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Rodolfo Lollini

Rodolfo Lollini

Arriva un piccolo regalo natalizio dalla lettura del sito http://www.governo.it/it/faq-natale#zone alla pagina relativa alle FAQ, acronimo inglese che significa risposta alle domande più frequenti, dove leggiamo quanto segue:

È possibile recarsi in un altro Comune al solo scopo di fare lì attività sportiva? In alternativa, è possibile varcare i confini comunali mentre si pratica l’attività sportiva (per esempio correndo o valicando un monte), per concluderla comunque all’interno del proprio Comune? Nella “zona rossa" è consentito svolgere l'attività sportiva esclusivamente nell'ambito del territorio del proprio Comune, in forma individuale e all'aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri. È tuttavia possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza.

Quindi anche nei giorni in rosso sul calendario speciale Covid19, ci sarà consentito quantomeno entrare nel territorio del comune confinante senza rischiare sanzioni. Il tutto a patto di ritornare a “casa” al termine della seduta, mantenere la distanza di sicurezza di due metri che peraltro a nostro avviso sono insufficienti. Correte da soli o state molto più lontani. Sempre. Anche al termine della corsa perché il virus non fa sconti nemmeno al momento dei saluti o delle foto ricordo. Resta inteso che è sempre necessario avere in tasca la mascherina ed attenersi ad eventuali ulteriori disposizioni locali che possono essere solo più restrittive di quelle del governo centrale. 

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

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Dopo gli esordi come telecronista radiofonico delle partite dell’Olimpia Milano (N.d.R. l’attuale Armani AX), Flavio Tranquillo è diventato la voce del basket italiano ed NBA sui canali satellitari come Sky Sport. La sua evoluzione professionale lo ha portato ad abbandonare l’etichetta di cronista tifoso ed anche quella di giornalista esclusivamente sportivo, allargando i suoi interessi ad altri ambiti come testimoniato dal libro sulla mafia intitolato “I dieci passi, piccolo breviario sulla legalità”, scritto a quattro mani insieme al magistrato palermitano Mario Conte.

Con “Lo sport di domani” (add editore – 137 pag – 14 €), Tranquillo torna ad affrontare il tema sportivo, ma lo fa a tutto tondo. Partendo dalla necessità di creare una nuova cultura sportiva che dovrebbe essere uno degli indispensabili veicoli di formazione delle nuove generazioni. Illustrando le sue idee su come dovrebbe essere gestito il mondo dilettantistico e quello professionistico. Mettendo a nudo le incongruenze odierne e assegnando i ruoli che in questa partita dovrebbero giocare i vari attori: stato, scuola, federazioni, leghe professionistiche, associazioni dilettantistiche così come le società che fanno invece business con lo sport spettacolo. Una lettura illuminante e che ovviamente non può non interessare anche chi fa atletica a livello giovanile oppure le ADS podistiche formate da amatori.

Un bel regalo di Natale che chi vi scrive si è già fatto e non ha aspettato fino al prossimo 25 dicembre prima di leggerlo tutto d’un fiato.

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

Acque agitate per l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera e non parliamo della sua attività istituzionale, bensì della sua passione per la corsa, peraltro ben nota ai runner lombardi.

Il tutto nasce da un post odierno su un social network, nel quale esterna la sua soddisfazione così: ”Oggi 20 km lungo il naviglio Martesana - la maratona è maestra di vita - stringere i denti e non mollare mai". Il tutto ovviamente condito dalle classiche immagini di rito che lo ritraggono da solo e con i compagni di allenamento. Non ci è dato di sapere se lui e gli altri siano conviventi o abbiano corso con la mascherina e rispettando le distanze minime di sicurezza. Anche se forse sarebbe meglio correre da soli. Ma non è questo il punto, in quanto subito dopo sono piovuti commenti molto salaci da parte di altri utenti che stigmatizzavano il fatto che nel coprire tale distanza, il politico avesse sconfinato da Milano, comune di residenza. Comportamento che non è permesso nemmeno dopo il passaggio della regione da zona “rossa” ad “arancione”. Comportamento proibito ed ancora più censurabile se effettuato da un politico. Se poi la persona in questione è appunto il responsabile della sanità della regione più toccata da questa pandemia, lasciamo ai lettori ogni ulteriore commento…

Su questa vicenda www.milanotoday.it ha fatto una ricostruzione molto dettagliata, mostrando come alcune foto postate dall’assessore sembrerebbero scattate nel comune di Cernusco sul Naviglio (MI). La palla ora passa all’interessato. Noi, come la summenzionata testata preferiamo usare il condizionale anche se abbiamo pochi dubbi. Vedremo se nei prossimi giorni Gallera vorrà pubblicare la traccia del percorso. Nello screenshot mostrato oggi, la foto del GPS indicava tutti i dati relativi alla distanza percorsa, velocità media, dislivello, ma sfortunatamente era stata tagliata prima della cartina che mostra il percorso.

Aggiornamento del 7/12/2020 ore 18.30: mentre sul profilo facebook di Giulio Gallera non era presente questa indicazione, nelle fotografie postate su Instagram dall'esponente politico, appare la cartina con il tracciato della corsa che da Milano ha poi attraversato i comuni di Vimodrone e Cernusco sul Naviglio. Versione poi ammessa anche dall'assessore che si è giustificato dichiarando a www.corriere.it :"Ero sovrappensiero".

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

Dramma in Valtellina. Sabato scorso Simone Massetti, esperto runner valtellinese di 34 anni, è precipitato in un burrone in Val di Togno, perdendo la vita. Il suo amico e compagno in questa uscita, un trentaseienne di Castello dell’Acqua (SO) ha cercato di salvarlo, ma non è riuscito ad afferrarlo prima che Simone cadesse. I due si trovavano a circa 2400 metri di altitudine, sulla cresta tra i monti Foppa e Palino. Quando lo hanno ritrovato, a diverse centinaia di metri più in basso, le squadre del soccorso alpino non hanno potuto far altro che constatare l’avvenuto decesso dell'atleta della società Castelraider. Essendo la Lombardia in zona “rossa” e la meta dell’escursione abbondantemente oltre i limiti comunali del suo comune di residenza, al compagno d’escursione sarà con ogni probabilità comminata un’ammenda di almeno 400 euro.

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

 

Buone notizie in arrivo dalla grande mela per un atleta lombardo in forza alla società Verde Pisello. Gli organizzatori della maratona più famosa al mondo hanno inteso onorare un lavoratore in prima linea contro il COVID-19 per ciascuna delle gare virtuali che stanno organizzando, “come un modo per mostrare gratitudine per gli eroi di tutti i giorni che stanno mantenendo le nostre comunità al sicuro con il loro coraggio, dedizione ed altruismo mentre continuano a correre, anche durante la pandemia ”, si legge sulla motivazione di questi premi "Heroes on the Run" che per la 5k è stato appannaggio di Claudio Grassi.

Claudio abita a Milano e lavora come autista per una società di logistica sanitaria. Durante la pandemia con il suo lavoro consegna farmaci agli ospedali e quindi raccoglie campioni COVID-19, test sierologici e tamponi per portarli ai laboratori di analisi, entrando quotidianamente nei reparti. “Ai negazionisti o a quelli che considerano questa malattia una semplice influenza  suggerisco caldamente di fare un giro con me, cambierebbero subito idea”, ha dichiarato Claudio ai nostri microfoni. 

Per lui la corsa è molto importante per aiutarlo a sfuggire allo stress di questi momenti difficili. Tra i fondatori dei “Podisti da Marte”, Claudio ora è tra gli animatori della vita del club Verde Pisello con cui aveva già programmato la partecipazione alla maratona oltreoceano. Appuntamento solo rimandato.

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

 
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Giovedì, 12 Novembre 2020 23:32

Maratona Wolfram: non capisco, ma mi adeguo

Negli anni ottanta “Quelli della notte” è stato un programma televisivo di grande successo. Tra i molti comici lanciati dalla trasmissione, figurava anche Maurizio Ferrini. Esilarante nelle sue interpretazioni di un improbabile piazzista di pedalò oppure nei panni della signora Coriandoli. Uno dei suoi tormentoni era la frase: “non capisco, ma mi adeguo”.

Anche il sottoscritto ha deciso di prendere analoga posizione leggendo il pezzo del collega Annoscia che ci ha segnalato come “… la 17enne statunitense Tierney Wolfram che in una maratona personalizzata in California, con soli tre partecipanti, chiude in 2h31:49, stabilendo il nuovo record U19 americano” ed inoltre che “…Wolfram, studentessa presso l’Università del Nevada, ha corso insieme ai due suoi amici-colleghi universitari, Adam Sjolund e Carson Leavitt, che le hanno fatto da pacer, conducendola al record; per lei si tratta della terza maratona della carriera, con il 2h42:47 ai trial di febbraio ad Atlanta e l’incredibile 2h40:03 nel 2018, a soli 15 anni…”.

Le domande che mi vorrei porre sono le seguenti:

  • Da noi, se ricordo bene, una diciassettenne non può correre nemmeno una 10k. Negli USA a quanto pare si può correre addirittura una maratona a 15 anni (e non certo di nascosto). Quindi chi sta sbagliando e pure di grosso? “Incoscienti” negli States o “retrogradi” alla FIDAL?
  • Perché negli USA viene ratificato un record femminile in una gara mista, quando da qualche tempo la World Athletic, ancora quando si chiamava IAAF, considera solo le gare femminili? Nel caso in questione poi è stato chiaramente indicato che i due uomini erano delle lepri per la Wolfram. Quindi non una gara mista, ma un tentativo con due gregari maschi a consentirle di restare in scia, incoraggiarla e magari passarle anche la borraccia…

Come Ferrini, non capisco, ma mi adeguo.

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

Domenica, 08 Novembre 2020 01:54

Lockdown 2: i runner non sono più nel mirino?

Con il nuovo lockdown e limitandoci solo al nostro piccolo mondo della corsa, sembra che qualcosa stia cambiando, fortunatamente in meglio, per noi runner. In primo luogo, parlando di regole, anche nelle zone “rosse” non è più obbligatorio rimanere “in prossimità” dell’abitazione. Concetto che avevamo cercato di spiegare a suo tempo in questo articolo. Ora il limite è quello dei confini comunali che è più ampio, molto più chiaro ed in generale consente di arrangiarsi abbastanza bene, con l’esclusione forse dei comuni molto piccoli. Ovviamente bisogna girare da soli. E purtroppo non basta uscire singolarmente. Bisogna anche evitare che qualche “minus habens”, senza invito, non ci si incolli addosso. Proprio ieri, mentre ero in bici da corsa da solo, sono stato immediatamente agganciato da un paio di fenomeni che non conoscevo e che volevano stare a ruota. Giusto per farsi l’aerosol col respiro di un perfetto sconosciuto… Quando li ho fatti andare via si sono offesi.

Altro salto di qualità è quello relativo ai rapporti sociali, anche se ci rendiamo conto che sia passato troppo poco tempo per tirare delle conclusioni. In ogni caso, mentre annotiamo che nulla è cambiato per quanto riguarda i continui litigi tra maggioranza ed opposizione e tra governo centrale e regioni, per i podisti c’è una novità…

Di runner untori non si parla più. Mentre si corre, non si viene apostrofati dai balconi o da altri passanti o indicati come assassini. Siamo ripiombati in quella zona d’ombra dove al massimo veniamo guardati con compatimento. Siamo tornati quei poveri scemi che corrono, ma almeno non siamo più accusati di essere degli untori, come raccontavo lo scorso marzo in questo articolo.

Quindi bene così. Continuiamo a correre. Continuiamo a farlo in solitaria o al massimo con dei congiunti. Evitiamo di uscire in gruppo, magari con la ciliegina sulla torta di postare delle foto sui social media, stando senza mascherina a un centimetro dai compagni di allenamento. Sorridenti. Come degli scemi.

Quanto alla pandemia, colgo l’occasione per fare gli auguri di pronta guarigione a tutti i runner ed ai loro cari che sfortunatamente si sono ammalati ed hanno dei problemi. Speriamo che presto arrivi il vaccino e si possa uscire da questa situazione che definisco orribile, mentre c’è chi, alcuni senza assolutamente avere dei titoli di studio o esperienza nel settore, continuano a pontificare ed a considerare il Covid19 come una bagattella. Presuntuosi idioti.

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

Oggi non parleremo solo di corsa, ma anche di “autotrascendenza”, ovvero della capacità di superare i limiti imposti dalla mente, per sintetizzare all’osso il pensiero di Sri Chinmoy, filosofo, ma anche artista e letterato indiano. La sua eredità artistica è notevole, almeno sotto il punto di vista quantitativo, con un incredibile numero di libri, poesie, quadri e canzoni lasciate ai posteri. Navigando qui su Wikipedia potrete notare come la sua pagina si decisamente corposa. Per quel che riguarda il nostro orticello della corsa, i suoi seguaci hanno fondato una vivace gruppo sportivo che organizza manifestazioni in varie discipline, tra cui quella che dovrebbe essere la corsa più lunga al mondo, ovvero la Self Transcendence 3100 Mile Race. Si, avete letto bene, una gara lunga 4989 chilometri, se abbiamo fatto bene i conti!

Causa Covid, la sede della manifestazione quest’anno si è trasferita dagli USA in Austria. Ad aggiudicarsi l’edizione numero 24 è stato un italiano: Andrea Marcato. Alla media di circa 115 chilometri al giorno, il trentottenne della società Libertà Padova ha chiuso la prova in 43 giorni, 12 ore, 7 minuti e 25 secondi.

Teatro della competizione il Granspitz Park di Salisburgo, dove era stato ricavato un anello di un chilometro di lunghezza. Si poteva correre solo, si fa per dire, dalle ore 6 alle 24, destinando le restanti ore della notte al riposo. La gara, iniziata lo scorso 13 settembre, aveva come limite massimo per coprire la distanza la data di ieri, 3 novembre. Ciò ha permesso di completare il podio, con le prestazioni di Ushika Muckenhumer (Austria) in 49 giorni 11 ore, 27 minuti e 55 secondi e l’irlandese Nirbhasa Magee (51 giorni, 9 ore 41 minuti e 53 secondi) che hanno entrambi completato le 3100 miglia/4989km. 

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

Il comitato organizzatore delle Survivors Series (qui un articolo di presentazione del circuito), dopo l’uscita del DPCM di domenica 25 ottobre si vede costretta a rinviare la tappa di Busto Arsizio (VA) e cancellare quella di Rezzato (BS) in quanto collegata al B.Est Cross Country che è stato definitivamente annullato. Al momento la tappa di San Giorgio sul Legnano (MI), legata al Campaccio che è una gara a livello internazionale, resta pianificata in attesa di sviluppi.

Ringraziando i numerosi atleti che si erano iscritti, o avevano chiesto informazioni negli ultimi giorni, gli organizzatori invitano a seguire le loro pagine ufficiali Facebook ed Instagram, dove verranno comunicate le ulteriori novità, o più semplicemente aggiungo io, a leggere Podisti.net dove non mancheremo di riportarle.

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

Giovedì, 29 Ottobre 2020 23:21

Maratona a 3’33” al chilometro a 60 anni

Tommy Hughes, sempre lui. Questo irlandese è una nostra vecchia conoscenza e come il vino migliora invecchiando. Circa un anno fa si era divertito a battere il bizzarro record dei tempi sommati in maratona tra padre e figlio, riuscendo a restare sotto le 5 ore totali. Il figlio Eoin, all’esordio sulla distanza, aveva chiuso la sua prova in 2h31’30”, ma ci aveva pensato l’allora cinquantanovenne Tommy con il crono di 2h27’52” a salvare la baracca per un tempo combinato di 4h59’22” come avevamo raccontato in questo pezzo.

Quest’estate, in pieno lockdown, aveva partecipato alla gara virtuale sui 5000 metri organizzata dall’EMA (European Master Association) dominando la sua categoria con un ottimo 16’09”.

Avendo compiuto i fatidici sessant’anni, poteva forse esimersi dal conquistare il record sulla distanza regina? Domanda retorica a cui Tommy ha risposto presente in occasione del Lisburn Festival of Running Marathon, in Irlanda del Nord, svoltasi nello scorso weekend e corsa solo dai top runner, categoria a cui appartiene con pieno diritto.

Risultato finale: 2h30’02”. Immaginiamo si sarà arrabbiato con se stesso per non essere restato sotto le due ore e mezza. Record mondiale SM60 sbriciolato di 6 minuti e mezzo, a fare il paio col primato della mezza, conquistato un mesetto prima: 1h11’09”, anche questo non è un errore di stampa.

Insomma questo ragazzo diversamente giovane è un fenomeno e va ancora più forte di quando partecipava alle olimpiadi di Barcellona nel 92 o del suo personale di 2h13’59”.

Vabbè, adesso Vi lasciamo ed andiamo a fare il nostro allenamento di ripetute. Senza pensare troppo al fatto che magari i nostri ritmi equivalgono o probabilmente sono peggio di quelli di Tommy in maratona.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

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