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Gen 05, 2020 2717volte

Trieste - Più di duemila alla Corsa della Bora

5 gennaio - La S1 Corsa della Bora, targata Asd SentieroUno, è stata una vera e propria festa internazionale del trailrunning. In questa prima domenica del nuovo anno, baciata dal sole, oltre 2112 atleti si sono sfidati tra le insidie e le bellezze del Carso triestino e sloveno.
 
Nell'S1Ipertrail di 173 km (con Gps), si è imposto l'altoatesino Peter Kienzl, già vincitore della 1ª Edizione dell'Ipertrail nel 2017, che ha domato fatica e difficoltà del tracciato con il crono di 25h 20'48”.
 
Tra i macinatori di chilometri dell'S1Ultra di 164 km, al maschile si è assistito ad una scena che riassume alla perfezione quale sia lo spirito che anima gli ultrarunner. Infatti lo sloveno Saso Struc e l'inglese Mattia Bernardi dopo aver corso appaiati tutta la gara, hanno deciso di tagliare il traguardo assieme con lo stesso tempo: hanno tagliato di 25h56'56”.
Nella gara 'rosa' la veneta Alessandra Olivi ha concesso il bis dopo il successo della scorsa stagione, sbaragliando la concorrenza con il tempo di 29h45'53”.
 
Sul tracciato lungo di 57 km dell'S1Trail, è salito sul gradino più alto del podio lo slovacco Martin Halasz (5h08'35”) che, nelle battute finale della prova, ha stroncato la resistenza di un coriaceo Luca Carrara.
Al femminile non c'è stata storia con l'italian Julia Kessler (5h57'56”) dimostratasi di una spanna superiore rispetto alle avversarie.
 
Nella S1Half di 21 km sono saliti  più in alto del podio due dei talenti più puri del trailrunning italiano, ovvero Stefano Rinaldi (1h38'58”) e Giulia Vinco (2h01'32”). Il primo ha costruito il gap decisivo nei confronti dei contendenti diretti per il successo finale a 6 km dalla conclusione, con un progressione su una discesa tecnica, mentre dal canto suo la Vinco dopo 5 km dalla partenza ha staccato la concorrenza involandosi solitaria verso la linea d'arrivo.
 
Infine, alla S1Sprint di 16 km (gara non competitiva ma di cui è stata redatta una classifica) hanno tagliato per primi il traguardo Riccardo Borgialli (59'29”) e la russa Maria Kochetkova (1h27'04”).
 
Ma anche quest'anno la S1Corsa della Borasi è dimostrata un evento a 360°, capace di dare dei messaggi forti all'intera società civile. Il progetto “Iperatleti”, ideato dall'Asd SentieroUno assieme all'Asd SportXall e con il sostegno del Comune di Gorizia e del fondo etico Consultinvest, ha dimostrato che certe barriere soprattutto mentali si possono abbattere. Al massacrante Ipertrail di 173 km, 5 atleti normodotati sono stati monitorati via Gps e sostenuti materialmente e emotivamente alle “basi vita”, da altrettanti sportivi diversamente abili, capaci di svolgere un ruolo fondamentale per permettere al proprio compagno d'avventura di giungere al traguardo incolume. 
«Non c'è molto da dire. I nostri Iperatleti sono stati semplicemente fantastici, mettendoci anima e corpo in questa sfida e lasciandoci a noi che gli eravamo vicini delle immagini toccanti di grande umanità», le parole della presidente dell'associazione SportXall Donatella Manià. «Tra me e l'ultrarunner Dario (Pedretti) durante questa avventura durata più di 30 ore si è creata un'empatia incredibile, a dimostrazione che anime sportive provenienti da diversi mondi e storie personali possono incontrarsi e raggiungere mete incredibili», si è espresso così il ventenne atleta ipovedente Roberto Sartori, uno dei protagonisti di questa rivoluzionaria iniziativa.