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Ott 11, 2020 2683volte

Mascherina per chi fa attività motoria, ma il running è un’attività sportiva

Nel continuo sovrapporsi di nuove disposizioni relative al Covid19, ultimamente si era creato un dubbio circa l’obbligatorietà dell’uso della mascherina anche per chi corre all’aperto al di fuori di manifestazioni sportive che hanno i loro protocolli nazionali che almeno per l’atletica non hanno visto "l'interferenza" da parte di altri enti locali come è stato il caso per una recente partita del campionato di calcio di serie A.

A chiarire ogni dubbio una circolare interpretativa da parte del Ministero dell’Interno. Fogli molto preziosi che aiutano a capire quello che il legislatore non ha spiegato o quantomeno dettagliato a dovere. Nel documento emesso sabato 10 ottobre in serata, è stato ribadito che chi fa “attività motoria” all’aperto dovrà indossare obbligatoriamente la mascherina, ma chi pratichi "attività sportiva" ne è esonerato.

A questo punto i nei lettori sorgerà spontaneo il quesito: qual è la differenza tra "motoria" e "sportiva"? Il Viminale chiarisce che la passeggiata è un’attività motoria, mentre la corsa, chiamatela running, jogging, footing o come preferite, ne è esentata. Come pure per il ciclismo e la marcia, ovviamente intesa come attività sportiva e non come sinonimo di quattro passi all’aperto.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

1 commento

  • Link al commento Giulio ANGELINO Domenica, 11 Ottobre 2020 20:03 inviato da Giulio ANGELINO

    Grazie Rodolfo, aspettavo ansiosamente un tuo intervento, dopo essermi quasi guastato la digestione, nel primo pomeriggio, quando ho letto sul "Televideo" della RAI la notizia dell'obbligatorietà della mascherina per chi svolge "attività motoria". L'edizione telematica della Gazzetta dello Sport è stata lodevolmente sollecita sia nel riportare la notizia, sia nello spiegare che correre va considerato attività sportiva, e che la mascherina non è obbligatoria neppure per chi va in bicicletta...com'è logico, dato che pedalando sulla strada siamo ben lontani dai nostri simili. Adesso speriamo solo che giù a Roma non s'inventino nuove restrizioni per noi sportivi, basandosi su questi aumenti di casi positivi (e NON di malati), che a loro volta sono causati dall'aumento esponenziale dei tamponi !

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