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In questa vicenda, confermata da diverse fonti a livello locale e nazionale, non ci sono dubbi sulla sostanza dei fatti e tantomeno su chi fosse il vigliacco oppressore e chi l’oppresso, una povera persona affetta da disturbi psichiatrici certificati da medici professionisti e peraltro facilmente intuibili da qualunque persona di buonsenso che non fosse in malafede. Circa le opportune terapie lascio la parola agli esperti. Di certo il trattamento che ha ricevuto è sicuramente stato traumatico.

La proposta dell’orario "notturno" invece mi trova completamente favorevole se può servire a garantire una corsa in pieno isolamento e distanza dalle altre persone.