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Giu 15, 2019 Francesca Andone 1719volte

Noventa Padovana - Terza Tappa Padova Corre

Traguardo 'd'arte' Traguardo 'd'arte' F. Andone

14 giugno – Eccoci alla terza tappa del “Padova Corre”. Viaggiamo verso Noventa Padovana con il pensiero “sono solo 7,3 km”, seppur consapevoli che indipendentemente dalla distanza, alla fine saremo sempre distrutti! Arrivati a destinazione siamo attirati dal bianco e azzurro della piazza centrale, un gioco di fontane e marmo , fra cui svetta l’arco di arrivo che richiama alla memoria le immagini di quello della maratona di Valencia. Ritiriamo i pettorali mentre gli organizzatori, con le loro eleganti magliette della Run Noventa, posizionano i colorati striscioni degli sponsor e i gonfiabili della partenza. Cammino con lo sguardo rivolto all’affascinante e suggestivo arrivo, per poco inciampo in un volontario intento a coprire le luci a filo della pavimentazione in marmo. Che attenzione ai particolari, e quanta passione!

Torniamo all’auto mentre i primi atleti stanno già correndo su e giù per il tracciato, con falcate tranquille, ma eleganti, perfette, in completa armonia con i fisici atletici. Alessio sembra leggermi nel pensiero: “questa sera c’è gente che corre forte!” eh si… stavolta sarà difficile non arrivare ultima!

Inizio il riscaldamento mentre i preparativi per la gara continuano, volontari intenti a far scivolare fra i pali i nastri bianchi e rossi, altri a mettere a terra i coni, altri ancora impegnati a preparare il punto di ristoro. Sono uno spettacolo da vedere, nei loro gesti e nei loro occhi si legge la passione per quello che fanno; e lavorando tutti insieme riescono a garantire un evento ad alti livelli.

Studiando il percorso (questa tappa è fatta di 3 giri da 2,4 km circa) arrivo al primo giro di boa, tornando indietro mi sento un pesce fuor d’acqua in mezzo agli altri concorrenti, un po’ come una tartaruga in mezzo a delle lepri. Chissà perché il tapascione medio predilige le gare lunghe ed evita queste brevi?

“Ciao Francesca , sei sola?” incrocio Riccardo, un compagno di squadra che non vedo da tempo. Mi unisco a lui nel riscaldamento. Percorrendo tutto il tracciato ci scambiamo i racconti “di corsa” degli ultimi 6 mesi, gare, infortuni, avventure… il tempo passa velocemente: è ora di prepararsi per la gara.

Indosso canottiera con pettorale cercando di individuare la maglietta blu del mio compagno. Finalmente anche lui torna per prepararsi. Tutti e tre ci avviamo alla griglia. “Buona corsa!”, e mi lasciano sola, Alessio si mette un po’ avanti nello schieramento mentre Riccardo preferisce fare ancora allunghi. Io mi guardo attorno, ritrovo le compagne di sofferenza delle altre tappe. Questo circuito è ormai un ambiente famigliare.

L’immancabile ed impeccabile speaker annuncia i top runner, snocciola con enfasi una dozzina di nomi, tutti accompagnati da applausi. Poi con voce ferma e carica di energia scandisce il conto alla rovescia “…tre, due, uno…” Sparo! Partiamo, curva di 90° a destra e ci allunghiamo verso il primo giro di boa, la carreggiata opposta è già invasa dai primi, le gambe questa volta girano veloci, leggere, anche il gps conferma questa sensazione. Curva secca a 180°, sulla sinistra vedo gli atleti dietro di me, pochi, molto pochi! Ritorniamo all’altezza della piazza dove vi è un lungo e comodo ristoro con 7/8 volontari, ci lanciamo verso il secondo rettilineo più ampio e fresco, all’ombra di imponenti alberi. Incrocio i primi che iniziano a fare selezione, vedo passare anche Alessio, troppo concentrato per vedermi. Continuiamo a correre mentre ci si scambia incoraggiamenti fra le due ali di corridori. Finiscono gli alberi, alzo la testa, le famiglie ai balconi fanno il tifo. Seconda boa, ripercorriamo il viale in senso opposto, suona il gps, secondo km, giriamo a destra per un breve tratto a “U” che ci riporta sotto il gonfiabile della partenza. Dai Francesca, è il secondo giro, quello più difficile, mantieni il passo, respira bene …

Incrocio Riccardo, mi fa segno con il pollice alzato, contraccambio. Inspiro ed espiro profondamente per vincere il dolore al fianco, di nuovo il primo giro di boa, sono indietro… molto indietro, ma il passo non è male. Ci sono tanti gruppetti di spettatori che fanno il tifo ad ogni passaggio, chi per qualche amico, chi solo per curiosità. Arrivo nuovamente al termine del secondo rettilineo e tornando indietro vedo alla mia sinistra il primo che sta eseguendo i doppiaggi, mi sposto di lato sapendo che presto spetterà a me. Al 4° km mi passa la bici di testa che fa largo al prossimo vincitore, sta completando l’ultimo giro e ormai ha un bel distacco dal secondo.

Sotto l’arco di partenza i primi vengono indirizzati verso l’arrivo, noi invece dalla parte opposta per l’ ultimo giro. Un signore mi affianca “dai che mancano 2 km!” Una ragazza risponde agli incoraggiamenti “arrivo, non vi preoccupate! Dopo, ma arrivo!”. Devo prendere ancora un goccio d’acqua, ho la bocca secca, ci immettiamo di nuovo nel vialone quando la luce del giorno ha lasciato il posto alla penombra del crepuscolo.

Guardo gli atleti scorrere dalla parte opposta per distrarmi dalla fatica prima dell’ultimo giro di boa. Dai Francesca, ultimo km, non mollare adesso! Torniamo indietro i tifosi e i volontari sono sempre lì anche per noi. Ultima curva a sinistra prima del gonfiabile, cerco di accelerare, vedo Alessio che mi incita! Sto attenta alle indicazioni per l’arrivo, non riesco neanche a guardare il gps, altre curve secche e finalmente mi accoglie il bianco e azzurro della piazza con l’arrivo molto spettacolare. Lo speaker annuncia il mio nome, fermo il cronometro e mi sento rinominare per farmi gli auguri di compleanno per il giorno dopo, grazie al suggerimento di Alessio.

Torniamo in centro alla piazza con tutti gli altri, il momento subito dopo l’arrivo è il più bello, quando ancora non sei lucido per analizzare la gara e magari rovinarti la soddisfazione, ma hai solo la scarica di endorfine per la corsa e l’euforia per averla finita: ecco quello è il motivo per cui nonostante la fatica ogni volta ci ripresentiamo allo start.

Riconsegniamo il chip, il pacco gara consiste in bellissimi manicotti per le braccia, di ottima qualità e con i colori della Run Noventa. Mentre Alessio mi chiede com’è andata, mi lancio su melone e anguria del ristoro, e gli mostro il gps, visto che sono impegnata a mangiare. Aspettiamo l’uscita delle classifiche, questa volta sono ultima di categoria, anche se con una media più veloce dell’ultima tappa.

Mentre torniamo all’auto organizzatori e volontari si adoperano per rimuovere tutte le tracce e riaprire le strade.

Guidando verso casa, facciamo il resoconto della gara, ci portiamo negli occhi le immagini di un’altra serata da incorniciare, grazie alla professionalità e dedizione con cui questo evento è stato organizzato, abbiamo corso anche questa tappa con il sorriso.

Venerdì prossimo ci aspetta Prato della Valle!

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 CLASSIFICA MASCHILE

  1. ZANATTA Paolo ATL. CASONE NOCETO 22:25
  2. MEGERSA Dereje Tola ATLETICA SALUZZO:22:54
  3. ESPOSITO Giacomo TORNADO 22:55

CLASSIFICA FEMMINILE

      1.TEGEGN Addisalem Belay ATL BRUGNERA PN FRIULINTAGLI 25:29
       2. GIAMMETTA Sharon GA ARISTIDE COIN VENEZIA 1949 26:23
       3. CONCEICAO LOPES Sonia BOSCAINI RUNNERS 26:49