km, quando - uscendo dallo stabilimento - imbocchiamo la provinciale girando a destra e già “l’accuso” un po’.

Non mi sento in forma e rispetto allo scorso anno sono molto meno al top: cerco di difendermi, anche se la prima metà è molto più favorevole come morfologia del percorso; nei primi tre km il mio ritmo è sotto i 4’20”, ma nei successivi due si alza di una decina di secondi, a causa del caldo e causa fermata al ristoro con sola acqua, poco prima del 5° km.

Appena superato il ristoro, ci immettiamo in un tratto di leggera salita di 4-500 metri, dove troviamo il cartello del 5°km: qui la mia media è di 4’24”; oltrepassato il cartello, vedo i primi che tornano indietro, chiaramente in senso opposto, con il primo che ha già 3-400 metri di vantaggio sugli altri.

Alla fine di questa salitella, con curvone annesso, entriamo (con mia sorpresa) all’interno dell’Aeroporto militare di Guidonia, valicando il cancello principale, percorrendo poco più di un km: questo è il tratto modificato rispetto allo scorso anno.

Ci dirigiamo ora in zona stazione, inizialmente su stradoni asfaltati, completamente assolati, che terminano con una salitella di 2-300 metri che mi stronca letteralmente e mi costringe a camminare per circa 40 secondi.

Dopo questo tratto, l’organizzatore ha saggiamente predisposto un altro ristoro al km 8,5, dove mi mi fermo per bere e bagnarmi la testa, che ci riporta sullo stradone di saliscendi che abbiamo percorso all’andata: qui cerco di difendere la mia posizione per poi, poco prima del cartello del 10°km, riuscire a superare un paio di runner, agevolato da una discesa che ci conduce al cancello all’ingresso del cementificio, per gli ultimi 150 metri.

Finisco sofferente, con il real time di 46’52” sui 10,3km di percorso.

Il primo assoluto, come lo scorso anno, risulta essere Umberto Persi (Atletico Monterotondo), con il tempo di 33’40”; tra le donne vince Paola Patta (Podistica Solidarietà), che si classifica 26esima assoluta, con il tempo di 41’38”.

Tra le società vince la Podistica Solidarietà su Tivoli Marathon e Sempre di Corsa Team.

Una gara ottimamente organizzata, con un buon pacco gara ed un lauto ristoro finale, che meriterebbe molti più partecipanti.

Nota negativa: una misurazione migliore del percorso, dato che era circa 300 metri più lungo rispetto alla canonica e pubblicizzata distanza dei 10km.