Stampa questa pagina
Lug 27, 2018
Vota questo articolo
(0 Voti)

Michele Graglia ha vinto la Badwater 135

Michele Graglia nella sua impresa Michele Graglia nella sua impresa Foto Ivan Buzik - Facebook

26 luglio - Ora la possiamo dire, Michele Graglia ce l’ha fatta, ha fatto la storia!

L’ultratrailer ligure ha vinto, infatti, la 41^ edizione della Badwater 135, l’ultramaratona più dura del mondo, 135 miglia, vale a dire 217 chilometri, nell’inferno bollente della California, con 4450 metri di dislivello positivo (1859 metri di dislivello negativo) e temperature sempre oltre i 40 gradi, con punte oltre i 50! Partenza dal Badwater Basin nella Death Valley (85 m. s.l.m., il punto più basso del Nord America) a arrivo a Whitney Portal a 2.530 metri di altitudine, attraversando tre catene montuose.

Michele Graglia (Impossible Target), 35 anni, di Taggia (Imperia), un passato da modello, già vincitore della Yukon Artic Ultra, è il primo italiano della storia ad imporsi in questa gara, conclusa in 24:51:47, al termine di un dominio totale; il secondo classificato, l’americano Jared Fetterolf, è giunto oltre mezzora dopo, in 25:33:42!

Per Graglia si tratta della seconda esperienza in questa ultra: nel 2016 era giunto 25°; l’anno scorso, viceversa, Marco Bonfiglio aveva chiuso in seconda posizione in 25:44:18. 

Tra i 99 partecipanti totali, provenienti da 22 nazioni diverse, altri due italiani hanno concluso la massacrante esperienza: Julius Iannitti (Castellaneta – TA), 37° in 38:43:30 e Simone Leo (Cinisello Balsamo – MI), 51° in 42:46:15, anche loro atleti Impossible Target.

69 i finisher, prima donna – 5^ assoluta – la statunitense Brenda Guajardo in 28:23:13.

Fondamentale in questa manifestazione il supporto dell’equipaggio (crew) a sostegno di ciascun atleta, con il gruppo di 3-4 uomini a bagnare continuamente il concorrente, a fornirgli integratori, sali ed acqua per riuscire a resistere alle estreme condizioni climatiche e a sostenerlo moralmente.