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Lug 22, 2023 930volte

Herculis a Montecarlo: eccellenza a tutti i livelli, dai master ai top runner

Herculis a Montecarlo: eccellenza a tutti i livelli, dai master ai top runner Foto: R Lollini

Si è disputata ieri la tappa monegasca della Diamond League, il più importante circuito mondiale di atletica. C’eravamo anche noi di Podisti.net,  insieme agli spettatori che hanno gremito lo stadio Luigi II. Il successo per i colori italiani non è arrivato da un runner, con Crippa non pervenuto sui 5000 metri ed il povero Sibilio che stavolta non è stato bloccato ai 380 metri da un attivista imbecille, ma da problemi muscolari già a metà gara. La beniamina è stata Larissa Iapichino. Grazie a un salto finale da 6,95 metri con una battuta al limite. Misura che oltre ad essere il suo personale è la seconda prestazione italiana di sempre, per il momento ancora dietro solo al 7,11 della madre Fiona May. Tornando alla corsa, si sono comunque viste cose egregie, a partire dal record mondiale sul miglio della keniana Faith Kipyegon con 4.07.64, ma non c’è stato un momento del meeting che non sia stato importante. Giusto per fare un esempio, la batteria “B” degli 800m ha visto l’olandese Niels Laros portare a casa vittoria e primato nazionale con 1’44”78 e meno male che era la seconda serie. Benino, si fa per dire, anche i 5000 vinti da Hagos Gebrhiwet in 12’42”18. Per ogni altro dettaglio, ecco qui i risultati.

Giornata di venerdì 21 luglio che per noi era cominciata molto presto, in quanto alle 10 è scattata la prima di 46 fantastiche serie sui 1000 metri dedicate a giovani e master di tutte le età. Un meeting Herculis che ha consentito a migliaia di atleti di cimentarsi su questo anello, velocissimo, lo diciamo per esperienza diretta, con i primi tre di ogni batteria premiati da una volontaria di nome Paula Radcliffe… Organizzazione perfetta, una catena di montaggio che ogni 10 minuti prevedeva una partenza. Esperienza bellissima malgrado le temperature elevate ed alcune batterie affollatissime, anche ben oltre i 30 concorrenti, che di certo non hanno favorito crono finali che comunque sono stati notevoli, come potrete verificare consultando qui i tempi. Tra i partecipanti c’erano ottimi atleti, così come ragazzini veramente alle prime armi. In conclusione un meraviglioso spot per l'atletica con tutti questi appassionati che hanno potuto cimentarsi sullo stesso anello dove poche ore dopo, omaggiati di un ingresso gratuito, godersi il meeting della Diamond League.

Per dovere di cronaca citiamo anche alcune piste di miglioramento, tipo master che hanno corso con scarpe da strada al carbonio, malgrado tutti gli avvisi parlassero di chiodate o calzature in linea con i regolamenti WA, con buona pace dell’equità competitiva. Oppure un caro amico allenatore, che dopo aver fatto quasi 200 km per assistere al meeting, si è visto respinto in quanto era con la figlia in carrozzina. Per concludere col sottoscritto che in tribuna F, l’unica aperta fino alle 17,30, si è visto sbattere fuori, insieme a tutti gli altri spettatori, a pochi minuti dall’inizio della batteria dove correva un suo famigliare. Situazione recuperata per i capelli, correndo alla tribuna H e chiedendo di saltare la fila, tipo quelli che arrivano in aeroporto in ritardo e poi chiedono di passare perchè hanno il volo in partenza. Poi arrivato sulle gradinate trovi degli scemi che si alzano e si mettono in piedi davanti a tutti e non parliamo dei soliti italiani, ma di nazionalità che godono di miglior fama di “civiltà” rispetto a noi. Il tutto nella stizza degli allenatori delle saltatrici che avevano i posti riservati nelle due prime file e non vedevano un tubo.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

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