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Set 17, 2019 4521volte

Casamassima (BA) - 32^ Stramaxima

Il vincitore Andrea Palumbo Il vincitore Andrea Palumbo Foto Roberto Annoscia

15 Settembre - I raggi del sole hanno acceso i colori della Stramaxima, classica del podismo pugliese, giunta alla 32^ edizione. Una citta agghindata a festa tra luminarie, bandierine colorate, ampio palco colmo di piante e fiori, la musica, il tappeto rosso, le brochure, i banner pubblicitari: spettacolare il colpo d’occhio ed immediata la presa al cuore, in una manifestazione che affascina e conquista. 
Valevole come 8^ tappa del Circuito Provinciale “Terra di Bari”, la Stramaxima ha accolto gli atleti indirizzandoli verso le aree parcheggio in zona scuole, la elementare Marconi e la media Dante Alighieri.
Nelle palestre dei suddetti Istituti , la possibilità di usufruire degli spogliatoi e dei bagni, unitamente a quelli dei bar centrali, tutti allertati preventivamente.

In Piazza Moro, tradizionale fulcro della manifestazione, si ritirano in piena velocità pettorali e chip; iscrizione fissata a 1 euro, per pagare l’obolo Fidal, ma a zero di fatto per gli organizzatori, che chiaramente non consegnano alcun pacco gara.
Frenetico davvero il lavoro dei soci della “Emanuele Manzari”, la società organizzatrice, che sono dappertutto cercando di sistemare ogni particolare, ogni difficoltà. Francesco Nanna, il presidente, e Nicola Dongiovanni, il direttore tecnico, non lasciano nulla al caso, tutto deve essere perfetto per accogliere al meglio gli ospiti.
Presenta Michele Cuoco, anch’egli baciato dal sole, in perfetta forma esplicativa, che cita, afferma, intervista, urla, si complimenta, facendo vivere “dal di dentro” la corsa a tutti i presenti.

Sempre più piena la piazza, sempre più colorata dalle divise dei podisti, che frattanto si dedicano alla definizione delle operazioni di riscaldamento, quando oramai l’orario di partenza, previsto per le ore 9.30, si avvicina. Si vanno allora a schierare gli atleti, davanti nella griglia iniziale dovrebbero rimanere i soli primi 50 uomini e le sole prime 10 donne della gara precedente del circuito, ma sono numerosi gli infiltrati.
Dietro tutti gli altri, 732 gli iscritti Fidal, ai quali si sommano una buon numero di liberi, circa 200, ai quali la Stramaxima ha aperto per la prima volta nella sua storia.

Larga la sede stradale, tutto è davvero pronto, il lasciapassare della Polizia Locale permette a Vito Manzari, fratello del suddetto mitico Emanuele, di sparare il colpo di pistola che libera gli atleti.

Due soli chilometri e già li ritroviamo sul punto di partenza, per poi avviarsi nella lunga seconda parte di ulteriori otto, poiché il percorso della Stramaxima è – come l’anno scorso - omologato e lungo perfettamente 10 chilometri ed anche meno monotono, più interessante a detta di chi l’ha corso.

In testa Gaeta, seguito da Palumbo, Milella, Guastamacchia e Quarato, poi Bonvino; in campo femminile, è già in testa Ceglia, segue – impensierendola – Speroni.  

Il percorso è sostanzialmente veloce, si perde qualcosa solo sul falsopiano a metà tracciato (blindato al traffico), con due ristori con bottigliette d’acqua, quanto mai utili, dato il caldo che è tornato oggi a farla da padrone.

Antonio Torres, radiocorsa sulla moto apripista guidata da Nicola Dongiovanni, comunica la posizioni di testa alla radio locale che effettua la diretta live: le sue parole non giungono chiare in piazza, si evince solo che la testa della corsa è passata prima a Milella e poi a Palumbo, mentre cresce l’attesa; tra le donne, Ceglia è sempre prima, ancora seguita da Speroni.

Gli attimi finali, il lungo sprint che conduce al tappeto rosso che porta al traguardo: ecco la canotta bianca dell’Atletica Amatori Cisternino Ecolservizi ottimamente condotta da Andrea Palumbo, che scambia il “cinque” con il suo tecnico, l’eccellente Piero Sternativo e poi con la mamma: la corona d’alloro riservata al primo, la citazione urlata di Michele Cuoco e finalmente l’arrivo in 32:56.

Andrea, che va a rinverdire la storica tradizione di Francavilla Fontana, classe 2001, è un ragazzo retto e composto, reduce dall’ottavo posto di domenica scorsa nella “particolare” Canelli, nella speranza che possa seguire le orme dei grandi maratoneti suoi concittadini e riportare in alto l’atletica italiana.

Il ritrovato Francesco Quarato (Team Pianeta Sport Massafra) la spunta allo sprint sul bravissimo Francesco Milella (Pedone Riccardi Bisceglie) ed è secondo in 33:21… per un secondo; quarto posto per il papà Rodolfo Guastamacchia (Atleticamente Modugno) in 33:24, che oggi presenta a tutti il suo erede, lo splendido Giuseppe. Quinta posizione per Giuliano Gaeta (Montedoro Noci), ricaduto nell’errore di partire troppo forte e di sentire troppo la gara, finendo staccato, in 34:26.
L’esperto Rino Bonvino (Dynamyk Palo del Colle) gestisce al meglio e chiude sesto in 34:41, a precedere un’accoppiata di classe, Nuccio Busto (Dof Amatori Turi) e Tony Esposito (Amatori Atletica Acquaviva), giunti entrambi in 34:54, ma in classifica rispettivamente settimo e ottavo. Positiva nona posizione per Michele Di Carolo (Atletica Amatori Cisternino Ecolservizi), nono in 35:52, con il sempre ottimo Sabino Gadaletta (Pedone Riccardi Bisceglie), decimo in 35:59.

Tra le donne, Mariangela Ceglia (Futurathletic Team Apulia Barletta) bissa il successo del 2018, affermandosi in 38:25, con l’onore di essere cinta nuovamente… al collo della corona d’alloro, tra gli appalusi del pubblico. Bravissima Sara Speroni (Cus Insubria Varese), qui in vacanza, che conduce una brillante gara all’attacco, chiudendo seconda in 39:08. Finalmente, tornata più in forma, la brava Damy Monfreda (Amatori Atletica Acquaviva) chiude felice il podio in 40:47.
Nella sua città, pur con la maglia dei cugini de La Fenice, sempre combattiva, Maddalena Carella è quarta in 41:36, seguita dalla dolorante Milena Casaluce (Nuova Atletica Bitonto), quinta in 41:52. Ilenia Colucci (Alteratletica Locorotondo), pur non ancora al pieno della condizione, corre con la consueta grinta ed è sesta in 42:00, seguita dalla rapida longilinea Lavinia Orlando (Dof Amatori Turi), settima in 44:17, e dall’altrettanto scattante Stefania Antonaci (Bio Ambra New Age Capurso), ottava in 44:34. Giungono insieme in 44:46, ma sono classificate rispettivamente nona e decima, la perseverante Adriana Dammicco (Atletica Bitritto) e la prima atleta della società ospitante, la caparbia Sandra Barbieri.

Nonostante il costo zero dell’iscrizione, una busta contenente circa un chilo di squisita uva bianca, un gelato e una bottiglietta d’acqua rinfrancano gli atleti al ristoro finale, con possibilità il bissare il gelato…

A chiudere gli arrivi Fidal (660 gli atleti in graduatoria), due protagonisti che vivono la corsa con rispetto e vero spirito olimpico: Giovanni Rubino (Running People Noicattaro) in 1:31:56 e Maria Legrottaglie (Runners del Levante) in 1:32:12.

Relativamente breve l’attesa per la pubblicazione delle classifiche: si forma il solito capannello, tra chi impreca e chi esulta, è il gioco dello sport e più in generale della vita.
Tra versi, dediche, signore in costumi tipici, alla presenza del locale assessore allo sport, Michele Loiudice, dopo il breve ma soddisfatto discorso di del presidente Francesco Nanna, si comincia con i due meravigliosi interpreti, i vincitori Andrea Palumbo e Mariangela Ceglia, atleti di spessore.
Una speciale scultura/trofeo, uno simpatico zaino contenente vari prodotti e una cassa di uva premiano i due vincitori, davvero osannati dal pubblico.

Si passa ora ai sodalizi per numero complessivo di arrivati: splendido trofeo per i dominatori di questo circuito, la DOF Amatori Turi, che anche oggi s’impone con 43 finisher su Atletica Adelfia (31), La Pietra Modugno (29),  La Fenice Casamassima (29) e Runners del Levante Bari  (24).

Si torna ai singoli, è il momento dei meritevoli delle varie categorie per fasce di età (i primi cinque fino alla 55, tre per le restanti), premiati con il suddetto ottimo zaino “ripieno”, con il primo che ottiene anche la cassa di uva.

Premiazioni interrotte solo dall’estrazione del viaggio-maratona, gentilmente offerto dall’agenzia barese Vivi e Sorridi di Vito Viterbo: alla seconda estrazione, la fortuna premia Gaetano De Nicolò (Amici Strada del Tesoro), che dovrà intensificare gli allenamenti per essere pronto per la 42km di Firenze a fine novembre.

La cerimonia è finita, la foto di gruppo degli organizzatori (per meglio dire dei presenti) conclude questa manifestazione che si conferma tra le eccellenze di Puglia.
Davvero difficile trovare imperfezioni, difficile ascoltare lamentele, e se aggiungiamo che si è pagato un solo euro, l’unico problema è sapere la data della 33^ edizione per non mancare assolutamente!

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