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Feb 27, 2020 6230volte

Doping: squalificato Davide Di Folco per 4 anni

Di Folco vince a Sezze nel 2019 Di Folco vince a Sezze nel 2019 Foto L'Inchiesta

Continua la serie delle squalifiche per doping nel mondo del podismo italiano: è il turno di Davide Di Folco, 24enne tesserato per la Polisportiva Ciociara Antonio Fava, fermato per quattro anni per positività alla furosemide.

La furosemide è un diuretico, usato per facilitare l'eliminazione dell'acqua e dei sali dall'organismo, aumentando la produzione e l'eliminazione dell'urina. Come alcuni altri farmaci diuretici, la furosemide è inclusa nella classe S5 di una lista di farmaci vietati dalla Agenzia Anti-Doping mondiale in quanto il suo utilizzo potrebbe risultare finalizzato a mascherare il ricorso ad altri farmaci dopanti.

Numerosi i successi colti nel 2019 da Di Folco, vincitore, tra le altre, della Strafrosinone in 42:44 (12,3 km), del Trofeo Città di Sezze in 32:35 (10 km) e della 10,5 km abbinata alla Maratona di Latina in 34:53.

Ecco il comunicato di Nado Italia:

La Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping, nel procedimento disciplinare a carico dell’atleta Davide Di Folco (tesserato FIDAL) visti gli artt. 2.1, 4.2.1 delle NSA, afferma la responsabilità dello stesso in ordine agli addebiti ascrittigli e gli infligge la squalifica di 4 anni, a decorrere dal 24 febbraio 2020 e con scadenza al 23 febbraio 2024. Visto l’art. 10 dispone l’invalidazione del risultato sportivo conseguito in gara. Condanna l’atleta Di Folco al pagamento delle spese del procedimento quantificate forfetariamente in euro 378,00.

Il sig. Di Folco era risultato positivo alla sostanza furosemide.

[F.M.] Sarebbe meglio trovare la 'pistola fumante', ovvero la traccia di una sostanza dopante, e non di quella che potrebbe coprire un eventuale doping. Ma se non altro, questa volta si è perseguito un atleta di livello medio-alto, e non il personaggio da fondo gruppo la cui condanna serve soprattutto ad alzare il numero dei sanzionati, e dunque a giustificare la 'produttività' dell'organo inquirente/giudicante.