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Mag 11, 2025 Fabio Marri
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Comacchio (FE) – Comacchio Half Marathon, vincono Abdelkabir e Rossi

Podio "misto" Podio "misto" Foto Ufficio Stampa Evento

10 maggio - Questo il comunicato ufficiale del Ravenna Runners Club

Sole, temperatura mite e la brezza delle valli per una giornata fantastica nella quale l’edizione 2025 della Comacchio Half Marathon ha registrato un nuovo record di partecipazione. Complice un clima perfetto e un’ambientazione colorata tipica delle grandi manifestazioni, l’evento organizzato da Ravenna Runners Club sulle strade e delle valli attorno alla “piccola Venezia”, è stato un autentico successo sotto tutti i punti di vista. “Aver battuto il record della precedente edizione è stato fantastico. Una carica di entusiasmo e una bellissima giornata di sole hanno reso l’edizione 2025 della Comacchio Half Marathon un successo”. Queste le prime parole di Stefano Righini, Presidente di Ravenna Runners Club, al passaggio sotto il traguardo degli ultimi atleti in gara, in un sabato che ha animato le vie e tutto il territorio comacchiese.

Ancora una volta la Comacchio Half Marathon ha registrato un numero altissimo di partecipanti superando il numero dello scorso anno. Tra le distanze competitive, la ludico motoria e la Prolife Dogs&Run, sono stati 2.877 i partecipanti che hanno corso o camminato tra le bellezze di Comacchio.

Nel primo pomeriggio la Prolife Dogs&Run, la divertentissima corsa a sei zampe, che ha registrato 79 iscritti a quattro zampe. Cani e padroni si sono divertiti su un percorso interamente pensato su terra e erba per tutelare gli animali e garantire un momento di spensieratezza molto apprezzato da tutti i partecipanti.

E quando il sole ha iniziato a tramontare, alla presenza del Sindaco del Comune di Comacchio Pierluigi Negri, della vice sindaca Maura Tomasi e dell’ospite dell’evento Laura Fogli, mito dell’atletica italiana originaria proprio di Comacchio, sono stati tantissimi gli iscritti che si sono dati appuntamento allo start di via Squero. La 21 Km ha toccato quota 1.314 partecipanti, mentre la Comacchio 10K, nella sua versione competitiva 361 e nella ludico motoria 1.202 iscritti.

Apprezzatissimo il percorso totalmente rinnovato: tutto il meglio che il territorio può offrire, le valli e il centro storico con i suoi vicoli e i canali hanno reso grande la partecipazione di runner e camminatori. Bellissima anche la nuova medaglia realizzata dall’artista Riccardo Buonafede raffigurante il complesso architettonico dei Trepponti, conosciuto anche come Ponte Pallotta. Elemento centrale di questa edizione che rimarrà un bel ricordo per tutti coloro che hanno partecipato all’evento.

Per quanto riguarda i riscontri cronometrici delle gare competitive, nella 21,097 Km, la vittoria è stata conquistata da Saji Abdelkabir, marocchino dell’Atletica Blizzard, che ha fermato il cronometro a 1h09’43”. Secondo posto per Luca Venturelli del Cesena Triathlon in 1h12’14”e terzo per Andrea Sgravato, tesserato Atletica Casone Noceto in 1h14’58”.

In campo femminile la vittoria è andata a Benedetta Rossi dell’Atletica Castello che ha tagliato il traguardo in 1h28’03”. Gli altri due posti sul podio femminile sono stati conquistati rispettivamente da Irene Bonafede in 1h28’51” ed Eleonora Malossi in 1h29’18”, entrambe della Passo Capponi.

Nella 10K competitiva maschile, la vittoria è andata a Riccardo Vanetti con il tempo di 33’42”. Sul podio uomini anche Nico Giovanni e Federico Bartolucci. A conquistare la 10K femminile è stata Giorgia Mancin che ha fermato il cronometro a 40’15” seguita da Elenia Agnoletto e Valentina Pelosi.

Ecco il commento “dall’interno”

Comacchio, terra a lungo contesa tra Papato e Impero (tramite gli Estensi suoi feudatari), che il Papa si aggiudicò nel solito stile già denunciato da Lorenzo Valla (falsificando i documenti medievali) e il sommo Muratori tentò invano di rivendicare: ci fu anche una guerra a inizio Settecento, la cui conclusione fu commentata, dal prevosto Muratori, inveendo sulla disonestà dei “preti”. Contro cui si scontrò anche, un secolo dopo, il Garibaldi reduce dalla “Repubblica romana”, e qui fuggiasco nel luogo oggi chiamato Porto Garibaldi. Ma giustizia fu fatta dopo l’impresa dei Mille,  tra il 1861 e il 1870, quando crollò l’obbrobrio del dominio temporale (una delle Cinque piaghe della Chiesa secondo Antonio Rosmini, prontamente messo all'Indice), e da allora Comacchio ha sviluppato la sua industria turistica poggiante soprattutto su una lunga spiaggia di sabbia finissima (la sabbia del Po, prediletta anche in edilizia), che giusto in queste settimane si viene preparando per la stagione estiva.

Dato un primo tributo ai lidi estensi, quando il sole comincia a declinare vengo in zona-gara; e anticipo che il successo dell’evento, per la città prima ancora che per l’organizzazione, lo constaterò anche alla fine nel cercare un posto dove cenare: dopo cinque telefonate e quattro ispezioni di persona nella zona dei Tre Ponti, mi renderò conto che non c’era un buco! (Ho trovato solo a Ostellato, cioè una ventina di km). Dunque, bravi quelli del Ravenna Runners Club che hanno ‘colonizzato’ questa bellissima cittadina, allargando l’idea già storica degli “11 ponti” organizzati dai comacchiesi.

Successo, devo dirlo, nonostante (o grazie a?) i costi d’iscrizione non proprio economici: iscriversi 6 mesi fa costava 25 euro (più le consuete creste per la “gestione”), un mese fa erano già 33, negli ultimi giorni 35; e la 10 km costava dai 16 ai 20. E’ un podismo che cambia: nell’Emilia centrale, una maratonina fatta pagare una quindicina di euro arriva a 150 iscritti se va bene, poi arrivano i milanesi che raddoppiano i prezzi per la mezza di Maranello e fanno il tutto esaurito con settimane di anticipo. Alla faccia della crisi.

Premi in denaro discreti ma non stratosferici (150, 100 e 100 € per le terne maschili e femminili, più bonus per i record della gara, e cifre simboliche tra i 25 e i 37,50 (sic!) per gli italiani; premi di categoria in natura, con piallatura delle categorie più anziane, tutte incluse negli over 70. Per gli iscritti, maglietta esclusivamente L o XL: insomma (per stare in zona), Vassalli sì, Giuseppe Cuoghi no.

Incluso nel “servizio” Endu ci sta l’esclusiva fotografica, con divieto assoluto per i fotografi gratuiti di accostarsi alla zona-arrivo, terreno di caccia del solo Jader; mi arriva poi a casa una cinquantina di foto offerte a 24,90: quando costeranno la decima parte le comprerò, ma sembra che anche questa modalità organizzativa sia lucrosa e dunque vamos alantes, compaňeros, pero sin mis dineros.

Che ci sia il pienone lo si vede anche, arrivando in zona un’ora prima del via, durante la ricerca del posto per l’auto, svantaggiata dal fatto che il parcheggio principale della zona (il Fattibello) è occupato da ritrovo, expo e partenza-arrivo: ci si arrangia come si può, anche entrando bellamente nelle piste ciclabili inclusa quella dove si corrono gli ultimi 500 metri. I vigili ovviamente tollerano, sta a vedere che stanghino chi gli porta i danée. Anche i divieti di transito sono un po’ elastici, ti consigliano ma poi ti lasciano passare ugualmente.

Il percorso, assolutamente chiuso al traffico, è indubbiamente suggestivo per i primi due terzi: 5 km verso sud-ovest sotto l’argine della valle Fattibello, poi si inverte la marcia salendo sull’argine e ripercorrendo il tratto con visione dall’alto, la valle a destra e Comacchio sullo sfondo. Tre km sterrati, poi discesa in città, col tratto più affascinante e ‘veneziano’, ponti inclusi, fino al km 14,5 dove ripassiamo di fianco alla zona arrivo (salutando quelli dei 10 km che stanno finendo) e ci avviamo sul lato sud-est della stessa valle Fattibello, verso porto Garibaldi.

Ma non vedremo mai l’acqua, salvo un mezzo km di canale che finisce in una centrale idrovora e, peggio, in zona depuratore con un’aria pestilenziale che ci ammorba ai km 17-19. Le forze, per quelli del mio livello, sono abbondantemente esaurite, e perso ormai, prima il compatriota “Nube” Montecchi (che finirà oggi in 2 ore nette in attesa di un’altra 21 domattina), poi l’altro paisà Marco Belli, poi il pacemaker delle 2h15, siccome Paolino & Maurito Malavasi sono qua solo come spettatori (maratona domattina…), mi riduco ad arrivare prima delle altre modenesi Assunta e Cecilia ed essere dichiarato quarto M 70 (medaglia di legno; se esistessero gli M 75 sarei primo, ma non sono venuto qui per i salamini, e mi basta la piada con altri gadget alimentari del premio generale, ben sapendo che non tornerò a Comacchio a sfruttare i buoni-sconto spendibili entro poche settimane).

La luna piena saluta gli ultimi arrivi e la nostra vana ricerca di un posto a tavola; c'è tempo per un saluto all’infaticabile Alessio Guidi, che ha portato anche qui una cinquantina di Capponi e piazzato due “cappone” sul podio della maratonina. Qualità, quantità, simpatia: definizioni che credo si attaglino anche al complesso di questa gara.

Informazioni aggiuntive

Fotografo/i: F. Marri - R. Mandelli