Roberto Annoscia
Bitonto (BA) - 3^ Run Bit One
14 ottobre - Davvero ben organizzata, la Run Bit One festeggia la terza edizione ottenendo l’incondizionato gradimento dei partecipanti. E, in effetti, per quanto mi sia sforzato nel cercare difetti, devo confessare di non averne trovati, apprezzando il lavoro fatto dagli organizzatori della Bitonto Sportiva in un territorio non certamente “facile” come la città che ci ha ospitato, che pure – mi piace subito scriverlo – ha accolto e “sopportato” la manifestazione con grande educazione e rispetto.
Ottimo Damiano De Palma, il presidente, e ottimi tutti i suoi collaboratori, a cominciare dall’allestimento della vasta area parcheggio a disposizione degli atleti, con tanto di annessi bagni chimici. Bagni chimici che sono tati posti anche in Villa, in aggiunta alle strutture fisse della stessa Villa e del Palazzo Comunale.
Palazzo Comunale che ha ospitato la segreteria della manifestazione con il perfezionamento delle iscrizioni degli atleti Fidal (la stragrande maggioranza è oramai in possesso di pettorale e chip unici per l’intero campionato) e dei cosiddetti liberi, che si sono impegnati sul percorso ridotto di 3,5 chilometri.
Sette euro la tassa di iscrizione con consegna, presso l’originale rimorchio di camion adibito a base logistica inizialmente e poi a palco per le fase finali di premiazione, di pacco gara contenente la simpatica maglia tecnica celebrativa (consegnata in due colori, oro e bianco-grigia, oltre ad un monoporzione di tarallini e un brick di succo di frutta).
Giornata soleggiata, per fortuna dalla temperatura non caldissima, da felpetta per chi sta fermo, ma che induce gli atleti a sudare anche per la presenza di alto tasso di umidità.
Presenta big Paolo Liuzzi, per i podisti la sua voce è una sicurezza, una guida, una certezza da ascoltare e seguire; la popolazione locale impara, invece, presto ad amarlo, le sue continue battute sono frutto di risate e coinvolgimento nel seguire la manifestazione.
Orario di partenza intelligentemente fissato alle ore 9.00, quando ancora metà popolazione dorme e la temperatura è anche più fresca.
Siamo in pieno centro cittadino: Corso Vittorio Emanuele è oramai una pista di atletica, adibito a sede di via con tanto di transenne e archi gonfiabili di via, i podisti colorano con i loro variopinti completi le strade tutt’intorno, invadendo anche la villa.
1010 gli iscritti Fidal, lievissima la diminuzione rispetto ai 1027 del 2017, almeno a Bitonto il Corripuglia ha tenuto, anche se questa manifestazione meriterebbe ben altri numeri. Numeri confortati dagli almeno 200 liberi, dai ragazzini che hanno partecipato alla dimostrazione per far capire alla gente l’importanza del gesto atletico e che a Bitonto si fa atletica giovanile (la Bitonto Sportiva è da sempre impegnata su questo fronte), e dai diversamente abili dell’Associazione Road, all’avanguardia nell’integrazione di questi ragazzi meno fortunati di noi.
Tornando all’agonismo, con giusto anticipo gli atleti sono richiamati sul punto di partenza, in avanti è stata creata la zona pole riservata agli atleti più veloci muniti di apposito bollino distintivo, in base alle selezione operata dalla Commissione Master della Fidal Puglia per una partenza intelligente.
Anche oggi, tra i meritevoli, non mancano i furbetti, gente che deve - per forza e senza motivo - stare nella prime fila, gente che dimostra di non essere sportiva non rispettando le regole. Personalmente sono anche contrario ai cordoni umani formati dagli atleti delle società organizzatrici, soprattutto, quando gli stessi (o buona parte di loro) è in gara.
Comunque, dopo il minuto di silenzio in ricordo dei due giovanissimi bitontini deceduti il giorno prima in una tragico e assurdo incidente automobilistico, il buon Giudice Luigi De Lillo può sparare il colpo che apre le ostilità.
Subito in testa i più capaci, a seguire il lungo fiume degli atleti: anche qui da lodare la Bitonto Sportiva che per il terzo anno consecutivo dà vita al progetto “0-21”, iniziativa che raccoglie podisti inesperti, ma vogliosi di impegnarsi, e nel giro di qualche mese, li conduce a tagliare il traguardo della mezza maratona, a Monopoli, a inizio dicembre, nella fattispecie.
Tornando alla manifestazione, il tracciato prevede dopo la circumnavigazione della Villa, il passaggio laterale rispetto al punto di partenza (1° km) su Via Verdi, per poi attraversare la città (con passaggio davanti alla famosa Chiesa dei Santi Medici), almeno fino al 5° chilometro, quando comincia la parte più periferica, percorrendo strade che costeggiano le campagne coltivate con alberi d’ulivo, per poi gradualmente rientrare in città e prima su via Berlinguer e poi su via Traetta muovere in direzione Corso Vittorio Emanuele, per giungere, magari con incredibili allunghi, al traguardo, posto, in senso contrario rispetto alla partenza.
Tracciato blindato al traffico, con ristoro a metà distanza, quasi interamente pianeggiante e veloce, peccato che non sia certificato, che i gps abbia segnato all’incirca 9600 metri e chi si è illuso di aver realizzato il personale sui 10 chilometri deve riprovare…
Manifestazione da subito dominata da due compagni di squadra, maestro e allievo per un certo periodo, due atleti di gran valore e storie differenti: Francesco Minerva e Giuliano Gaeta.
Minerva, vittorie in maratona all’attivo e titoli italiani ed europei master, classe 1978; Giuliano Gaeta, un gran recente passato da ciclista, disciplina abbandonata perché gli allenamenti durano troppo e bisogna lavorare, classe 1992…
Sempre potente e dotato di grande intelligenza tattica, Francesco ha la meglio nel finale e va ad imporsi in 30:42; soddisfattissimo anche Giuliano, che secondo me deve ancora comprendere a fondo le potenzialità del suo motore e a gestire perfettamente le risorse, secondo in 31:13: comunque, il trionfo è tutto dalla Montedoro Noci, con ovvia soddisfazione del presidente Bianco.
Assenti i due compagni di squadra, Selvarolo e Grieco, impegnati a Rennes con la nazionale, tiene alto i colori sociali Luigi Catalano (Barile Flower Terlizzi), ottenendo il terzo posto in 32:39, davanti al miglior frutto di stagione, Michele… Uva (Free Runners Molfetta), quarto in 32:46. Due secondi ed ecco i primi atleti della corazzata Dynamyk Palo del Colle, il maratoneta Vincenzo Trentadue, quinto, e il capitano Mimmo Tedone, sesto. L’intermezzo dell’ottimo Antonio “Tony” Esposito (Amatori Atl. Acquaviva), settimo in 32:55, e riecco i Dynamyc, con l’arrembante Dino Masciale, ottavo in 33:08, e mister Angelo Pazienza, nono in 33:15. A chiudere l’arrivo dei primi dieci uomini, il sempre combattivo, Denis Greco (Tommaso Assi Trani), decimo in 33:36.
Al femminile, come da mia previsione, ritorna al successo in 39:46, Daniela Tropiano (Atletica Monopoli), regalandoci il suo coinvolgente sorriso; a soli quattro secondi, riprovando la sua terribile rimonta, chiude seconda Francesca Riti (Montedoro Noci), in 39:50, dieci secondi prima di Marie France Zaccheo (Atletica Amatori Corato), sempre decisa, terza in 39:49. Bravissima Marisa Russo (Marathon Massafra), quarta in 40:22, con Mariantonietta Amatulli (Montedoro Noci), che gestisce forze e posizione di categoria, quinta in 41:18, e la piacevole novità Marika Mastrapasqua (Road Running Molfetta), ottima sesta in 41:34. Simpaticissima e potente, Rosa Di Tacchio (Maratoneti Andriesi), è settima in 41:53, davanti alla costante Tiziana Lamacchia (La Pietra Modugno), ottava in 42:00, e alla maratoneta Silvia Acquaviva (Martina Franca Running), che reduce dalla bella prestazione di Budapest, è nona in 42:02. Sempre brillante, dal trail alla strada, Nicoletta Ferrante (Atletica Talsano), è decima in 42:05.
A chiudere la graduatoria, un trio di atleti ammirevoli per impegno e dedizione, Mario Buonsante (Amatori Putignano) in 1:12:00, Nunzia Cannillo (Atletica Amatori Corato) in 1:12:06, Katjuska Massafra (Bitonto Sportiva) in 1:12:07.
Ben organizzata anche la zona arrivi, transennata la pubblico, con i liberi che hanno aumentato la distanza fino a correrla tutta, indirizzati in un corridoio laterale, e gli atleti che “tornano sul percorso” obbligati a salire sui marciapiedi.
930 gli atleti presenti in classifica, dato da confermare perché l’improvvida mancanza di energia elettrica ai sensori chip ha sfalsato graduatorie e relativi tempi; determinante il rilevamento dei giudici, ma ovvio non è mai la precisione dell’informatica e dell’elettronica.
Dopo l’organizzato ristoro finale in villa con gelato, frutta ed acqua, proprio il suddetto inconveniente nei rilevamenti caratterizza negativamente la fase finale della manifestazione.
Dopo i giusti ringraziamenti del presidente Damiano De Palma a tutti i collaboratori della manifestazione con consegna di relative targhe, si passa a premiare i due vincitori, Minerva e Tropiano, con trofeo e ricco cesto di prodotti alimentari; a seguire la consegna dei riconoscimenti ai meritevoli delle varie categorie che ritirano un cesto di prodotti alimentari (il primo) e una latta di 5 litri di vino (i successivi).
Il problema è che le premiazioni proseguono fin quando ci sono le classifiche, fin quando i meritevoli sono arrivati e rilevati prima del blackout…
Comincia una lunga attesa, fin quando, appurato che completare le classifiche avrebbe comportato un attesa oltre i trenta minuti e considerato che eravamo già venti minuti dopo mezzogiorno, si decide di completare le premiazioni alla prossima tappa di Corripuglia, domenica prossima ad Andria.
L’iniziale delusione di chi aspetta il premio è lenita dal desiderio di tornare a casa per l’orario di pranzo e dal sapere che fra sette giorni ritirerà quanto meritato…
Inutile dire che tante sono state le proteste da parte di chi ha fatto notare che ogni domenica si verifica un problema sui rilevamenti, che qualcosa quest’anno non sta funzionando, disfunzioni che allontanano sempre più la gente dal Campionato Corripuglia, già indebolito dalle troppe prove, dalla ripetizione annuale delle stesse e dalle tante concomitanze domenicali in regione e fuori.
In attesa di tempi migliori per le rilevazioni, non posso che tornare a chi ha organizzato, lo ha fatto bene e col il cuore, una società impegnata nello sport e nel sociale, una società che fa, farà e può fare ancora tanto, noi staremo a seguirli con interesse…
PS: Fra le Società, per numero complessivo di arrivati, si è imposta l’Atletica Tommaso Assi Trani con 85, su, nell’ordine, Montedoro Noci (69), Bitonto Sportiva (54), Atl. San Giovanni Bosco Palagianello (37), Atletica Monopoli (36).
TNA: sospeso in via cautelare Zmnako Hussein
Ottavo nel recente Salomon Running Milano, valevole come Campionato Italiano di Trail corto (25 km), Hussein Zmnako Wali Hussein, classe 1987, tesserato per l’Atletica Pavese, al traguardo in 1:14:21, è stato sospeso in via cautelare dal TNA per positività al Clostebol.
Di seguito il comunicato ufficiale:
La Prima Sezione del TNA, in accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping, ha provveduto a sospendere in via cautelare il sig. Hussein Zmnako Wali Hussein (tesserato FIDAL) riscontrato positivo alla sostanza Clostebol metabolita a seguito di un controllo disposto dalla NADO Italia al termine della Manifestazione di atletica “Campionato Italiano di Trail” svoltasi a Milano il 23 settembre 2018.
Molfetta (BA) - 13^ CorriMolfetta
7 Dicembre - Gran bella gara la CorriMolfetta, che giunta alla tredicesima edizione, ha davvero raggiunto alti livelli organizzativi.
Dispiace solo per il netto calo degli iscritti, si è passati infatti dai 1447 del 2017 ai 1088 di quest’anno, e la migrazione di numerosi atleti pugliesi ai Campionati Italiani Master di mezza maratona a Trento non è sufficiente a spiegare tale riduzione, in linea peraltro con tutte le tappe del Corripuglia 2018 – di cui Molfetta costituiva la 17^ prova – che induce a riflettere e a considerare come rilanciare il Campionato Regionale di corsa su strada.
Per fortuna si sono aggiunti i circa 400 partecipanti alla Molfetta Run, la non competitiva di 5 chilometri, e i 300 ragazzini in età scolare, che hanno dato vita alla Corsa in Gioco, che ha aperto la mattinata.
Solo una critica, così ci liberiamo subito, l’orario di partenza fissato alle 10.00, poi slittato di almeno altri 10 minuti per una funzione religiosa in corso: troppo tardi secondo il mio parere, a rischio caldo, a rischio reazione della gente, a rischio rientro troppo ritardato soprattutto per chi giunge da lontano.
Quartier generale fisato in pieno centro cittadino su Corso Dante Alighieri, nell’area portuale: per evitare gli scontati problemi di parcheggio, davvero notevole lo spiegamento di forze degli organizzatori, con zone apposite create, sorvegliate e dotate di navette per raggiungere presto il punto di ritrovo, come pubblicizzato nei giorni precedenti con comunicato stampa e sui social network.
A disposizione degli atleti numerosi bagni chimici, dislocati in più punti, per facilitare ogni… problema ed evitare scene poco edificanti come verificatosi altre volte.
Efficiente anche il punto di disbrigo delle pratiche di iscrizione (per l’ennesima volta ribadisco che il Corripuglia ha pettorale e chip unico per l’intera stagione, quindi nella stragrande maggioranza già in possesso degli atleti), come d’altronde l’attigua consegna dei pacchi gara. Pacchi gara davvero ricchi, con tantissimi prodotti alimentari di marca, integratori e la maglia tecnica celebrativa, che non guasta mai. Iscrizione fissata a 7 euro, la solita tariffa Corripuglia.
Giornata soleggiata ma per fortuna non caldissima, che consentirà di correre “bene” e piacevolmente nonostante l’ora; il tracciato, interamente cittadino, con nuovo passaggio all’incirca al terzo chilometro sul punto di partenza, favorirà la distrazione degli atleti, che potranno godere della vista dei punti più panoramici cittadini e non saranno mai soli, sempre accompagnati dal pubblico, che ha seguito le fasi della gara con interesse e rispetto, invadendo il Corso Dante solo quando mancavano gli ultimissimi, in taluni casi persino con automobili, immediatamente fatte uscire dagli organizzatori, senza danno ad alcuno.
A presentate la manifestazione, il sempre troppo bravo Paolo Liuzzi, la voce della strada pugliese, sempre attento ad ogni dettaglio, sempre amato da tutti partecipanti per l’innata simpatia e la sagace competenza.
Partita e conclusa la gara dei ragazzini che completano gli 800 metri previsti e possono dedicarsi a rifocillarsi al ricco ristoro finale, è il momento di richiamare gli atleti sul punto di partenza fissato all’altezza del Monumento del Marinaio.
Area partenza ben transennata, con predisposizione della zona pole riservata agli atleti più veloci provvisti di speciale bollino sul pettorale in base alla selezione operata dalla Commissione Master della Fidal Puglia: mancando però le reti laterali, il controllo effettuato dallo zelante giudice è vanificato dai tanti che scavalcano le transenne immettendosi immeritatamente tra i migliori…
Comunque, sistemati ottimamente tutti gli atleti dietro la linea di via, si attende solo l’ok dai Vigili sul percorso, lasciapassare che mancherà per oltre dieci minuti, per un funerale in una chiesa sullo stesso viale; finalmente liberato il viale di via, ecco lo sparo che libera gli atleti.
Percorso pianeggiante e veloce, senza alcuna difficoltà altimetrica, se non la salita tra il sesto-settimo chilometro; gli atleti gradiscono il correre in città, in piena sicurezza, con ristoro a metà distanza, seguendo lo scorrere dei chilometri indicati dai precisi cartelli, fino all’arrivo dopo oltre 10 chilometri, tra i 10300 e i 10400 come indicano i vari gps.
La lista dei partecipanti indicava due favoriti d’obbligo: Pasquale Rutigliano tra gli uomini e Mariangela Ceglia tra le donne. Previsioni perfette perché il loro successo non è mai stato in discussione, hanno dominato le rispettive gare, cogliendo la meritata affermazione.
Il 40enne bitontino tesserato per l’OlimpiaEur Camp Roma, vincitore di svariate gare nazionali ed internazionali nel corso della sua lunga carriera, trionfa in 33:25, gestendo al meglio la gara e controllando il ritorno di Vincenzino Grieco (Barile Flower Terlizzi), 21anni in meno, abile secondo in 33:43, pronto per la trasferta con la Nazionale a Rennes di domenica prossima. Completa il podio il tenace Giuliano Gaeta (Montedoro Noci), terzo in 34:03, davanti al primo atleta tesserato per una società di Molfetta: il capace Joseph Betemariam Marinelli (Aden Exprivia) quarto in 34:44. Nicola Mastrodonato (Pedone Riccardi Bisceglie), sempre combattivo, è quinto in 34:56, a precedere il primo atleta della società organizzatrice, il forte Michele La Vista (Free Runners Molfetta), sesto in 34:58. Settimo posto per il deciso Rosario Livatino (Athletic Academy Bari) in 35:33, seguito da due volti “belli” della squadra di casa, Michele Uva e Pietro Antonio Tamborra, rispettivamente ottavo e nono in 35:47 e 35:57. Decimo posto per un agguerrito Nicola Muciaccia (Atletica Tommaso assi Trani) in 36:31, con il rientrante Sabino Gadaleta (Pedone Riccardi Bisceglie), undicesimo in 36;49, al quale rivolgo un caloroso abbraccio.
Tra le donne, come annunciato, è la 28enne altamurana Mariangela Ceglia ad aggiudicarsi la gara in 39:16, facendo letteralmente gara a sé; secondo posto per la brava Sabina Doronzo in 42:05, per una doppietta tutta targata Alteratletica Locorotondo. Al terzo posto festeggiamo il ritorno di Daniela Tropiano (Atletica Monopoli, sempre solare, che taglia il traguardo in 42:30. Quarto posto per la prima atleta di casa, l’ottima Silvana Iania, in alcuni tratti di gara addirittura seconda, che chiude in 42:37, davanti alla grintosa Marie France Zaccheo (Atletica Amatori Corato), quinta in 42:57, e alla valida Francesca Riti (Montedoro Noci), sesta in 43:07. L’energica Milena Casaluce (Nuova Atletica Bitonto) è settima in in44:22, due secondi prima della risoluta Mariantonietta Amatulli (Montedoro Noci), ottava in 44:24. “Lotta col sorriso” ed è nona Marisa Russo (Marathon Massafra) in 44:41, davanti alla capace Stella Giampaolo (Atletica Monopoli(, decima in 44:56.
1003 gli arrivati, a chiudere il senatore della maratona di Roma, Egidio Lomuscio (Barletta Sportiva) in 1:39:13, mentre un’affaticata Maria Legrottaglie (Runners del Levante), termina la lista delle donne in 1:28:54.
Il solito ricco ristoro finale con speciale semifreddo “moretto”, busta di biscotti, mela e acqua consente di ritrovare le forze, prima degli specifici integratori che ciascuno prende…
Da elogiare la sistemazione della blindata zona arrivo, con i non competitivi indirizzati con largo anticipo nel predisposto corridoio laterale, come un ulteriore uscita permette il deflusso delle bici apripista o… accompagnatrici.
Non dura molto l’attesa per l’inizio della cerimonia di premiazione che comincia alla presenza di Angelo Giliberto, il presidente del Coni Puglia e per anni presidente della FIDAL Puglia, sempre presente. Come autorità cittadine sono presenti il presidente del Consiglio comunale Nicola Piergiovanni, il vicepresidente Sergio De Candia, l'assessore alle politiche giovanili Angela Panunzio, quest’ultima convinta runner e chiaramente in gara.
La premiazione comincia con il giusto riconoscimento per i due vincitori, Rutigliano (che ricorda i suoi esordi da atleta proprio a Molfetta) e Ceglia (che elogia la manifestazione) premiati con trofeo, articolo tecnico e tris di vini.
A seguire, il momento più toccante, la consegna delle targhe del Memorial Minervini, per ricordare il brillante atleta e matematico Giulio, scomparso troppo presto nel tragico incidente che lo portò via nel 2005: consegna i premi la Mamma, che vanno a Vincenzo Grieco (Barile Flowers Terlizzi) e a Annarita Cazzorla (Bitonto Runners), primi classificati nelle categorie AGM e AGF.
Si prosegue, a stento, con le varie categorie per fascia di età: molte graduatorie mancano e i tempi di allungano, purtroppo vari problemi ne rallentano la compilazione, bisognerà capire cosa abbia determinato questi inconvenienti che non dovrebbero verificarsi sfruttando la tecnologia dei chip e l’esperienza dei Giudici.
Comunque, pian piano si procede con i primi cinque di ciascuna categoria femminile e primi cinque uomini fino alla SM60, i primi tre per le restanti: in alcuni casi, l’onestà degli atleti premette di ricostruire le graduatorie con accordo in loco e di premiare i meritevoli.
Dopo l’ultima attesa, si possono premiare anche le società: vince l’Atletica Tommaso Assi con 65 finisher, seguono Free Runners Molfetta - 47, Montedoro Noci - 46, Amatori Putignano - 45, Bitonto Sportiva - 43, che ritirano una simpatica e originale targa.
La manifestazione si conclude con i saluti di speaker Paolo, mentre il buon Gaetano Milone provvede a consegnare alle signore rimaste le piantine che hanno ornato il palco…
Vivissimi complimenti al presidente Sergio Gervasio, al citato Milone e a tutti soci della Free Runners, che hanno dato vita ad un’ottima edizione, forse la più bella, della CorriMolfetta.
E anch’io a casa torno felice a casa, il mio affetto per tutti gli organizzatori e per tutti i podisti mi porta a gioire insieme dei loro successi, già pronto a cercare di migliorare questo nostro stupendo mondo che ci unisce ogni domenica.
Farah, vittoria e record europeo a Chicago
7 Ottobre - E’ il britannico Mo Farah a vincere la 41^ edizione della Maratona di Chicago: 2h05:11 il crono, record europeo sulla distanza, che migliora di 37” il precedente limite stabilito dal norvegese Sondre Moen lo scorso 3 dicembre a Fukuoka (2h05:48).
Per Farah, doppio campione olimpico su 5000 e 10000, si tratta del primo successo della carriera in maratona (al terzo tentativo), migliorando il personale, ottenuto a Londra nell’aprile scorso, di 1’10”.
In condizioni climatiche non favorevoli (freddo, pioggia, un po’ di vento e strade bagnate), il 35enne Farah ha usato la stessa tattica che usava in pista: dopo una gara attendista, è venuto fuori nel finale, cogliendo il successo.
Infatti, in una gara che vede il ritorno dei pacemaker dopo in assenza di tre anni, il passaggio ai 10 km avviene in 30:10, con in testa il gruppo di 14 unità, ridotto a tredici alla mezza – passaggio in 1h03:03. L’azione del keniano Geoffrey Kirui comincia far selezione, al 30° km – passaggio in 1h29:43 - il gruppo di testa si è ridotto a nove unità (i keniani Abel Kirui, Geoffrey Kirui, Bedan Karoki e Kenneth Kipkemoi, gli etiopi Geremew Mosinet e Birhanu Legese, lo statunitense - campione uscente - Galen Rupp, il giapponese Suguru Osako e Farah).
Al 35° km, passaggio in 1h44:16, in testa restano solo in cinque: Farah, Geoffrey Kirui, Kipkemoi, Geremew e Osako; al 40° parte l’azione decisa di Farah, cedono prima kirui, poi Kipkemoi e Osako, restano solo in due…
Ma a circa 800 metri dal traguardo, l’etiope cede, per Farah, 35enne di origini solame, è il trionfo, riportando un britannico alla vittoria in questa maratona, 22 anni dopo il successo di Paul Evans.
L’etiope Geremew, primo quest’anno a Dubai in 2h04:00, deve accontentarsi del secondo posto in 2h05:24, terzo il giapponese Osako in 2h05:50, che gli valgono il record nazionale (precedente 2h06:11), il primato asiatico e un ricco assegno di 100 milioni di yen.
Quarto Kenneth Kipkemoi in 2h05:57, quinto Galen Rupp in 2h06:21, sesto Geoffrey Kirui in 2h06:45.
Questi i passaggi di Farah: 14:54 (5km), 30:11 (10km), 45:06 (15km), 59:53 (20km), 1h03:06 (mezza maratona), 1h15:20 (25km), 1h29:46 (30km), 1h44:17 (35km), 1h58:46 (40km). Notevole in negative split, con 1h03:06 nella prima parte, 1h02:05 nella seconda.
Farah, con il primato europeo in maratona, detiene anche quello della mezza in 59:32, dei 20 km (56:27), dei 15 km (42:03) e dei 10000 metri (26:46.57).
In campo femminile si afferma la 24enne keniana Brigid Kosgei in 2h18:35, nuovo personale (2h20:13 il precedente) settima prestazione di sempre, davanti alle etiopi Roza Dereje, seconda in 2h21:18, e Shure Demise, terza in 2h22:15, staccate dopo il 30° km, quando la vincitrice ha iniziato l’azione decisivo staccando subito di ben 45” le due rivali. Negative split anche per la Kosgei, 1h10:36 nella prima parte, 1h07:59 nella seconda.
Quarta l'altra keniana Florence Kiplagat in 2h26:08, al rientro dopo un anno e mezzo, proprio a Chicago dove ha trionfato per ben tre volte nella sua carriera.
MEN -
- Mo Farah, GBR, 2:05:11
- Mosinet Geremew ETH, 2:05:24
- Suguru Osako, JPN, 2:05:50
- Kenneth Kipkemoi, KEN, 2:05:57
- Galen Rupp, USA, 2:06:21
- Geoffrey Kirui KEN, 2:06:45
- Abel Kirui, KEN, 2:07:52
- Taku Fujimoto, JPN, 2:07:57
- Bedan Karoki, KEN, 2:07:59
- Birhanu Legese, ETH, 2:08:41
WOMEN -
- Brigid Kosgei, KEN, 2:18:35
- Roza Dereje, ETH, 2:21:18
- Shure Demise, ETH, 2:22:15
- Florence Kiplagat, KEN, 2:26:08
- Veronicah Nyaruai, KEN, 2:31:34
- Sarah Crouch, USA, 2:32:37
- Taylor Ward, USA, 2:32:42
- Kate Landau, USA, 2:33:24
- Melanie Myrand, CAN, 2:34:08
- Marci Klimek, USA, 2:34:53
Giovanna Epis torna e vince la mezza di Aosta
30 Settembre - Al rientro alle gare dopo la rinuncia alla maratona degli Europei di Berlino per imperfette condizioni di forma dovute a problemi di salute, Giovanna Epis ha vinto la MezzaAosta tagliando il traguardo in 1:13:56, classificandosi in quinta posizione assoluta in una splendida giornata di sole.
La 29enne veneziana tesserata per i Carabinieri ha preceduto l’atleta di casa Catherine Bertone (Atl. Sandro Calvesi), seconda in 1:16:51, con la quale aveva condotto la gara nei primi cinque chilometri; terzo posto per la 23enne Fabiola Conti (Cus Torino), in 1:24:56.
Da ricordare che la Epis, prima dei suddetti problemi, era è stata la prima delle italiane ai Mondiali di mezza maratona (1:12:27 a Valencia) e in Coppa Europa sui 10.000 metri (33:14.71 a Londra).
“Sono contenta della mia prestazione. Ero qui per testarmi e ho avuto ottime risposte dal mio fisico”, le parole della Epis..
“Ero emozionata, poter correre con le persone con le quali mi alleno quando sono a casa, vedere il sorriso a bordo strada di chi è sceso in strada a salutare e tifare anche me, è stato un grande regalo. Più che una gara, oggi, era una festa”, la dichiarazione della Bertone.
Da sottolineare la presenza in gara di Francesca Canepa (Atletica Sandro Calvesi), fresca vincitrice dell’Ultra Trail du Mont Blanc, che ha concluso in 1:35:03.
Tra gli uomini tris keniano con il successo di Joel Maina Mwangi (Dinamo Sport) in 1:02:49 (nuovo record del percorso - precedente 1:04:58 di Gideon Kurgat Kiplagat nel 2017), su Andrew Kwemoi Mangata (International Security Service) secondo in 1:04:37, e Joash Kipruto Koech (Atl. Potenza Picena), terzo in 1:06:15. Quarto, primo italiano, il milanese Andrea Astolfi (Salcus) in 1:12:32.
“È un tracciato veloce e una gara molto bella, con un gran tifo a bordo strada che ha contribuito a farmi correre motivato sino alla fine per tentare di abbassare il record”, le parole di Mwangi a fine gara.
Nella Mezza mezza di 11 km, successo per il 29enne italo-marocchino Omar Boumaer (Polisportiva Sant’Orso Aosta) in 34:38, secondo il maratoneta Renè Cuneaz (Cus Pro Patria Milano) in 34:54, al rientro dopo la sosta dovuta ad una microfrattura al bacino; terzo Lorenzo Brunier (Atletica Sandro Calvesi) in 37:31. Al femminile, vittoria per Samia Soltane (Atletica Sandro Calvesi) in 45:09 sulla compagna di squadra Ambra Corolla, seconda in 47:13, e su Giulia Collavo (Polisportiva Sant’Orso Aosta), terza in 47:30.
Trani (BT) - Tranincorsa Half Marathon 2018
30 Settembre - Fresca di assegnazione del Campionato Italiano Master 2019 sulla distanza, la Tranincorsa Half Marathon ha accolto quest’anno ben 1590 iscritti, valida come 16^ prova del Campionato regionale su strada “Corripuglia” e come Campionato Regionale Master Individuale e di Società.
“Solita” organizzazione decisamente positiva a cura della locale e storica associazione Atletica Tommaso Assi che, aldilà di minime disfunzioni, ha garantito ottima ospitalità e certezze ai podisti convenuti dall’intera Puglia e da diverse località dello Penisola.
Con ritrovo, partenza, arrivo e intera location fissate nella centralissima Piazza Quercia, quasi scontata la difficoltà di trovare parcheggio nelle vie limitrofe per chi non arriva con ampio anticipo.
Nella stessa Piazza Quercia, attivissimo il punto di disbrigo delle pratiche di iscrizione (il Corripuglia prevede per l’intera stagione pettorale e chip unico, già in possesso della stragrande maggioranza degli atleti pugliesi): la doppia modalità di iscrizione (base a 12 euro, con premio di partecipazione a 15), genera inizialmente un po’ di confusione e il formarsi di una lunga “coda”, prontamente ridotta ed annullata dagli organizzatori, con il potenziamento del personale addetto alla funzione (da sottolineare che la Tommaso Assi ha facilitato l’iscrizione dei fuori regione e dei non fedelissimi del Corripuglia, insomma per chi era alla prima gara del campionato, garantendo loro lo sconto di tre euro per ogni iscrizione completa, pettorale, chip e pacco gara al costo di 17 euro anziché i 20 previsti…).
Poco distante il punto di consegna dei premi di partecipazione, davvero efficiente, con le confezioni di pacchi gara già preparati per società secondo il numero di iscritti; pacchi che, oltre alla maglia tecnica celebrativa di marca, contengono vari prodotti alimentari, sempre graditi dagli atleti.
Giornata soleggiata ma non caldissima, spira un rilevante vento di maestrale che pur tenendo più freschi gli atleti, li limiterà in diversi tratti del tracciato.
A presentare la manifestazione un duo oramai consolidato e davvero perfetto nel gestirsi e nel completarsi, composto dalla grazia e femminilità di Raffaella Dianora e dalla competenza e ilarità di Paolo Liuzzi, la voce del podismo pugliese su strada.
Qualche problema lo rilevano gli atleti nell’uso dei bagni: quelli chimici - dopo la non competitiva della sera - prima sono poco “agibili”, mentre la Villa Comunale, con struttura fissa – per ragioni di decoro, come riportato sull’avviso esposto – non permette l’ingresso prima delle 11.00, soprattutto agli atleti.
A disposizione dei partecipanti il servizio di deposito borse e di due locali spogliatoi (uomini/donne) nella stessa piazza.
A guidare gli atleti, per chi non ha esperienza di ritmi regolari su distanze più lunghe, a partire dal tempo di 1h24’ a finire con le 2h00’, la presenza dei pacer maker capitanati dal professor Ignazio Antonacci.
Partenza prevista per le ore 9.00, gli atleti accelerano le operazioni propedeutiche alla corsa e in breve tempo sono già pronti per il riscaldamento e per andarsi a schierare dietro la linea di start.
Creata ad arte la arte la zona di via, con reti metalliche laterali, transenne, nastri ed addetti che consentono l’accesso solo dalle retrovie; zona pole accessibile solo agli atleti più veloci con il pettorale contrassegnato da speciale bollino, selezionati preventivamente dalla Commissione Master della Fidal Puglia.
Largo il viale di avvio, atleti quanto mai disciplinati condizionati forse dalla distanza più lunga e dalla presenza di Giacomo Leone, maratoneta di livello mondiale qualche anno fa, oggi presidente regionale della Fidal, ma sicuramente - secondo una mia personale previsione – pronto a rientrare nel Palazzo centrale.
Presenti anche il presidente regionale del CONI Puglia, Angelo Giliberto, il presidente della società organizzatrice, Giovanni Assi, il delegato provinciale del CONI, Antonio Rutigliano, l’ex campione italiano di salto in alto Sergio Baldo.
Tra gli incitamenti del numeroso pubblico presente, gli inviti alla calma e all’ordine di Paolo e Raffaella, finalmente gli atleti sono tutti schierati dietro la linea di via e Giacomo Leone, proprio lui, può sparare il colpo di pistola che dà il via alle ostilità.
Non vi sono keniani ed etiopi, però il livello è certamente alto con la presenza di Giovanni Auciello, Alessandro Marangi, Mino Albanese, il giovanissimo Pasquale Selvarolo…
Più difficile il pronostico in campo femminile, mancano atlete da tempi top, l’esame delle iscritte ha fissato la mia attenzione su Doronzo, Carrino ed Emma Delfine.
Il tracciato è quasi interamente cittadino, sostanzialmente basato su tre giri di diversa lunghezza e difficoltà, con attraversamento di tutte le zone più belle di Trani, come la piazza della Cattedrale, il lungomare, chiese e palazzi vari, fino a spingersi sin quasi al Monastero di S.Maria di Colonna, in n direzione Bisceglie, incantando soprattutto chi può permettersi di rallentare e gustare panorami e paesaggi. Poco conveniente il ripetersi più volte del passaggio sulle chianche, l’antica pavimentazione a lastroni, che appesantisce le gambe, risultando anche pericola per gli interstizi che si sono formati negli anni tra le lastre.
Tracciato veloce e scorrevole, poche le variazioni altimetriche, con gli atleti scortati e seguiti, anche se gli ultimissimi già dal sesto chilometro hanno lamentato di essere stati “abbandonati”. Distanza certificata, non precisissimo il posizionamento dei cartelli chilometrici, ben curati ristori e spugnaggi, il vento a creare problemi, la calda voce di Paolo, i raffinati interventi di Raffaella ad accogliere gli stanche atleti.
Poco conveniente, secondo il mio modesto avviso, cominciare la premiazione con largo anticipo, quando ancora numerosi atleti sono ancora in gara, per poi fermarsi per il completamento della cerimonia.
Da segnalare anche che con l’arrivo dell’atleta Petricciuolo di Carosino, intorno alle 2h e 26 minuti di percorrenza, scortato dall’ambulanza, forse convinti si trattasse dell’ultimo arrivato, è stato aperto il traffico sia veicolare che edonale, con i restanti atleti in gara costretti a zigzagare tra le gente per giungere al traguardo.
Nessun problema, viceversa, per l’eccellente Giovanni Auciello, il 38enne di Palo del Colle tesserato la Casone Noceto, che va ad imposi in solitaria, grazie all’azione di corsa particolarmente reattiva, in 1:09:03; secondo posto per il “pizzaiolo” Mino Albanese (Atletica Crispiano), che, con grande sacrificio, dopo aver smesso di lavorare in nottata, con poche ore di sonno, va a chiudere in 1:10:03; terzo per Alessandro Marangi (Amatori Cisternino), un talento enorme bloccato da tanti, troppi infortuni in carriera – che completa in 1:10:08.
Doveva fare un allenamento e lo fa bene Pasquale Selvarolo (Barile Flower Terlizzi), juniores campione italiano sui 10km ad Alberobello, che chiude quarto in 1:13:10, davanti al bravissimo Giuliano Gaeta (Montedoro Noci) che taglia il traguardo quinto in 1:13:43 e al combattivo Nicola Msastrodonato (Pedone Riccardi Bisceglie), che dopo una serie continua di problemi fisici, sembra finalmente essersi ripreso, sesto in 1:14:36. Il Bonvino, di nome e di fatto, il caro Rino, tesserato per la Dynamyk Palo del Colle, è settimo in 1:14:47, seguito dal forte Luca Quarta (Action Running Monteroni), ottavo in 1:15:25, dal potente Michele La Vista (Free Runners Molfetta), nono in 1:15:27, e dall’oggi particolarmente bravo Luigi Catalano (Barile Flower Terlizzi), decimo in 1:15:34.
Al femminile, è Sabina Doronzo (Alteratletica Locorotondo) a vincere la gara in 1:30:46, impegnandosi a fondo sino all’ultimo metro, meritando davvero questo successo. Al secondo posto, molto brava, la scoperta odierna è Annamaria Magarelli (Quelli della Pineta Bari), alla sua prima mezza che conclude in 1:32:01, precedendo la sempre fortissima Maddalena Carrino (Team Pianeta Sport Massafra), terza in 1:32:37. Francesca Riti (Montedoro Noci), studia la distanza e chiude quarta in 1:33:07, seguita da un altro volto storico del podismo pugliese, Emma Delfine (Nadir on the road Putignano), quinta in 1:33:35. Ancora troppo corta per lei, la centochilometrista Viviana Verri (GPDM Lecce) è sesta in 1:34:07, a precedere le brillanti Mariantonietta Amatulli (Montedoro Noci) e Marie France Zaccheo (Atletica Amatori Corato), sempre in continua competizione, rispettivamente settima e ottava, ma entrambe in 1:34:30. Non può mancare Marisa Russo (Marathon Massafra) ed eccola nona in 1:34:56, a precedere la brava salentina Pamela Greco (Saracenaltletica), decima in 1:35:39.
1501 i finisher, sforando il tempo massimo di 2 ore e trenta minuti: Palma Vannella (Barletta Sportiva) chiude la lista delle donne in 3:09:14, mentre tra gli uomini la chiusura è tutta per Alessandro D’Ippolito (Runcard), al traguardo in 2:46:51.
Il ristoro finale con frutta, acqua, gelato, crostatina, succo di frutta permette agli atleti di riprendere le forze; peccato che ci sia qualche atleta convinto di fare la spesa che affronta le signore addette al ristoro con poco garbo al diniego di consegnargli continuamente merce…
Come accennato, purtroppo, le premiazioni cominciano quando ancora tanti atleti non sono arrivati: ottimizzazione dei tempi direbbe qualcuno, personalmente avrei aspettato almeno 15 minuti.
La busta con il premio in danaro - secondo regolamento - premia i primi cinque uomini e le prime tre donne; alla mia richiesta di consegnare loro – almeno per chi ne ha diritto - la maglia di campione regionale – scopro che risaliranno sul podio.
E, in effetti, i brillanti otto, i primi cinque uomini e le prime tre donne saranno ripremiati nelle categorie di appartenenza, scontentando altri otto atleti che si erano illusi di poter rientrar tra i migliori. Il regolamento però non parla di divieto di premi cumulabili e si va avanti così.
Ricco cesto e trofeo per il primo, confezione con olio e vasetti sottolio per secondo e terzo, zaino con prodotti vari per gli altri premiati, accontentano i migliori di ciascuna fascia di età (otto fino alla SM60, cinque della restanti maschili – cinque fino alla SF50, tre delle restanti femminili).
Targhe e confezioni di lattine di birra premiano le prime otto società per numero complessivo di arrivati: vince la Barletta Sportiva con 90 finisher su Tommaso Assi Trani (67), Montedoro Noci (66), Amatori Putignano (56), Nadir on the road Putignano (48), Maratoneti Andriesi (46), Gioia Running), Bitonto Sportiva (40).
La classifica relativa al merito, che vale il titolo di campione regionale, sarà redatta successivamente e la premiazione avverrà unitamente a quelle del Corripuglia.
E’ il momento dei saluti, i fantastici Raffaella e Paolo concludono la loro ottima performance, tutti i soci della Tommaso Assi presenti in zona salgono sul palco per la tradizionale foto di gruppo, una torta celebra il momento, arrivederci al prossimo anno.
Manifestazione da premiare come ha fatto la Federazione Nazionale affidandole, come detto, il campionato nazionale nel 2019; i soci della Tommaso Assi Trani hanno voglia, potenzialità, capacità e spirito di sacrificio ed autocritica, che permetteranno loro di dar vita ad una manifestazione memorabile, che resterà nella memoria di chi vi parteciperà, come negli occhi resteranno le bellezza di questa unica Città.
Campioni regionali master pugliesi di mezza maratona 2018:
SM35 – Mastrodonato Nicola (Pedone Riccardi Bisceglie)
SM40 - Quarta Luca (Action Running Monteroni)
SM45 – Bonvino Gennaro (Dynamyk Fitness palo del Colle)
SM50 – Miglietti Giuseppe (Montedoro Noci)
SM55 – Bove Nicola (Atletica Assi Tranni)
SM60 – Lagrasta Giuseppe (Pedone Riccardi Bisceglie)
SM65 – Gallo Michele (Montedoro Noci)
SM70 – Indellicati Vincenzo (Gioia Running)
SM75 – Valente Tommaso (Gioia Running)
SM80 - Lippolis Vitantonio (Montedoro Noci)
SF35 – Amatulli Mariantonietta (Montedoro Noci)
SF40 – Russo Marisa (Marathon Massafra)
SF45 – Carrino Maddalena (Team Pianeta Sport Massafra)
SF50 – Elicio Vittoria (Atletica Amatori Corato)
SF55 – Cea Vincenza (Runners del Levante Bari)
SF60 – Camassa Alessandra (GPDM Lecce)
SF65 – Croci Ornella (Tommaso Assi Trani)
Le sedi dei (vari) Campionati Italiani 2019
Il Consiglio Federale della Fidal, Federazione Italiana di Atletica leggera, nella riunione di venerdì 28 settembre ha definito le sedi di diverse rassegne tricolore per il 2019.
Nella fattispecie, la stagione indoor si aprirà anche quest'anno a Padova con i Campionati Italiani di Prove Multiple (26-27 gennaio) per proseguire ad Ancona dove si svolgeranno i Campionati Italiani Juniores e Promesse (2-3 febbraio), i Campionati Italiani Allievi (9-10 febbraio), i Campionati Italiani Assoluti (16-17 febbraio) e i Campionati Italiani Master (22-23-24 febbraio).
La Festa del Cross si svolgerà sui prati della reggia di Venaria Reale (Torino) nel weekend del 9 e 10 marzo. I Campionati Italiani individuali e di società master di corsa campestre saranno organizzati a San Sperate (Sud Sardegna). La Finale Nazionale dei Campionati Italiani Invernali di lanci si terrà, invece, a Lucca. Ancora da definire la sede dei Campionati Italiani Invernali Master di lanci.
La terza prova dei CdS di marcia (gruppo Centro) si svolgerà a Roma, mentre la quarta tappa si disputerà a Grottammare (AP); Tricolore dei 10.000 metri in pista a Monselice (PD), Campionati Italiani Master di Prove Multiple, 10.000 metri e staffette ad Abbadia San Salvatore (SI), Trofeo delle Regioni Master a San Biagio di Callalta (TV) e CdS su pista Master ad Ariano Irpino (SA).
Per la strada, i Campionati Italiani della 100km nel contesto della storica 100km del Passatore da Firenze a Faenza. Campionati Italiani Assoluti e giovanili della 10km a Torino, mentre sarà Genova ad ospitare la rassegna della 10km riservata ai Master. Campionati Italiani Assoluti, Promesse e Juniores di mezza maratona a Mira (VE); a Trani (BT) quelli master. Campionati Italiani Assoluti e Master della 24 ore a San Giovanni Lupatoto (VR) e della 50km a Castelbolognese (RA).
Per i restanti campionati, come quello di Maratona, restiamo in attesa di successive comunicazioni.
Fidal: La Torre nuovo DT, Baldini fuori
Confermate le indiscrezioni delle vigilia, Antonio la Torre è il nuovo direttore tecnico della nazionale italiana di atletica leggera. Un po’ a sorpresa, viceversa, accettate le dimissioni di Stefano Baldini che lascia il ruolo di DT delle squadre giovanili. Queste le decisioni del Consiglio Federale che si è svolto oggi.
Ecco, fedelmente, quanto riportato sul sito della FIDAL:
Il Consiglio Federale ha definito oggi, ad esito della fase di verifica avviata al termine dei Campionati Europei di Berlino, la composizione dello staff tecnico azzurro che guiderà le squadre nazionali nel biennio 2019-2020. Nel riconoscere ad Elio Locatelli, DT delle squadre nazionali assolute, la capacità di contribuire ancora in futuro all’individuazione delle migliori strategie per il conseguimento della performance, e preso atto, accogliendole, delle dimissioni da DT delle squadre giovanili di Stefano Baldini, il Consiglio ha deliberato questa composizione dello staff:
- Direttore Tecnico: Antonio La Torre
• Vice Direttore Tecnico – settore Assoluto e attività di Sviluppo: Roberto Pericoli
• Vice Direttore Tecnico – settore Giovanile (attività Under 23-20-18): Antonio Andreozzi
• Direttore della Performance – conseguimento obiettivi e supporto al CSeR: Elio Locatelli
Inoltre, in relazione agli atleti inseriti nell’AEC (Athletic Elite Club) ed ai relativi tecnici personali, sono stati nominati i seguenti responsabili delle attività, gestione e controllo:
- Velocità-Staffette: Filippo Di Mulo
• Ostacoli: Gianni Tozzi
• Salti, Lanci e Prove Multiple: Claudio Mazzaufo
• Marcia, Mezzofondo prolungato e Maratona: Antonio La Torre(ad interim)
A completamento della Direzione tecnica, confermato anche il ruolo di Paolo Germanetto come responsabile della corsa in montagna, trail ed ultra distanze.
“Provo emozioni contrapposte – le parole del presidente federale Alfio Giomi, a commento della deliberazione di Consiglio – perché da una parte c’è in me la soddisfazione per aver varato una struttura tecnica che considero ben articolata, di primissimo ordine sul piano professionale, e in grado di dare agli atleti e ai loro tecnici tutte le risposte necessarie all’ottenimento di risultati di vertice; ringrazio Antonio La Torre per essersi messo a disposizione, accettando un ruolo di grande responsabilità. Dall’altra parte, c’è l’amarezza per l’esito non soddisfacente dei Campionati Europei di Berlino, dai quali, alla luce dell’ottima stagione vissuta dai nostri atleti, ci attendevamo lecitamente qualcosa di più, e per le dimissioni di Stefano Baldini, che ringrazio per l’ottimo lavoro svolto in questi anni come Direttore Tecnico delle squadre nazionali giovanili: la sua passione, la sua preparazione, sono tali che sono certo che non farà mancare mai il suo supporto all’atletica italiana”.
La presentazione del nuovo staff si svolgerà martedì 2 ottobre a Roma (inizio ore 13) presso la sede FIDAL.
Valeria Straneo terza alla Mezza di Vinovo
23 Settembre - Sembrano finalmente superati i problemi muscolari che hanno tenuto a lungo ferma la primatista italiana di maratona, Valeria Straneo.
Infatti, dopo il successo alla mezza di Monza in 1h13:16 della settimana precedente, Valeria ha corso la terza edizione della Hipporun, la Mezza Maratona di Vinovo, con arrivo all’interno dell’ippodromo, concludendo in terza posizione in 1h13.52.
La 42enne alessandrina, tesserata per la Laguna Running, è stata preceduta dall’etiope Gete Alemayehu, vincitrice in 1h13:02 (nuovo primato della gara) e dall’ugandese Adha Munguleya (Gs Lammari), seconda in 1h13:31.
Da segnalare i piazzamenti delle altre italiane: sesta Catherine Bertone (Atletica Sandro Calvesi) in 1h16:14; settima Fatna Maraoui (Esercito) in 1h16:42; nona Sara Brogiato (Aeronautica), campionessa italiana sulla distanza, in 1h18:31.
Al maschile, vittoria allo sprint per l’etiope Deme Tadu Abate in 1h02:12 – nuovo record della manifestazione - sui keniani Roncer Kipkorir Konga (Run2gheter), secondo in 1h02:14, e Paul Tiongik (Gp Parco Alpi Apuane), terzo in 1h02:39.
Nono Yassine Rachik (Atl. Casone Noceto), bronzo europeo di maratona a Berlino, in 1h06:09; decimo Cesare Maestri (Atletica Valli Bergamasche Leffe), vicecampione europeo di corsa in montagna, in 1h06:16 (pb).
Nella Hyppoten, la concomitante 10 km, successo per Jean Baptiste Simukeka (Orecchiella Garfagnana) in 30:46 su Italo Quazzola (Atl. Casone Noceto), secondo in 30:53, e su Francesco Carrera (Atl. Casone Noceto), terzo in 30:59; al femminile, vince Gloria Barale (CUS Torino) in 36:25 davanti ad Anna Arnaudo (Atl. Saluzzo), seconda in 36:30, e a Giorgia Morano (CUS Torino), terza in 36:51.
Putignano (BA) - 8^ Putignano on the road
23 Settembre - Putignano culla del podismo, Putignano in movimento… Putignano on the road. Titolo più esatto non poteva essere stato scelto per la manifestazione organizzata dalla Nadir on the road, la società locale più giovane, ma parimenti validissima.
Già giunta alla ottava edizione (come passa il tempo!) conferma quanto di buono realizzato nelle precedenti annate, giusta espressione di una società dinamica e disponibile, costituita da persone rapide di gambe, di mente e di… sorrisi.
La cura dei minimi particolari, la voglia di accontentare le esigenze di ogni singolo ospite e di limitare al minino ogni disfunzione: ha così meravigliato, prima me e poi gli organizzatori, la lamentela relativa al traffico “aperto” all’incirca al sesto chilometro, alla cosiddetta “rotonda”, che mi ha manifestato qualche partecipante e che ho girato ai “padroni di casa”, pronti a registrarla, a redarguire gli eventuali colpevoli e a intervenire per migliorare le future edizioni.
Già, il gruppo della Nadir è così: a cominciare dal presidente Pippo Florenzio, proseguendo per Rita Simone, per Lorenzo Mastrangelo, per Giuseppe Daresta e per tutti i soci, preferiscono le critiche veritiere e sincere per poter crescere, ai falsi encomi…
E’ gente attiva, preoccupata di far bene e di far sport, come dimostra la oramai avviata Academy, i corsi di atletica per i giovanissimi, curati da Fabio Daresta con la collaborazione di Mariano Tinelli, che nel pomeriggio del sabato precedente la gara, in Piazza Moro, hanno dato una dimostrazione gratuita per invogliare i ragazzi dai 6 ai 13 anni ad iscriversi e partecipare agli allenamenti ludico-motori.
La gara
Valevole come 15^ prova del Campionato Regionale Fidal “Corripuglia” di corsa su strada, quartier generale della manifestazione è costituito dal centralissimo Corso Umberto, all’altezza di Piazza Moro, dove con gran facilità si sbrigano le pratiche di iscrizione (ricordo che pettorale e chip sono unici per tutte le 22 tappe di Corripuglia) e si ritirano i pacchi gara. Sette euro il costo dell’iscrizione, per un premio di partecipazione contenente una maglia tecnica celebrativa, due gel-integratori di marca e una bustina di tarallini.
Tanti gli spazi per parcheggiare, comodissima la zona del Foro Boario, che permette di non intasare il resto della città.
Giornata soleggiata e calda, forse meno afosa delle ultime domeniche, con ovvio sollievo dei corridori.
A disposizione degli atleti i bagni fissi della struttura pubblica e alcuni chimici più nascosti nella zona storica, oltre a quelli dei centralissimi bar, con i titolari preventivamente sensibilizzati.
A presentare ecco il buon Paolo Liuzzi, apparso anche oggi in ottima forma, particolarmente gradito ai podisti, che ne caldeggiano la presenza in ogni gara, riconoscendogli competenza e simpatia.
Orario di partenza intelligentemente fissato alle ore 9.00, per guadagnare un po’ di fresco ed evitare di bloccare i cittadini locali; orario che obbliga i partecipanti a meno chiacchiere e meno selfie, dovendosi dedicare alle solite operazioni propedeutiche per gareggiare.
Con la temperatura ulteriormente salita di qualche grado, tutti indossano ancora i completini, canota e pantaloncino, in Puglia continua a farla da padrona “l’estate”.
Corso Umberto letteralmente preso d’assalto, i podisti salgono e scendono più volte, quasi fossero in una piscina, più volte la frenata per la foto, uno scatto non si nega ad alcuno.
Zona partenza perfettamente creata dagli organizzatori con accesso solo dalle retrovie e zona pole riservata ai corridori più veloci, precedentemente selezionati dalla Commissione master della Fidal Puglia. Zona interamente transennata lateralmente con le alti reti ad impedire anche eventuali scalate, con il box creato ad arte per Giudici ed addetti al rilevamento elettronico di passaggi e tempi finali mediante i tradizionali chip.
Addirittura in anticipo, gli atleti sono perfettamente dietro la linea di via, mancano (finalmente!) le tradizionali tiritere per farli indietreggiare, si attende solo l’ok dei Vigili dal tracciato per dare il via: pochi attimi e il percorso è libero, nelle mani del Giudice Capo De Lillo la pistola, il colpo riecheggia per la piazza, i podisti partono rapidi, speaker Paolo incita e saluta tutti.
Lungo il corteo, chiudono i due bucanieri di Alberobello, Carlo Tritto (reduce dalla maratona di Barlino, dove è stato superato dal figliolo…) e Saverio Caporaso, sempre festanti e sorridenti.
Tracciato cittadino, almeno per il primo giro di 3 chilometri che riporta gli atleti su Corso Umberto e sul punto di via, tracciato che da subito denota le difficoltà che offre, con il solo corso centrale ad essere piatto e veloce, per il resto una serie continua di saliscendi che riducono le forze.
Il primo passaggio segnala il dominio assoluto di Giuliano Gaeta, segue il trio composto da Todisco, Uva e Sardella, poi il duo Pazienza-Rizzi, segue Rubino. Al femminile è prima con distacco Mariangela Ceglia, segue Delfine, poi Amatulli.
Prolungato lo scorrere di tutti i partecipanti, gli iscritti a questa manifestazione sono stati 1113, più di una cinquantina non si è presentata al via stamani, qualcuno abbandona prematuramente come il caro Mimmo “Totti” Cardone, se non va è meglio fermarsi, meglio perderne una, anziché tante…
Partono frattanto i non competitivi, decisamente un buon numero, per loro 5 km senza alcun obbligo di tempo, la speranza è di vederli partecipare alla competitiva fra un anno.
Frattanto i podisti affrontano il secondo giro, il tracciato diventa in parte extraurbano, pur rimanendo su strade molto vicine alla città, ma quello che non cambia è la difficoltà, saliscendi fino ad arrivare alla mitica salita quasi all’ottavo chilometro, qualcuno cammina, qualcuno bestemmia, altri si impegnano al massimo, quanto amavo quella salita che mi permetteva di recuperare posizioni…
Intanto si prosegue, manca sempre di meno al traguardo, si è negli ultimi metri, non può mancare l’ultima salitella, prima di affrontare il lungo Corso Umberto, l’arco di arrivo che si materializza sempre più fino a diventare quasi un ossessione in quegli ultimi metri, tanti gli sprint epici, bellissimi, la gente si esalta, spesso si esaltano anche i protagonisti, l’importante è sempre essere corretti e complimentarsi a vicenda dopo l’arrivo.
Tracciato sicuro (tranne il punto sopra descritto), che mi dicono di poco inferiore ai 10 chilometri (forse 9800 secondo alcuni gps), continuamente sorvegliato, con i chilometri che scorrono appositamente segnalati, acqua per gli atleti, e poi la gente che nelle strade più centrali non fa mancare i suoi applausi.
Ma gli applausi più scroscianti sono tutti per Giuliano Gaeta (Montedoro Noci), che nonostante il duro lavoro che gli porta via svariate ore della giornata ed energie sempre migliorato, riesce a gestire meglio le forze, parte sempre forte, ma con meno eccessi e meno strappi iniziali, tanto da concludere in 32:53 che gli vale il secondo successo consecutivo dopo Cerignola.
58 secondi di pausa ed ecco arrivare il sempre festante Michele Uva (Free Runners Molfetta): per lui il secondo posto, i complimenti per la prestazione e la sua sportività. Maledetti anni che passano anche per lui, Vito Sardella (Montedoro Noci), è comunque terzo in 33:53, sempre positivo.
Al quarto posto un ragazzino di 50 anni, una vita per l’atletica, Angelo Pazienza (Dynamyk Fitness Palo del Colle), sempre splendido nel suo gesto atletico, chiude in 33:55, seguito dal tenace Stefano Todisco (San Giovanni Bosco Palagianello), quinto in 34:01. Ottima prova di Sebastiano Di Masi )Atletica castellana), sesto in 34:21, davanti al grintoso Dino Masciale (Dynamyk Palo del Colle), settimo in 34:38, e al siepista Roberto Rubino (Athletic Academy Bari), oggi in versione lunghe distanze, ottavo in 34:49. L’aitante Giovanni Rizzi (Nuova Atletica Laterza), il più giovane del gruppo, è nono in 34:55, con lo stakanovista Giuseppe Mele (Dynamyk Palo del Colle), a chiudere il lotto dei primi dieci uomini un 35:01. Undicesimo il primo atleta della società ospitante, Domenico Rotolo, in 35:04
Dominio assoluto per Mariangela Ceglia (Alteratletica Locorotondo), apparsami oggi più sciolta e rilassata nella corsa rispetto alle ultime apparizioni pre-Pescara, che va ad imporsi in 38:38. Secondo posto per la mitica Emma Delfine (Nadir on the road Putignano), tanti chilometri nelle sue gambe, tanti successi, che chiude a braccia alzate, come suo solito, in 40:50. Terzo posto per Francesca Riti (Montedoro Noci), che dopo due successi consecutivi, deve oggi accontentarsi del “bronzo” in 41:19.
Allo sprint, si decide la quarta posizione: al fotofinish Marisa Russo (Marathon Massafra) – che le sia tornata la voglia di combattere? - è quarta in 41:41, stesso tempo di Mariantonietta Amatulli (Montedoro Noci), quinta, subito pronte a stringersi la mano. In preparazione della maratona, Mara Lavarra (Amatori Putignano), sempre brava, è sesta in 41:55, davanti alla seconda atleta di casa, la combattiva Rosalinda Pischetola (Nadir on the road), settima in 42:34, e alla decisa Nicoletta Ferrante (Atletica Talsano), ottava in 43:23. Nono posto per Rosa Cazzolla (Correre è salute Mottola), mai doma, in 43:36, con la ritrovata Silvia Acquaviva (Martina Franca Running), decima in 43:38.
Solo 1019 classificati, Antonella Stani (Ikkos Atleti Taranto), che barcolla ma non molla, chiude la lista femminile in 1:24:36, seguita dall’eterno Giuseppe Caragnanno (Correre à salute Mottola,), maratoneta di lungo corso, al traguardo in 1:30:52.
Un buon ristoro con acqua, gelato, mele e latte premia gli atleti, qualcuno si specializza nel ripasso portando una busta di prodotti a casa: la grande fornitura permette comunque anche a Caragnano di usufruirne.
Pronte le classifiche, può cominciare la cerimonia di premiazione, partendo dai due vincitori, Gaeta e Ceglia. Per loro trofeo, cesto di prodotti alimentari e integratore (lui) - prodotti di bellezza (lei); a seguire i primi di ciascuna categoria (cinque fino alla 55 maschile e alla 50 femminile, tre per le successive), tutti premiati con ricco cesto alimentare e altri premi.
Da evidenziare che durante la premiazione degli SM55, Nicola Bove (Atletica Tommaso Assi Trani), che a marzo, sempre a Putignano, durante la Marcialonga di San Giuseppe, rischiò seriamente la vita in gara, ha voluto ringraziare il suo soccorritore, regalandogli il cesto premio: sono queste le scene belle alle quali vogliamo assistere, scene quasi da film!
Per chiudere, la consegna del Trofeo per le prime otto società che hanno portato più atleti a tagliare il traguardo: autoesclusasi la società ospitante (quarta con 58), prima è la Montedoro Noci (79 arrivati), su Amatori Putignano (71), Atletica Tommaso Assi Trani (60), Gioia Running (54), Marathon Massafra (45), San Giovanni Bosco Palagianello (40), Atletica Monopoli (38) e Bitonto Sportiva (35).
I saluti di Paolo, la foto di Gruppo della Nadir, la manifestazione è davvero conclusa.
Giudizio fortemente positivo, tutti i soci della Nadir tengono alla loro gara e a farla bene, ogni eventuale errore è frutto del caso. Potrebbe cambiare il tracciato per le prossime edizioni, ma – come diceva quel tipo – sarà comunque un successo.