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Gen 24, 2019 2342volte

Gelo Run: Voloshin a -60 C fa meglio di Venturini?

Gelo Run: Voloshin a -60 C fa meglio di Venturini? Foto: Ruptly da www.rt.com

Non si sono ancora spenti gli echi relativi all’impresa di Paolo Venturini che domenica 20 gennaio ha corso 39km in circa 4 ore in Jacuzia, con temperature che hanno toccato una minima pari a -52,6 gradi centigradi (clicca qui per il nostro articolo) che dalla redazione mi segnalano una prestazione analoga.

Francamente non abbiamo tutti gli elementi per poter stabilire chi abbia prevalso in questa sorta di “Gelo Run” a distanza e forse non è nemmeno così importante, in quanto entrambi hanno dimostrato una preparazione ed una caparbietà non comuni.

Il protagonista che descriviamo oggi si chiama Dmitri Voloshin ed è originario della Moldavia. Bello sottolineare come la finalità della sua prestazione era quella di dare maggiore visibilità al problema della paralisi cerebrale infantile ed in particolare raccogliere fondi a favore di Eva Pismenyk, una piccola malata di soli 4 anni.

Voloshin ha un fisico d’acciaio che lo ha portato a concludere degli Ironman, così come correre nello scorso Aprile la North Pole Marathon in 5h03’, classificandosi al secondo posto. Vanta anche una partecipazione alla Marathon Des Sables. Insomma il ragazzo non si fa mancare nulla. Ha anche la capacità di trattenere il fiato sott’acqua per 6’30”, caratteristica che gli ha fatto molto comodo nel corso di quest’ultima corsa, restando spesso in apnea piuttosto che respirare aria troppo fredda.

Teatro della prova, svoltasi lo scorso 14 gennaio, anche in questo caso la Jacuzia. L’atleta Moldavo ha percorso la classica distanza della maratona, come originariamente programmato, per poi allungare fino a 50 km. Quindi circa 11 chilometri più di Venturini, tornando al confronto a distanza. Non sembra nemmeno abbia avuto bisogno di fare delle fermate per cambiarsi gli abiti o per richiedere altri interventi da parte dello staff medico o di quello tecnico che erano al seguito. Visto il tempo totale di sei ore, la sua andatura è risultata essere più lenta di quella dell’atleta italiano.

In merito alla temperatura, nelle news a nostra disposizione si menzionano meno 60 gradi, ma non è chiaro se si tratti della temperatura misurata o di quella cosiddetta “percepita” ovvero calcolando con dei parametri anche l’effetto dell’umidità e del vento. In conclusione, alla domanda se Voloshin abbia fatto meglio di Venturini col suo meno 52 e rotti, non siamo in grado di rispondere, ma confidiamo di prendere ugualmente sonno stanotte, partendo dall’assunto che sono stati entrambi molto bravi.