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Gen 07, 2020 3100volte

Faggiano (TA) -16^ Strabefana

La partenza La partenza Foto Roberto Annoscia

6 Gennaio  - Tra carbone e dolci, non ce ne siamo neanche accorti, ma la Befana ha già corso per sedici anni a Faggiano: a dir la verità non sembra sia passato tanto tempo, la Befana è rimasta identica e la manifestazione conserva il suo aspetto festoso e giovanile!

A Faggiano ci accoglie una giornata tipicamente invernale con temperatura molto fredda e forti raffiche di vento; nuvole e sole fanno a spinte in cielo per ottenere il predominio, in un’alternanza continua. 

Il ritrovo è nell’ampia Piazza Aldo Moro, non ci sono davvero problemi di parcheggio e in rapidità si possono ritirare pettorale e chip: 6 euro il costo di iscrizione, con premio di partecipazione consistente in un’utile sacca in nylon contenente la maglia tecnica della manifestazione, raffigurante una befana in corsa.

Organizzazione a cura della locale associazione Podistica VPService, presieduta dalla dinamica Adriana Valdevies, attivissima nel disbrigo delle operazioni di iscrizione e successivamente nel preoccuparsi che tutto vada per il meglio, insieme a tutti i soci di questa sempre brillante società.

Due bagni chimici in piazza risolvono i problemi dell’utenza maschile, mentre quella femminile può far ricorso al bagno del bar, in maniera più riservata e riscaldata.

Presenta la manifestazione Paolo Liuzzi, un grande piacere ritrovarlo in azione: anzi, un consiglio, non tenetelo troppo fermo, Paolo si è letteralmente scatenato, dando una marcia in più all’intera manifestazione!

415 gli iscritti Fidal, ai quali si sommano oltre cinquanta cosiddetti liberi; con partenza alle ore 9,00, intanto, si svolge la gara per gli studenti di età da scuola elementare e media, con circa dodici-quindici partecipanti: atroce far alzare troppo presto i ragazzini con questo vento per soli cento metri da correre. La medaglia al collo e la calza della befana colma di dolci ripagano il coraggio di questi piccoli atleti, come sottolinea speaker Paolo.

Frattanto, gli atleti più grandi sono già pronti, in tanti indossano maglia a manica lunga e pantaloni lunghi sotto i completini sociali; pochi i temerari che corrono con il solo completo, la temperatura è realmente bassa, anche se il sole sta riuscendo a superare le nuvole. Utilissimi, pertanto, gli esercizio di riscaldamento muscolare.

Avvicinandosi le 9.30, l’orario di partenza, gli atleti sono richiamati sul punto di via sotto l’occhio vigile dei giudici del gruppo di Taranto: sistemati ordinatamente dietro la linea di via, parte l’inno di Mameli, proprio mentre l’irriguardoso vento sposta tutte le transenne. Ripristinata la sede strale e finito l’Inno, sul largo Corso Falcone (che costeggia Piazza Moro), ecco partire il colpo di via dalla pistola del fiduciario provinciale dei Giudici, Egidio Massafra, che libera gli atleti.

Primo giretto cittadino, basta spostarsi di poco ed eccoli ripassare, altro giro più largo e nuovo passaggio al 6° km, con discesa e risalita sul lungo viale per poi, con svolta a sinistra, rientrare verso il traguardo, posto sempre su Corso Falcone, ma in senso contrario, dopo 9600 metri.

Tracciato scorrevole, con qualche leggero falsopiano, più che altro appesantito dal freddo e dal vento. Ristoro a metà distanza, circuito blindato al traffico veicolare, con continua sorveglianza della Protezione Civile e della locale associazione ciclistica, anche in veste di apripista. Splendida prestazione del solito cane, che percorre l’intero tracciato, in cerca di coccole e tenerezze.

Come da previsione, Redi comanda la gara maschile con il solo Francolino a… vederlo; in campo femminile, domina Colucci, confusa in un nugolo di maschietti.

E, in effetti, la situazione rimarrà tale sino alla fine, con i soli due primi liberi, che però affrontano un circuito ridotto di 6 chilometri, a precedere sul traguardo Antonio Redi, il capitano della Dynamyk Palo del Colle, che va ad imporsi senza troppi problemi in 32:06, persino gestendo la falcata nel finale. Ottimo secondo posto per il neo-compagno di squadra, il lucano Antonio Francolino, che comincia davvero a superare il recente infortunio, finendo secondo in 33:53. Terzo posto per il sempre affidabile Giuseppe Tardio (Team Francavilla), che completa il tracciato in 35:00.
Il tenace Daniele Chiarelli (Atletica Talsano) è quarto in 35:21, a precedere il deciso Giuseppe De Gaetani (Olimpo Latiano), quinto in 35:39, e l’efficiente Daniel David (Nuova Atletica Laterza), sesto in 35:48, seguito ad solo secondo dal bravo Donato Ettorre (Crisipiano Marathon), settimo, e a tre dal capace Antonio Rosario Pinto (Correre è salute Mottola), ottavo. Sempre ottimo, Alessandro Totaro (Taranto Sportiva), è nono in 35:59, sul mai domo Massimo Palma (Olimpo Latiano), decimo in 36:08.

Tra le donne, ritorna al successo la grintosa Ilenia Colucci (Alteratletica Locorotondo), che si afferma in 38:59, precedendo la determinata Cristina Galeone (Olimpia Grottaglie), seconda in 40:55, e la risoluta Maria Madaghiele (Olimpo Latiano), terza in 41:18.
Silvia Acquaviva (Martina Franca Running), oramai una certezza, è quarta in 42:35, davanti alla giovanissima Giuseppina Mandorino (Correre è salute Mottola), quinta in 43:12, e alla positiva Daniela Pignatelli (Ostuni Runner’s), alla prima gara da master, sesta in 43:17. Bravissima Eufemia Quaranta (Podistica Grottaglie), settima in 43:21, davanti alla combattiva salentina Francesoa Lubelli (Tre Casali San Cesario), ottava in 45:01. Nono posto per la triatleta Margherita Pignatelli (Triathlon Taranto), in 45:14, con la volitiva Cosima Caterina Liuzzi (Martina Franca Running), decima in 45:30.

331 gli arrivati, più i liberi e i giovanissimi: sicuramente diverse le defezioni a priori, di chi ha avuto paura ad avventurarsi causa freddo e vento, dopo la terribile domenica nell’intera Regione con raffiche a velocità spaventosa.

Chiudono gli arrivi i generosi Margherita Cecere (Martina Franca Running) in 1h10:38, tra le donne, e Francesco Cito (Podistica Grottaglie) in 1h20:15 tra gli uomini, che ottengono i maggiori applausi.

Un ricco ristoro finale con focaccia, frutta, panettone e the caldo, oltre chiaramente ad acqua, permette di rimettersi in forze; per il sottoscritto un pezzo di panettone artigianale e speciale offerto dai “guerrieri” della Ikkos Taranto, mi permette di sentirmi un… leone!

Intanto, inizia la cerimonia di premiazione alla presenza del locale Sindaco, Antonio Cardea, e dell’assessore allo sport, Pietro Grassi.

Si comincia con i vincitori della categoria “liberi”, il primo uomo e la prima donna, premiati con duo di vini e ricca cesta di agrumi, per passare, con ovvia enfasi, ai vincitori veri e propri della Strabefana edizione 2020, Redi e Colucci, che portano via il trofeo, il duo di vini e un articolo tecnico offerto dallo sponsor… tecnico della manifestazione, Top Running di Giambattista Colangelo a Castellaneta.

A seguire, salgono sul palco-podio i primi cinque di ciascuna categoria, tutti premiati con duo di vini.

Dopo le targhe offerte ad autorità, collaboratori e sponsor, si chiude con il riconoscimento per le tre prime società per numero complessivo di partecipanti: vince la Taranto Sportiva che precede Podistica Grottaglie e Martina Franca Running.

La foto del gruppo organizzatore, I saluti di speaker Paolo e la Befana può andare a riposare anche per questo anno. L’appuntamento è fra dodici mesi, nella speranza che la “vecchia sulla scopa” porti, oltre ad efficienza, buona organizzazione e tanto spirito sportivo e voglia di stare insieme, anche un po’ di caldo!