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Lug 03, 2023 Natalina Masiero 949volte

Asolo, da astemia sempre presente: e per la gloria di Margherita

Le amiche ritrovate e il meritato premio a una evergreen Le amiche ritrovate e il meritato premio a una evergreen Roberto Mandelli

100 km di Asolo. Centocinquantesima Cento per me. Prima per Margherita Limongi.
Margherita, dolcissima compagna della squadra Limena Run, si era preparata in modo pazzesco per poter partecipare al Passatore. Purtroppo le cose sono andate come sappiamo. Margherita non ha mollato di un centimetro e si è iscritta ad Asolo. Da persona corretta non ha voluto il marito al seguito, lo ha rispedito a Padova subito.

L'egregio prof. Marri mi scimmiotta sempre per la mia partecipazione durante il covid, ma quella fu l'edizione più bella. Partendo alle 11 di sera, non dovetti patire l'afa che ci opprime ogni anno partendo a mezzogiorno.

Ma veniamo a sabato. Organizzazione perfetta da qualsiasi punto di vista. Prima di mezzogiorno ci raggiunge un altro compagno di squadra: Nik è partito da Padova in bicicletta per augurare a me e a Marghe un “in bocca al lupo”.

Mezzogiorno, si parte. Oramai questa Cento la conosco a memoria, ma quest'anno il famigerato cancello al 35mo km mi metterà l'angoscia finché non lo passo. I ristori ogni 4/5 chilometri sono più che forniti e i volontari tutti simpaticissimi. Passo con largo anticipo il cancello e mi soffermo pochi minuti ad ammirare il tempio dedicato al grande Antonio Canova.

Proseguo tranquilla fino all'inizio della salitaccia che ci porterà al famigerato salto della cavra.E qua, esclusi i fuoriclasse, si sale piegati in due. Inizia a piovere e si alza una nebbia fastidiosa che non permette di vedere nulla.

Passo il ristoro della chiesetta degli Alpini e improvvisamente ricordo il grosso sasso dove, l'anno che la feci da sola, mi permisi di farci un bel sonnellino alle cinque e mezza di mattina.

E arrivo al secondo cancello. Per fortuna ho messo una sacca con il cambio. Sono tutta bagnata e indosso una maglia asciutta che mi rimette in sesto. Ristoro FAVOLOSO. Prendo un bicchiere di caffè caldo ed esco. Sulla porta della malga c'è Margherita, tutta sorridente, sempre entusiasta. È un'iniezione di ottimismo. Lei è una giovincella e scappa via, io mi devo accontentare.

E si arriva alla deviazione prevista. La strada è interrotta e per salire al Grappa bisogna percorrere il sentiero della Val Vecia. I sassi sono umidi e c'è fango. Nessun problema, so cos’è un trail, inoltre quello dietro di me mi aiuta dandomi qualche spinta sul sedere. Non lo denuncerò, anzi, essendo un amico lo abbraccerò.

E siamo al Rifugio Bassano, e a tutto il vialone che porterà all'Ossario del Grappa. E come ogni anno non posso fare a meno di piangere alla vista di tutti i cippi delle divisioni cadute durante la guerra.

Arrivo al ristoro dove c'è l'ennesimo cambio indumenti. Ragazzi, ad Asolo sono seri, le sacche per il cambio ci sono sempre. E qua ricevo il più bel regalo della gara: la nostra presidentessa Stefy, assieme alla Anto, sono venute a sostenerci moralmente. Dicono che le donne non sanno fare squadra. Ma la nostra squadra è composta prevalentemente da donne e ci aiutiamo sempre l'una con l'altra.

Mi attendono i 25 km di discesa della Cadorna che ci porterà alla pianura. Per chilometri e chilometri si vedranno le luci di Romano d'Ezzelino, ma la discesa non finisce mai. Arrivo al ristoro del 75mo km e un volontario burlone mi vuole offrire del prosecco. Alla mia risposta di essere astemia mi risponde "POVERA SIGNORA, quanto mi spiace per la sua disgrazia".

A forza di correre in discesa, ho le punte dei piedi che bruciano ma non ci bado. Proseguo verso i famosi ultimi 20 chilometri, che sono una continua salita. Qualcuno mi sorpassa, io ho i piedi in fiamme. Al 95mo km arriva Margherita. Vorrei fare l'ultimo tratto con lei ma ho paura. Qua, mi dico, se rallento non proseguo più.

Per fortuna è notte e gli ultimi chilometri non li vedo. Vedo però quei cretini, deficienti, figli di... che sfrecciano come pazzi per investirci. Ma ecco il cartello ASOLO. Salita, perché l'arrivo è al centro di questo stupendo borgo, e: Madonna ti ringrazio. Sono arrivata.

Foto di rito e mi viene consegnato un bellissimo trofeo per aver sempre partecipato. Desidero precisare che a causa del malefico incidente lo scorso anno non potei partecipare. Questa organizzazione, contrariamente a qualcuna blasonata e ricca, accettò di trasferire l'iscrizione a quest'anno. Veri SIGNORI.

Ma non è finita. Aspetto Margherita. Chiedo ad ognuno che arriva "avete visto una bella bionda"? Tutti rispondono di sì, e finalmente (15h37, 18 minuti dopo me) arriva la Marghe.

Ecco, chiudo dicendo che il premio più bello è stato quello del suo traguardo.

Io sembro uno spaventapasseri, Marghe sorride felice.

Informazioni aggiuntive

Fonte Classifica: Comitato organizzatore

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