SERVIZIO FOTOGRAFICO DI ROBERTO MANDELLI
Milano 15 giugno – Si è corso questa mattina, in una data decisamente insolita per la gara, Il Trofeo Sempione, giunto alla 35^ edizione. Da essere la gara di inizio stagione del podismo milanese (ben 33 volte si era corso a marzo mentre nel 2024 solo le avverse condizioni meteo avevano suggerito il rinvio e poi la gara si era corsa in serale a luglio) quest’anno il calendario podistico l’ha destinata a essere, di fatto, quella di chiusura delle grandi gare milanesi. L’edizione di quest’anno era anche l’ultima prova del neonato Losa Challenge, un circuito di tre gare la prima delle quali è stata il 4 maggio la DKRace al Parco di Monza, seguita dalla 5K Run Fast il 17 maggio ad Arconate.
Il caldo torrido di questi giorni non ha mollato la presa nemmeno stamattina, meno male che la partenza alle 8,30 ha un pochino alleviato dalla calura i partecipanti a cui il parco ha regalato anche tratti ombreggiati del percorso. A proposito di percorso quello del 35° Trofeo Sempione prevedeva, dopo la partenza sulla pista dell’Arena, un giro di lancio di 1600 metri e poi un giro di 4200 metri da ripetere due volte, per un totale di 10 km certificati, e questo ha permesso agli atleti di transitare per 3 volte sulla gloriosa pista dell’Arena Civica che, ho potuto constatare di persona, è davvero ridotta male, peccato! A proposito di pista, è stato un piacere sentire l’amico Paolo Merzario raccontare allo speaker di quante volte, durante la sua carriera, ha gareggiato all’Arena e i tanti prestigiosi risultati ottenuti.
Se oggi il Trofeo Sempione, che per me è una gara speciale per averla corsa, raccontata, organizzata e oggi vissuta anche da volontario, si è potuto svolgere è merito del sodalizio fra Road Runners Club Milano e DK Run a cui va il mio personale ringraziamento, ma credo anche dei soci del Passo del Ciovasso che ”inventarono” il Trofeo, per aver tenuto viva questa storica gara milanese. Bravi!
Puntuale la partenza alle 8,30 per i circa 800 partecipanti fra competitivi e non, e gara maschile che ha vissuto un po’ di incertezza solo nei primi 1600 metri quando al primo transito in Arena, in testa c’era l’inossidabile Salvatore Gambino tallonato, però, da Luca Ronchi che lo ha poi attaccato e staccato nel secondo giro finendo la gara da dominatore assoluto con il tempo di 31’59”. Salvatore ha tenuto duro e ha portato a casa un ottimo secondo posto chiudendo in 32’28” e riuscendo a controllare il ritorno di Andrea Geddo, terzo. Per lui il cronometro si è fermato dopo 32’36” di gara.
Senza storia la gara femminile che ha visto sempre al comando Fraida Hassanatte, la forte atleta del Ciad che, scaduto il premesso di soggiorno, a breve dovrà lasciare l’Italia, ma quante soddisfazioni si è presa in questi mesi a partire dalla vittoria alla Innovation Run dello scorso 13 aprile. Fraida ha chiuso il 35° Trofeo Sempione in 35’40” davanti a Sara Galimberti (36’31”) e a Giulia Sommi (37’39”).
Alla fine, sono stati 506 i competitivi che hanno portato a termine la gara e 144 i non competitivi. Non proponibile il confronto, troppo diverso il contesto, con i numeri dell’anno scorso.
Finite le premiazioni del Trofeo Sempione, si sono svolte le premiazioni del 1° Losa Challenge che ha visto salire sul primo gradino del podio e iscrivere il proprio nome sul neonato Albo d’Oro, proprio i vincitori di giornata Luca Ronchi e Fraida Hassanatte. Luca si è aggiudicato il Losa Challenge in virtù del 5° posto a Monza, del 6° ad Arconate e del 1° oggi. Fraida invece grazie al 2° posto a Monza, e ai primi posti di Arconate e oggi e a loro sono andati i 400 euro di premio.
Considerando che le Olimpiadi Invernali dell’anno prossimo incideranno non poco anche sul calendario podistico milanese, mi auguro che si trovi comunque una data per il Trofeo Sempione e che il sodalizio di oggi, che ha svolto un eccellente lavoro organizzativo, trovi continuità e tenga in vita una gara a cui sono molto affezionato. Viva il Trofeo Sempione!