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Maurizio Lorenzini

Maurizio Lorenzini

appassionato di atletica, istruttore Fidal e runner

3 aprile - Notevole, ma verrebbero in mente ben altri aggettivi: la keniana Ruth Chepngethi ha letteralmente polverizzato il record del mondo sulla mezza maratona, fermando il crono a 1:04:02, e migliorando così il precedente 1:04:46 che apparteneva all'etiope Yalemzerf Yehualaw. Sono 2 secondi/chilometro, un'enormità a questi livelli; seconda nella gara è giunta proprio l'ex detentrice del record, che a sua volta si migliora di 6 secondi (1:04:40). Terza col tempo di 1:04:51 la keniana Hellen Obiri, che all'esordio sulla distanza realizza un gran tempo. Solo quinta la primatista di maratona Brigid Kosgei, 1:05:59.

Più "normale" la corsa maschile, che pure prevedeva un lotto di atleti di alto livello; mi pare sia venuta fuori una gara tattica (bastava il montepremi), decisa solo negli ultimi 3 chilometri. Vince col tempo di 59:31 il primatista del mondo Kibiwott Kandie, che nel finale stacca Geoffrey Kamworor, secondo in 59:38. Terzo posto per un altro keniano, Roncer Kipkorir (59:46). Altri due atleti, Amdework Walalegn e Barosoton Leonard sono scesi sotto i 60 minuti, rispettivamente 59:46 e 59:59. 

 

SERVIZIO FOTOGRAFICO

28 marzo - Vittorie per Nibret Melak, secondo al Campaccio la scorsa domenica, e Tsehay Gemechu, che aveva vinto nella stessa manifestazione.

Gara maschile entusiasmante ed avvincente con il keniano Bett (vincitore della scorsa edizione) che si pone frequentemente in testa a sollecitare il ritmo, un ritmo che via via diventa sempre più alto, anche grazie all'ugandese Oscar Chelimo (fratello di Richard Kiplimo), che finirà poi per pagare le sue "tirate". Restano in sei, anche se l’ugandese Kibet (dato tra i favoriti), dopo aver condotto i primi chilometri di gara, poco dopo si stacca e non rientrerà più sulla gara di testa. Nel corso della quarta tornata cominciano le schermaglie, da qui in avanti è un susseguirsi di atleti al comando. L’epilogo all’uscita dalla zona mulini: Melak piazza un allungo decisivo, seguito da una lunga volata che mette in fila gli avversari. Secondo posto per Leonard Bett, terzo per Muktar Edris, due volte campione del mondo sui 5.000 metri.

Classifica gara senior uomini, 10.200 metri (52 atleti). Da notare che quattro posti dei primi cinque sono occupati da atleti della categoria promesse:

1) Nibret Melak (Etiopia), 28:57 2) Leonard Bett (Kenya),28:58 3) Muktar Edris (Etiopia), 28:59 4) Oscar Chelimo (Uganda), 28:59 5) Hosea Kiplangat (Uganda) 29:02

Primo italiano, e settimo classificato, Yohannes Chiappinelli (CS Carabinieri, 30:03). Completano il podio nazionale Marouan Razine (CS Esercito, 30:10) e Italo Quazzola (Atl. Casone Noceto,30:17). Ritirato Eyob Faniel.

Gara femminile meno avvincente con Gemechu e Chebet che a metà del secondo dei tre giri hanno già staccato le avversarie. La Gemechu in qualche modo ripete la gara del Campaccio, resta sempre in seconda posizione, solo qualche volta si affianca alla keniana, campionessa del mondo under 20, per poi passarla definitivamente a 500 metri dall’arrivo.

Classifica gara senior, junior e promesse donne, 6200 metri (36 atlete)

1) Tsehay Gemechu (Etiopia), 18:53 2) Beatrice Chebet (Kenya), 18:56 3) Sheila Chelangat (Kenya), 19:22 4) Alemitu Tariku (Etiopia), 19:31 5) Francine Niyomukunzi (Burundi), 20:11

Bella prova di Rebecca Lonedo (Atl. Vicentina), nona in 20:48, seguita a breve distanza da Giovanna Selva (Sport Project VCO, 20:53) e Nicole Reina (Pro Patria Milano, 21:00). Ritirata Giovanna Epis.

Una V Mulini ridotta nei numeri complessivi - mancavano le categorie master e ragazzi - ma col consueto alto livello tecnico che nel corso degli anni ha sempre contraddistinto questa manifestazione. Una tradizione che del resto si rinnova: da queste parti sono passati i più grandi atleti di tutti i tempi, basti pensare a Paul Tergat, Fita Bayesa, Kahlid Skah, Moses Tanui, Kenenisa Bekele ed il nostro Alberto Cova. Invece tra le donne Grete Waiz Andersen (vincitrice di ben sei edizioni), ma anche Gabriella Dorio e Paola Pigni.

Presenti alla manifestazione i presidenti Stefano Mei, Fidal nazionale, e Gianni Mauri, comitato Fidal Lombardia.

Classifica gara junior uomini, 8200 metri (28 atleti)

Konjoneh Maggi (Atl. Lecco), 25:49 2) Elia Mattio (Podistica Valle Varaita), 25:51 3) Nicola Cristofori (Atl. Vicentina), 25:55

Classifica categoria allieve, 4200 metri (26 atlete)

1)Anna Hofer (SportClub Merano), 14:41 2) Lisa Leuprecht (SportClub Merano), 14:42 3) Sofia Cafasso (CUS Torino), 14:51

Classifica categoria allievi, 4200 metri (45 atleti)

Francesco Ropelato (US Quercia), 12:51 2) Stefano Benzoni (Atl.Alta Valseriana),12:54 3) Simone Valduga (US Quercia), 12:57

21 marzo - Spettacolo oggi al Campaccio, gare quasi sempre avvincenti e combattute; spicca il campione del mondo di mezza maratona, l’ugandese Jakob Kiplimo, già vincitore al cross di Campi Bisenzio della scorsa settimana, è parso davvero di un altro pianeta, anche se i distacchi finali parrebbero dire un'altra cosa. E’ anche caduto poco dopo il km 8, quando era già in fuga, ma non è cambiato nulla nella fisionomia della gara. Bene l’azzurro Eyob Faniel, che nella volata finale batte Mogos Tuemay, vincitore del Campaccio 2020, e finisce quarto, una posizione nella quale non si vedeva un italiano da un pezzo.

Gara maschile che parte su ritmi relativamente blandi (media primo giro 3’06/km), sono in otto alla testa della gara, tra questi gli italiani Faniel, Chiappinelli, Aouani e Maestri. Già nella seconda tornata si gira a 3’/km, sorprendente il campione di corsa in montagna Cesare Maestri che tiene bene il passo (cederà solo più avanti). Terzo giro: dopo un primo momento interlocutorio il ritmo comincia sale, fila indiana in testa alla gara, ma è verso il km 7 che Kiplimo fa sul serio: si staccano via via tutti gli avversari tranne, ma solo per poco, l’etiope Melak e Oscar Chelimo (fratello di Kiplimo), passaggi a 2’45/km. Faniel resta in buon controllo, si stacca leggermente Aouani, Chiappinelli ha ceduto poco prima. Colpo di scena, che peraltro non cambia niente: poco dopo il km 8 cade Kiplimo che era già in fuga, perde diversi secondi ma dopo un attimo di disorientamento riparte e ricomincia il suo assolo. Bene Faniel, in particolare se consideriamo che non dovrebbe avere nelle gambe ritmi particolarmente veloci, data la preparazione di mezza e maratona. Nel dopo gara ha annunciato che correrà la V Mulini, dove mancherà invece Yeman Crippa, in fase di recupero dopo l’infortunio. Bene anche Iliass Aouani, laureatosi campione italiano di specialità domenica scorsa a Campi Bisenzio, qui chiude in 30:01, quindi 3’/km.

Gara femminile che ben presto ha visto staccarsi la keniana Rengeruck e l’etiope Gemechu; le due forti atlete africane volano i primi 2000 metri alla media di 3’09/km facendo il vuoto dietro di loro. Sono sempre insieme, anche alternandosi al comando, fino agli ultimi 300 metri. La keniana entra in pista in prima posizione, ma poco dopo l’etiope cambia letteralmente marcia e vince con buon vantaggio. Terza e piuttosto lontana l’altra etiope Tsige Haileslase. Bene le italiane Francesca Tommasi (C.S. Esercito) e Giovanna Selva (Sport Project VCO), rispettivamente sesta e ottava, al termine di una bella prova. Si è ritirata Nadia Battocletti, pare per un malessere al terzo giro.

Esordio del cross corto al Campaccio (km 3,2), con la bella prova al maschile di Sebastiano Parolini, atleta ormai da considerarsi ben più di una promessa dell’atletica.

Alla fine complessivamente sono stati mille i partecipanti; ecco le classifiche finali, tra parentesi i numeri degli atleti che hanno concluso la prova. Bene lo speakeraggio a cura di Daniele Bonesini e Paolo Mutton.

Junior e promesse uomini, km 10 (77)  

1)Jacob Kiplimo (Uganda, Atl. Casone Noceto), 29:07 2) Nibret Melak (Etiopia) 29:10 3) Oscar Chelimo (Uganda, Atl. Club 96 Alperia) 4) Eyob Faniel (Fiamme Oro Padova) 29:53 5) Mogos Tuemay (Etiopia) 29:55

Junior, promesse e seniores donne, km 6 (31)

1)Tsehay Gemechu (Etiopia) 19:03 2) Lilian Rengeruk (Kenya) 19:06 3) Tsige Haileslase (Etiopia), prima nella categoria promesse, 19:56 4) Francine Niyomukunzi (Burundi, Atl. Castello) 20:08 5) Belay Addisalem Tegegn (Etiopia, Atl. Saluzzo) 20:13.  

Emma Casati (Atl. Piacenza) vince in 22:26 la categoria junior.

Cross corto donne, juniores, promesse, seniores, km 3,2 (50)

1)Micol Majori (Pro Sesto Atl.) 11:18 2) Giulia Cordazzo (La Fratellanza) 11:21 3) Laura Dalla Montà (Assindustria Padova) 11:31

Cross corto uomini, juniores, promesse, seniores, km 3,2 (95)

1)Sebastiano Parolini (GAV Vertova) 09:34 2) Jacopo De Marchi (Trieste Atletica) 09:36 3) Samuele Dini Fiamme Gialle) 09:39

Juniores uomini, km 6 (37)

1) Massimiliano Berti (S.A. Valchiese) 19:23 2) Matteo Bardea (A.S. Lanzada) 19:33 3) Thomas D’Este (Assindustria Padova) 19:38

Allievi, km 4 (87)

1) Stefano Benzoni (Alta Valseriana) 12:30 2) Francesco Ropelato (U.S. Quercia) 12:35 3) Francesco Mazza (Atl. Saluzzo) 12:46

Allieve, km 4 (55)

1)Arianna Algeri (Atl. Bergamo 1959) 14:34 2) Miriam Scerra (PBM Bovisio Masciago) 14:38 3) Anna Hofer (SportClub Merano) 14:40.

20 marzo - Un cross del Campaccio, edizione numero 64, articolato su due giornate per soddisfare i requisiti di sicurezza imposti dalla situazione pandemica. Misure che hanno impedito la presenza del pubblico e imposto numerosi controlli agli accessi; naturalmente obbligo di indossare sempre la mascherina, sanificazione delle mani e verifica della temperatura agli accessi. Gli atleti venivano dotati di braccialetto. Premiazioni sul posto subito dopo l’arrivo di ogni batteria, primi tre classificati.

Domani sono in programma le gare riservate agli assoluti, questi gli orari:

ore 11.30, categoria cadette, km 2

ore 11:45, categoria cadetti, km 2,5

ore 12.00, categoria allieve, km 4 

ore 12.25, categoria allievi, km 4

ore 13.30, categoria Juniores M Internazionale, km 6

ore 14:00, cross corto, categorie juniores F, promesse F, seniores F, km 3,2

ore 14.20, cross corto, categorie juniores M, promesse M, Seniores M, km 3,2

ore 14.40, categorie juniores F, promesse F, seniores F, internazionale, km 6

ore 15.10, categorie promesse M, seniores M, internazionale, km 10 

Per quanto riguarda i master, ecco le classifiche di giornata, tra parentesi il numero di atleti classificati per ogni categoria

SF 35, km 4 (8)

1)Ilaria Bianchi (La Recastello) 14:49 2) Lia Tavelli (Atl. Lonato), 15:25 3) Oksana Diamanti (Atl. Blizzard) 16:45

SF 40, km 4 (11)

1)Bethany Thompson (Circolo Minerva) 15:36 2) Elide Gravina (Road Runners Milano) 16:12 3) Marina Lazzarina (Atl.Montichiari), 16:23

SF 45, km 4 (14)

1)Paola Poletti (U.S.Zola), 15:51 2) Lara Birolini (Elle Erre) 16:11 3) Roberta Locatelli (Atl. Paratico) 16:29

SF 50, km 4 (10)

1)Carla Primo (Rari Nantes Torino) 14:50 2) Nadia Calvi (Atl. paratico) 16:54 3) Daniela Giupponi (Atl Valle Brembana) 18:81

SF 55, km 4 (5)

1)Monica Zanga (Atl. Paratico) 17:15 2) Luisa Pareto (CUS Genova) 17:28 3) Daniela Gilardi (SEF Valmadrera 17:40)

SF 60, km 4 (2)

1)Lopes Donzilia Cardoso (US San Maurizio) 18:38 m2) Patrizia Destro (Atl. Gavardo) 20:26

SF 65, km 4 (3)

1)Iole Ronchi (Atl. Lumezzane) 19:34 2) Annamaria Galbani (Atl. Abbiategrasso) 21:28 3) Ornella Bondioni (Atl. Casorate 23:32

SF 70, km 4 (1)

1)Milena Maggi (Avis Pavia) 23:18

SM 35, km 5,3 (22)

1)Mattia Bertocchi (DK Runners) 17:57 2) Fabio Gala (Brescia Marathon) 18:04 3) Marco Fumagalli (Runners Bergamo) 18:43

SM 40, km 5,3 (27)

1)Matteo Vecchietti (Atl. Valle Cembra) 18:03 2) Marco Marini (Boscaini Runners) 18:10 3) Mirko Colangelo (Ethos Team) 18:21

SM45, km 5,3 (46)

1)Renato Tosi (Atl. Paratico) 17:42 2) Fabrizio Sutti (G.S. Valgerola) 18:16 3) Roberto Catalano (ASD Borgaretto) 18:29

SM50, km km5,3 (51)

1)Andrea Burlo (SD Baudenasca) 18:11 2) Roberto Pedroncelli (Santi Nuova Olonio) 18:24 3) Roberto Sopini (Atl. Paratico) 18:39

SM55, km 4 (38)

1)Marco Premoli (Atl. Paratico) 14:11 2) Giorgio Bresciani (Atl. Paratico) 14:17 3) Marcello Rosa (Libertas Sesto) 14:24

SM60, km 4 (20)

1)Marco Moracas (La Fratellanza) 15:01 2) Francesco Erli (Atl. Paratico) 15:11 3) Francesco Barletta (Euroatletica 2002) 15:26

SM65, km 4 (8)

1)Martino Palmieri (Euroatletica 2002) 16:09 2) Andreino Comuzio (Podistica Robbiese) 16:13 3) Rodolfo Bellomo (Atl. Gavirate) 17:40

SM65, km 4 (8)

1)Guerino Ronchi (Atl.Lumezzane) 16:22 2) Aurelio Moscato (Libertas Cernuschese) 16:29 3) Lorenzo Moroni (Pod. Mezzanese) 17:44SM70

SM70, km 4 (4)

1) Edgardo Locatelli (U.S. San Maurizio 20:46) 2) Ennio Bodei (U.S.Serle) 21:01 3) Giampaolo Gerbaz (Road Runners Milano) 26:00

Si avvicinano le Olimpiadi, con tutta la possibile speranza che si possano fare, di sicuro invece c’è la necessità per molti atleti di realizzare il cosiddetto minimo per l’ammissione, che ricordo essere 2:11:30 per gli uomini e 2:29:30 per le donne.

Per quanto riguarda gli atleti italiani questi sono già ammessi:

Eyob Faniel (2:07:19); Yassine Rachik (2:08:05); Yassine El Fathaoui (2:10:10)

Sara Dossena (2:24:00): Giovanna Epis (2:28:03); manca la terza. Ho un'idea ... e una speranza. E anche un sogno.

Di certo, per tutti gli atleti di ogni nazione, il compito di realizzare il minimo è reso quantomai complicato dalla mancanza di maratone a calendario; ecco quindi il proliferare di gare atipiche, organizzate e finalizzate per lo specifico obiettivo. Descrivo la situazione attuale, per quanto a mia conoscenza; mi fosse sfuggita qualche gara, in Italia e nei dintorni, ringrazio sin d’ora per la possibile segnalazione.

Siena, 11 aprile, Tuscany Camp Marathon; un percorso realizzato ad hoc, è proprio il caso di dirlo, nell’aeroporto di Siena Ampugnano, già testato in occasione della mezza maratona, gara nella quale Eyob Faniel ha fatto il nuovo record italiano sulla distanza, 1:00:07. Qui si tratta solo di raddoppiare il numero dei giri, con l’aggiunta finale per far tornare i conti e arrivare a km 42,195. Percorso molto veloce a detta di chi partecipato alla mezza, infatti, oltre ad Eyob, altri atleti hanno migliorato il proprio personale: il vincitore Felix Kipchoech (Kenya,59:35), Alex Kibet (Kenya 60:07, Salvatore Gambino (1:05:17) Francesco Agostini (1:04:41). Altri come Francesco Puppi e Andrea Soffientini ci sono andati molto vicino.

http://www.tuscanycamp.com/

Brescia, calendarizzata proprio nell’ultimo giorno utile, il 31 maggio, ha forse lo svantaggio di corrersi molto avanti nella stagione, ma forse anche quello di poter sperare in una situazione pandemica migliore. Di certo è l’unica delle maratone in programma APERTA A TUTTI, sia pure con limitazioni nel numero dei partecipanti. Altra notizia importante: nell’eventualità di annullamento in caso di pandemia verranno rimborsate le quote delle iscrizioni.

http://bresciamarathon.it/

Milano, 16 maggio. Realizzato un percorso di 7,5 chilometri, da ripetere 5 volte più un tratto di 4695 metri; partenza ed arrivo nel centro città, a City Life. Partenza alle 07.00. Tempi di ammissione per uomini/donne (realizzati dall’ 1 gennaio 2019 in poi): maratona 2:45, mezza maratona 1:15. Il fatto che siano richiesti i medesimi tempi è certamente anomalo, tuttavia determinato dalla necessità di restare in una determinata fascia oraria. L’organizzazione, che ha riservato alle donne 35 pettorali (sul totale dei 120 disponibili) tuttavia potrebbe riservarsi la facoltà di valutare eccezioni, sia al maschile che al femminile, secondo la disponibilità di pettorali.

Previsti tre settori di partenza per i seguenti tempi: 2:15, 2:30,2:45. Novità ovviamente gradita: la partecipazione è gratuita per gli atleti che soddisfano i requisiti del regolamento.

A prescindere dalla necessità dei minimi, si prospetta una gara di alto livello tecnico. Troppo presto per i nomi, che forse ad oggi non sono noti, ma tendo a credere che la Milano Marathon, già in possesso del “titolo” di maratona più veloce in Italia (Titus Ekiru, 2:04:46, anno 2019), voglia mantenere, o anche migliorare questa sua leader ship.

https://www.generalimilanomarathon.it/maratona/

Berna, programmata per il 14 marzo e annullata per neve, stanno riprogrammandola a breve, forse il 3 aprile. Era prevista qui la presenza di tre nostri atleti: Valeria Straneo, Daniele Meucci, Stefano La Rosa, che ora immagino stiano decidendo dove gareggiare.

Fürstenfeld, regione della Stiria, Austria. Il d-day è il 23 maggio, tuttavia viene tenuta una finestra aperta anche sul 22 e 24 maggio, in caso di temperature elevate. Organizzazione a cura della ben nota Run2gether, che metterà a disposizione i suoi atleti in veste di pacer per correre con proiezioni finali di: 2:09; 2:11; 2:29. Si correrà su un’autostrada attualmente in costruzione, quindi si può supporre un percorso piatto e certamente con poche curve, tutti elementi che potrebbero favorire la miglior prestazione possibile. Ci sono delle regole di ammissione, vedere tutto nella info contatti:

www.run2gether.com; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; mr. Thomas Krejci.

Amburgo, 11 aprile. Anche qui gara solo elite, l’evento di massa è stato spostato al 12 settembre 2021. Una gara che vedrà alla partenza il primatista mondiale, Eliud Kipchoge, che proprio qui nel 2013 ha corso la sua prima maratona (chiusa in 2:05:30).

https://haspa-marathon-hamburg.de/en/

21 marzo: si aggiunge Ginevra, 2 maggio. Si correrà virtualmente per tutto il mese ma il giorno 2 ci sarà una prova riservata agli atleti elite. Pare che la federazione etiope abbia scekto questa gara per i propri atleti

 

14 marzo - Nel triste scenario delle poche gare che si corrono spicca questa Trino-Crea, corsa nazionale Fidal e pertanto autorizzata a tutti gli effetti dalle vigenti normative. Una gara lunga circa 18,5 chilometri, con partenza da Trino Vercellese ed arrivo al Santuario di Crea; un percorso ondulato che tende a salire dolcemente (quasi 400 metri il dislivello totale), tranne quando si arriva a Crea, alla base del Santuario: sono due chilometri “in piedi”, un muro che costringe molti a camminare, soprattutto se hai speso troppo fino a quel punto.

Vince il lombardo Michele Belluschi (Grottini Team), con 1:05:43 realizza il record del percorso, che già gli apparteneva, 1:07:49 realizzato nel 2018. Secondo posto in 1:07:50 per Marco Mazzon (Atheltic Team TO), terzo per Francesco Guglielmetti (1:08:22, Fulgor Prato Sesia). A pochi secondi dal podio Loris Mandelli (Pol. Carugate).

Ma di certo la principale notizia di giornata è la prestazione della forte svedese Charlotta Fougberg, capitata da queste parti, è proprio il caso di dirlo, per caso, dopo l’annullamento per neve della maratona di Berna (dove avrebbe volentieri gareggiato anche la nostra Valeria Straneo). La Fougberg vince col fantastico tempo di 1:07:27, che batte il precedente record della gara, ed è seconda assoluta. Del resto si tratta di un'atleta di alto livello, già selezionata per le Olimpiadi di Tokio, con primati personali di grande spessore tecnico: 1:10:19 in mezza maratona (Gdynia 2020) e 2:28:56 in maratona, realizzato nel 2020 proprio a casa nostra, a Reggio Emilia.

Secondo posto col tempo di 1:20:52 per Francesca Rimonda (Vigone Corre) e terzo per Ilaria Bergaglio (1:23, Atl. Novese).

A parte gli ottimi riscontri tecnici, si registra una buona partecipazione complessiva per una gara un po’ atipica; con 234 classificati siamo sugli stessi livelli del 2019 (240). Quindi bravo Vanni Mussio ed il gruppo podistico Trinese, che ha provveduto all’organizzazione.

Insomma, premiato il coraggio di ripartire, nonostante tutto.

SERVIZIO FOTOGRAFICO QUI

Una vera festa del cross, valevole sia come campionato individuale che CDS per le categorie assoluti, promesse, junior e allievi. Anche a staffetta, dove erano incluse tutte le categorie master. Segue il dettaglio delle prestazioni. Bene i controlli, nel rispetto delle normative anti Covid.

Categoria promesse e senior uomini, km 10

Il nuovo campione è Iliass Aouani (Atl. Casone Noceto), milanese per qualche tempo di stanza negli USA, più precisamente Syracuse, stato di New York. Gara complicata dalla pioggia, a tratti addirittura grandine. Duello tra Aouani e Yohannes Chiappinelli (C.S. Carabinieri) che si risolve solo nell’ultimo dei cinque giri, dopo un appassionante tira e molla-tra i due. Terzo posto per Osama Zoghlami. Gara vinta da Jacob Kiplimo, campione del mondo di mezza maratona. Categoria promesse appannaggio di Alain Cavagna (Atl. Valle Brembana); secondo Mequanint Navoni (Team Lombardia), terzo Andrea Palumbo (Cisternino Ecolservizi).


Classifica italiani

1

45

AOUANI Iliass

1995

SM

PR568 ATL. CASONE NOCETO

30:49

2

7

CHIAPPINELLI Yohanes

1997

SM

BO011 C.S. CARABINIERI SEZ. ATLETICA

30:57

3

58

ZOGHLAMI Osama

1994

SM

RM053 C.S. AERONAUTICA MILITARE

31:09

4

50

NJIE Nfamara

1998

SM

PR568 ATL. CASONE NOCETO - equiparato

31:33

5

51

QUAZZOLA Italo

1994

SM

PR568 ATL. CASONE NOCETO

31:35

6

3

PAROLINI Sebastiano

1998

SM

BG135 G. ALPINISTICO VERTOVESE

31:43

7

410

BAMOUSSA Abdoullah

1986

SM35

PN039 ATL BRUGNERA PN FRIULINTAGLI

31:47

8

47

EL MAZOURY Ahmed

1990

SM

PR568 ATL. CASONE NOCETO

31:49

9

6

CAVAGNA Alain

2001

PM

BG223 ATL. VALLE BREMBANA

31:52

10

5

CAVAGNA Nadir

1995

SM

BG223 ATL. VALLE BREMBANA

31:56

 

Classifica generale

1

1147

KIPLIMO Jacob

2000

PM

PR568 ATL. CASONE NOCETO - UGANDA

30:09

2

45

AOUANI Iliass

1995

SM

PR568 ATL. CASONE NOCETO

30:49

3

7

CHIAPPINELLI Yohanes

1997

SM

BO011 C.S. CARABINIERI SEZ. ATLETICA

30:57

4

58

ZOGHLAMI Osama

1994

SM

RM053 C.S. AERONAUTICA MILITARE

31:09

5

1056

KIPNGETICH Sammy

1991

SM

CN016 ATLETICA SALUZZO

31:14

 

Categoria promesse e seniores donne, 8 km

Nonostante alcuni recenti problemi non sfugge la vittoria a Nadia Battocletti (Fiamme Azzurre), che all’ultimo giro la spunta di poco su Francesca Tommasi (campionessa in carica); terzo posto per Rebecca Lonedo (Atl. Vicentina).

Presenza di qualità con diverse atlete africane: gara vinta da Francine Niyomukunzi (Atl. Castello), davanti all’etiope Addisalem Tegegn (Atl. Saluzzo, 28:47) e Adeline Musabyeyezu ( Atl. Dolomiti Belluno).

Classifica italiane

1

126

BATTOCLETTI Nadia

2000

PF

RM002 G.S. FIAMME AZZURRE

29:01

2

128

TOMMASI Francesca

1998

SF

RM052 C.S. ESERCITO

29:04

3

139

LONEDO Rebecca

1996

SF

VI626 ATL.VICENTINA

29:09

4

138

SELVA Giovanna

2000

PF

VB058 SPORT PROJECT VCO

29:18

5

91

EPIS Giovanna

1988

SF

BO011 C.S. CARABINIERI SEZ. ATLETICA

29:22

6

88

COLLI Gaia

1999

PF

BG223 ATL. VALLE BREMBANA

29:30

 

Classifica generale

1

1299

NIYOMUKUNZI Francine

1999

PF

FI021 ATL. CASTELLO - BURUNDI

28:40

2

1280

TEGEGN Addisalem Belay

1995

SF

CN016 ATLETICA SALUZZO - ETHIOPIA

28:47

3

1256

MUSABYEYEZU Adeline

1991

SF

BL010 A.ATL.DOLOMITI BELLUNO - RWANDA

28:51

 

Promesse e seniores uomini, cross corto km 3

Una classifica “corta” con distacchi minimi, vede vincitore Ala Zoghlami (Fiamme Oro), che ha allungato con decisione a metà percorso, resta con lui per lunghi tratti Samuele Dini (Fiamme Gialle), che si piazza al secondo posto precedendo Samuel Medolago (Atl. Valle Brembana).


Classifica

1

347

ZOGHLAMI Ala

1994

SM

PD131 G.S. FIAMME ORO PADOVA

8:42

2

349

DINI Samuele

1994

SM

RM056 G.A. FIAMME GIALLE

8:46

3

328

MEDOLAGO Samuel

1995

SM

BG223 ATL. VALLE BREMBANA

8:52

4

353

MARQUEZ Wilson

2000

PM

SR248 SIRACUSATLETICA - EQUIPARATA/O

8:56

5

333

PAGLIONE Leo

1991

SM

CB005 GRUPPO SPORTIVO VIRTUS

8:56

6

329

FILIPPI Giovanni

1998

SM

BG228 U.S. ROGNO

8:56

7

350

PAVONI Nicolas

1996

SM

RS195 RCF ROMA SUD

9:02

8

332

MELLONI Edoardo

1990

SM

BZ066 ATHLETIC CLUB 96 ALPERIA

9:03

9

357

ODDONE Enrico Martino

1998

SM

TO004 ATLETICA GIO' 22 RIVERA

9:06

10

344

LEONE Luca

1986

SM35

MI077 CUS PRO PATRIA MILANO

9:09

 

Promesse e seniores donne, cross corto km 3

Nicole Reina (CUS Pro Patria) doppia il risultato di ieri, nella staffetta, vincendo anche oggi in solitaria su Micol Majori (Pro Sesto) e Linda Palumbo (Suedtirol Team). Percorso reso più duro dalla pioggia caduta nel corso della mattinata. Gara categoria promesse vinta da Linda Palumbo, davanti a Lucrezia Mancino (Arcobaleno Savona).

Classifica

1

372

REINA Nicole Svetlana

1997

SF

MI077 CUS PRO PATRIA MILANO

10:16

2

373

MAJORI Micol

1998

SF

MI089 PRO SESTO ATL.

10:23

3

369

PALUMBO Linda

1999

PF

BZ073 A.S.D. SUEDTIROL TEAM CLUB

10:46

4

377

DALLA MONTA' Laura

1993

SF

PD140 ASSINDUSTRIA SPORT

10:54

5

371

BALDINI Federica

1998

SF

GE002 A.S.D. C.U.S. GENOVA

10:58

6

378

VETTOR Giulia

1994

SF

PR068 C.U.S. PARMA

11:03

7

381

LOT Eleonora

1995

SF

TV339 ATLETICA PONZANO

11:05

8

379

PAPA Isabella

1995

SF

RM068 TIRRENO ATLETICA CIVITAVECCHIA

11:11

9

380

MANCINO Lucrezia

2000

PF

SV070 ATLETICA ARCOBALENO SAVONA

11:12

10

374

TREZZI Sara

1998

SF

MI089 PRO SESTO ATL.

11:19

 

Ora in molti diranno “si sapeva”, io dico che al massimo si poteva immaginare. La verità è che ci si prova, compatibilmente con le normative, che descrivono come siano fattibili determinate manifestazioni. Incoscienza degli organizzatori? Coraggio di provarci? Voto la seconda opzione, senza riserve, tenendo presente quanto lavoro si debba fare per “provarci”, per poi vedersi annullare le gare a pochi giorni, dopo aver avuto tutte le autorizzazioni del caso, anche molto vicino alla data della gara. Già, perché non deve sfuggire il grande lavoro che implica organizzare una gara, particolarmente di questi tempi. Confido che i podisti sappiano correttamente interpretare queste situazioni, accettando questi disagi, tutto è pensato e fatto perché si torni a correre, quanto prima. E in sicurezza.
Pare che gli organizzatori daranno la possibilità di trasferire l’iscrizione alle successive tappe, così come quella del rimborso della quota.
In ogni caso, a breve forniremo aggiornamenti del calendario delle tappe del circuito "Run Free".


Questo il comunicato del Comitato Organizzatore:

Buongiorno,
alla luce della situazione Sanitaria, purtroppo in rapido peggioramento, le Istituzioni ci hanno chiesto di rivedere, a prescindere dalla possibilità tecnico normativa vigente, l’Organizzazione delle prime Tappe di Milano Monza Run Free Tour 2021.
A questo punto, vista l’impossibilità di effettuare una attività sportiva, seppur riconosciuta, dobbiamo fare un passo indietro e annullare le prime due tappe del Tour.
Parco Sempione del 14 Marzo e Parco delle Cave del 28 Marzo, sono quindi annullate e saranno riprogrammate in un nuovo calendario che sarà stilato a breve, anche in previsione di un miglioramento della situazione.
La nostra volontà di ricominciare non viene intaccata da questa decisione, seppur sofferta, e il nostro obiettivo resta quello di condividere presto con voi momenti di sport, gioia e libertà.
Ci scusiamo per la decisione presa e vi chiediamo di pazientare insieme a noi ancora un poco, torneremo a correre insieme.

7 marzo 2021. Si è conclusa la rassegna europea di Torun col botto di Marcell Jacobs che porta a casa l’oro nei 60 metri. Questa la notizia più importante in chiave azzurra per una spedizione che, a mio avviso, non è da considerare negativa. Delusione per l’argento di Tamberi? Nedasekau ha imbroccato il salto della vita, Gimbo stavolta no. E portiamo a casa anche il bronzo di Dal Molin nei 60 metri hs, che ha corso ad un centesimo dal suo primato

Erano 44 gli azzurri in gara, un numero certamente elevato in relazione alle obiettive possibilità di medaglia, ma non era certo questo l’obiettivo principale per la maggior parte degli atleti. Per molti si trattava di fare importanti esperienze, basti pensare che c’erano ben 14 under 23 e 2 under 20, infatti l’età media era di soli 24 anni. Solo 5 avevano portato a casa medaglie in precedenti occasioni (Chiara Rosa, Tamberi, Del Buono, Trost, Dal Molin).

Si chiude con un oro (Jacobs), un argento (Tamberi) ed un bronzo (Dal Molin). Non so valutare quante medaglie si potevano portare a casa, certamente qualche motivo di rammarico c’è. Probabilmente migliorabile il risultato della staffetta 4 x 400 metri maschile, dubbi sulla disposizione degli atleti, condivisi anche da esperti della specialità. Qualche atleta non ha reso come poteva, ma vedo il bicchiere più pieno che vuoto, quantomeno in prospettiva. In ordine sparso su quelle che mi sono parse le cose migliori viste qui: Luminosa Bogliolo con 7:99 abbatte finalmente la barriera degli 8 secondi nei 60 ostacoli. Dario Dester alla sua prima importante esperienza internazionale finisce sesto nella finale dell’Eptathlon. La 4 x 400 femminile (Borga, Mangione, Marchiando, Coiro) con 3:30:32 polverizza il precedente primato italiano di 3:31:55. Tobia Bocchi è quarto nella finale del salto triplo. Il debuttante Franck Brice Koua (19 anni), nei 60 ostacoli con 7:70 ha realizzato la migliore prestazione italiana under 23. Larissa Japichino? Tanta pressione attorno a lei, non si può sempre migliorarsi, torna a casa con un quinto posto (6,59) ed una buona esperienza. Brava Laura Strati, sesta con 6,57, non lontana dal suo personale di 6,66.

800 METRI UOMINI

Gara avvincente, risolta sul rettilineo finale: doppietta della Polonia, con Patryk Dobek che vince in 1:46:81 davanti a Mateusz Borkowski (1:46:90). Medaglia di bronzo per l’inglese Jamie Webb (1:46:95).

Bene Simone Barontini, che esce in una semifinale proibitiva, ma dopo aver portato il suo primato personale a 1:48:78 nella batteria delle qualificazioni. Bene anche Gabriele Aquaro, a pochi centesimi dal suo miglior risultato, 1:48:73 contro 1:48:88 realizzato qui a Torun.

800 METRI DONNE

Contava vincere, allora si corre per quello, anche qui gara tattica vinta dall’inglese Keely in 2:03:88 (si pensi che Eleonora Bellò aveva vinto la sua batteria in 2:03:80!); secondo e terzo posto per la Polonia, rispettivamente con Joanna Jozwik (2:04:00) e Angelika Cichocka (2:04:15). Certamente buona prestazione per Elena Bellò, che ha vinto la sua batteria in 2:03:80 e poi corso la semifinale in 2:03:61, così avvicinandosi molto al suo personale di 2:03:45. Eleonora Vandi si piazza al quarto posto (2:04:97) nella sua semifinale. Un po’ sotto le attese Irene Baldessarri, miglior tempo nelle due gare di 2:05:44.

1500 METRI UOMINI

Gara condizionata da una scorrettezza: avrebbe vinto l’esperto Lewandowski ma Ingebtrigtsen era stato costretto a mettere un piede fuori dalla pista perché spinto da un atleta polacco; dopo una prima squalifica del fortissimo norvegese è stato accolto il ricorso. Andrò controcorrente ma credo che la decisione dei giudici sia stata tutt’altro che facile, non era così scontata la decisione; Ingebrigtsen cerca un passaggio interno dove forse non c’è, l’atleta polacco non poteva certo farlo accomodare facilmente, anche se in effetti il braccio era molto largo. Comunque ha vinto il più forte, giusto così. Italiani? Joao Bussotti, Pietro Arese e Federico Riva, tutti eliminati nelle batterie di qualificazioni e relativamente lontani dai loro personal best, peraltro appena ottenuti agli italiani di Ancona nel caso di Pietro Arese e Federico Riva. Gare troppo tattiche per correre forte? Può darsi, ci torno nel commento finale.

1500 METRI DONNE

Vince la belga Elise Vanderelst, suo il tempo di 4:18:44, davanti all’inglese Holly Archer (4:19:91) e la tedesca Hanna Klein (4:20:07). Qualificazioni difficili per le azzurre, con Federica Del Buono che ci prova con coraggio, forse anche incoscienza, mettendosi in testa nei primi giri, poi probabilmente finisce per pagare un ritmo che non ha ancora nelle gambe; suo il tempo di 4:12:79. Tutto sommato discreto esordio per Gaia Sabbatini, quarta nella sua batteria in 4:17:21.

3000 METRI UOMINI

Jakob Ingebrigtsen, che doppia il successo sui 1500 metri, ribadisce la sua superiorità: disarmante per gli avversari corrergli contro. Il norvegese vince con apparente facilità in 7:38:20 (suo record personale); secondo posto per il belga Isaac Kimeli (7:49:41 e terzo per lo spagnolo Adel Mechaal (7:49:47).

Unico italiano presente Yassin Bouih, eliminato nella batteria di qualificazione alla finale, dove si è piazzato quinto in 7:56:66 (tre batterie, passavano i primi tre più i tre migliori tempi). Lontano dal suo personale di 7:47:98, peraltro realizzato nel 2021.

3000 METRI DONNE

Assente dalla rassegna la campionessa in carica Laura Muir (personale di 8:26:41) la gara si corre su tempi non eccezionali. Gara tuttavia avvincente, soprattutto nella parte finale: vince l’inglese Amy Eloise Markovc (8:46:43), davanti alla francese Alice Finot (8:46:54); terza Verity Ockenden (GBR, 8:46:60).

Non benissimo Ludovica Cavalli e Giulia Aprile, perlomeno per i tempi realizzati: chiudono in 9:14:85 e 9:17:66, lontane dai loro personal best (9:05 e 9:09).

Una doverosa nota di merito a parte per l’olandese Femke Bol: ha vinto la medaglia doro nei 400 metri, doppiata col successo nella staffetta 4 x 400 metri, ma ciò che più ha impressionato è la bellezza della sua corsa, un’incredibile facilità del gesto atletico. Ne sentiremo parlare a lungo.

Un’altra nota riguarda gli italiani, nel mezzofondo: nel valutare le prestazioni si è spesso parlato di gare troppo tattiche, che nella maggior parte dei casi non hanno permesso loro di ottenere buoni riscontri cronometrici. Mancanza di coraggio? Inesperienza? Tutto materiale su cui discutere, per gli appassionati di atletica ma anche e soprattutto per i tecnici di settore.

Infine, spiace un po’ non raccontare di tutte le altre gare e specialità, d’altra parte questa rivista si occupa di corsa ed è inevitabile restare soprattutto in questo ambito.

IL MEDAGLIERE DEI CAMPIONATI EUROPEI 2021

7 marzo - Si è corsa oggi la seconda mezzamaratona in Italia nel 2021 (dopo Trecate, 21 febbraio) ed abbiamo avuto un’ennesima dimostrazione che le gare si possono fare, sia pure con tutte le limitazioni e le difficoltà imposte dall’attuale situazione.

Vince la gara maschile il forte mezzofondista Abdoullah Bamoussa: non è certo questa la sua distanza preferita ma ha voluto così onorare la gara organizzata proprio dalle sue parti, e dal suo gruppo sportivo, Atletica Brugnera Friulintagli. Lo ha fatto nel migliore dei modi, realizzando il primato personale con 1:05:10 (precedente 1:05:22), dopo una gara condotta sempre in testa. Nella volata finale, date le sue caratteristiche, non ha avuto difficoltà a regolare gli avversari arrivati in quest’ordine: J. Baptiste Simukeka (GS Orecchiella Garfagnana, 1:05:13), Joash Kipruto Koech (GP Parco Alpi Apuane,1:05:14). Sesto in 1:07:54 Michele Belluschi (Grottini Team).

Gara femminile che è stata un testa a testa tra l’etiope Addisalem Belay Tegegn (Atl. Saluzzo) e la ruandese Clementine Mukandanga (Atl. Virtus Lucca). Nella prima parte e fino al km 12 l’etiope era avvantaggiata di diverse decine di metri, poi è stata raggiunta dalla ruandese; da qui all’arrivo hanno proceduto insieme; nella lunga volata Belay Tegegn ha regolato l’avversaria vincendo, con record della gara, in 1:12:02; secondo posto quindi per Mukandanga (1:12:04), terzo per la burundiana Cavaline Nahimana (Atl. Libertas Livorno). Prima italiana in 1:21:38 Francesca Tonin (Calcestruzzi Corradini).

Della vincitrice odierna a suo tempo ne avevamo RACCONTATO QUI.

Nella gara di contorno sulla distanza di km 7,097 vittoria in 21:59 per il giovane Samuel Demetz (categoria Junior, classe 2003) e Giulia Vettor (CUS Parma, 26:10), da due settimane laureatasi campionessa regionale Emilia-Romagna di cross a Correggio.

Percorso gara su un giro da poco più di 7 chilometri, ritenuto non velocissimo anche per un tratto di tre chilometri in sterrato, sia pure ben corribile. In relazione del numero degli iscritti, quasi 700, il comitato organizzatore ha correttamente optato per due partenze separate (ricordo che le normative Fidal impongono un massimo di 500 atleti per ogni singola partenza). Dopo la partenza della gara più breve su un solo giro, avvenuta alle 9.15, alle ore 09.30 sono partiti per i tre giri della maratonina gli uomini (424 i classificati) ed alle 09.35 le donne (209 le classificate).

Speaker della gara Cesare Ballaben.

Gara che si è svolta regolarmente e nel rispetto delle normative anti Covid, certamente un notevole sforzo per il comitato organizzatore dell’Atletica Brugnera, a cui vanno i nostri complimenti, sforzo però ampiamente premiato dai partecipanti; basti pensare, come dicono i numeri qui sopra, che complessivamente sulla mezza maratona ci sono stati 633 atleti classificati, il doppio di quanto fatto registrare negli anni 2019-2018-2017! Un gran bel segnale, oltre che un importante riconoscimento per chi si prodiga ad organizzare, al tempo stesso costituisce un esempio per altri organizzatori.

E a chi si chiede … ma i podisti, verranno? questa è stata la risposta.

 

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