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Apr 30, 2025 Luisa Memoli Saviello
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Alla 50 di Romagna l’Amore è più forte dell’Alieno

Alla 50 di Romagna l’Amore è più forte dell’Alieno Montaggio di R. Mandelli da foto della famiglia Saviello

Castelbolognese, dopo il 25 aprile - Di solito è Paolo [Saviello, coniuge dell’autrice: ndr] che racconta l'esito di una gara (a lui piace scrivere), ma oggi no. Oggi tocca a me. Devo.

Antefatto: partecipando il 13-14 aprile alla 24h Ultramarathon Festival Venice, durante la gara ho dovuto fermarmi (e con me Paolo, sigh...!) dopo qualche ora per fitte lancinanti alla schiena. Purtroppo erano tanti piccoli calcoli che mi hanno letteralmente devastata per quasi 10 giorni, con puntate notturne in guardia medica ed estenuanti ricorsi al pronto soccorso.

Qualche giorno prima della 50 di Castelbolognese, mentre stavamo scrivendo una mail all’organizzazione appunto per cercare di rimandare entrambi le iscrizioni al 2026 (lui non avrebbe mai corso da solo, con me a casa), arrivano le mail delle conferme con numero pettorale. Un rapido sguardo mio verso di lui è bastato per fargli capire... Capire che per me era importante non mollare: e si fottano i calcoli e chi o come si sono creati (e si fotta anche l'alieno...).

Ebbene, sono stata scortata, coccolata e riverita per tutti i 50 km. Ho avuto il mio angelo custode, di una vita e per tutta la vita, al fianco. Correva veloce incontro ai ristori per prendere acqua e cibo, tornando poi verso me: "per farla nelle 7 ore, viste le condizioni, devi cercare di non perdere neanche un secondo". Mi guardava le spalle per i tagli nelle curve, mi ha tenuto per tutta la gara una bottiglia d'acqua sempre piena. Mi ha dato supporto motivazionale nei momenti difficili e giù a dar consigli sulle andature in funzione dell'altimetria. Insomma una gara per me perfetta, con un tempo notevolmente al di sotto della prospettiva alla vigilia.

Cos'altro potrei dire?

Forse che la fortuna aiuta gli audaci? Forse che il buon Dio ci ha aiutati? Tutto vero o forse no. Di certo c'è la nostra forza e determinazione, e tanta passione per questo sport perché a volte si piange non solo per il proprio risultato, ma anche perché a qualcuno che ti ha vista arrivare son scese delle lacrime di gioia. Ci conosciamo, mi conosci da un po', ma non ti ho mai detto che hai un cuore d'oro come nessuno al mondo?

E dunque grazie al “tutto mio” Paolo.

Informazioni aggiuntive

Fonte Classifica: Comitato organizzatore

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