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Mar 04, 2020 4721volte

Coronavirus e gare internazionali: che succederà?

Coronavirus e gare internazionali: che succederà? Foto R.Mandelli

La verità è che ad oggi non si sa; le varie autorità nazionali stanno lavorando con l’organizzazione mondiale della sanità (O.M.S.) per definire delle linee guide dalle quali scaturiranno delle decisioni. Ricordiamoci sempre che se dal nostro personale osservatorio di settore vediamo una specifica realtà, il mondo intero ha diversi elementi di preoccupazione ben maggiori.

Rimanendo nel nostro ambito, abbiamo dato uno sguardo al panorama delle gare internazionali, prendendo in esame alcune di quelle importanti e/o ad elevata partecipazione: proprio per quest’ultimo motivo sono quelle che sarebbero maggiormente toccate da limitazioni o addirittura annullamenti.

I comunicati sono piuttosto generici, né potrebbe essere diverso, sono tutti in attesa. Qualcuno fa proprio finta di niente, altri danno consigli "curiosi".

Gerusalemme, 20 marzo. Il sito recita: “ following the announcement made by the Director General of the Ministry of Health, the Jerusalem Municipality will examine carefully the guidelines set forward by the Ministry of Health and will publish the decision regarding the Jerusalem Marathon in the near future”

Vale la pena ricordare che, quantomeno dal punto di vista degli italiani, le cose non sembrano messe bene da queste parti; già in occasione della maratona di Tel Aviv (28 febbraio) con un avviso last minute sono stati bloccati, lo avevamo raccontato qui: maratona-di-tel-aviv-per-40mila-ma-non-per-i-cento-italiani

Roma 29 marzo, nessun avviso sul sito, per ora cancellata la conferenza stampa

Milano 5 aprileCari Runners, vi confermiamo che stiamo lavorando per il regolare svolgimento della Generali Milano Marathon.
Siamo in costante contatto con gli organi competenti e, di concerto con loro, potremo prendere tutte le misure più idonee per lo svolgimento della manifestazione stessa”.

Mezza di Berlino 5 aprile. “At the moment, we are still planning the 40th Generali Berlin Half Marathon. Of course, we are following the developments concerning COVID-19 (Corona virus) on a daily basis and work closely with the German health authorities as well as the local authorities. We will proactively inform our participants about the official orders and procedures that will be indicated from the competent regional and municipal authorities with regard to the event.

Parigi 5 aprile. Tutto tace, del resto anche in occasione della mezza maratona (1 marzo) non avevano comunicato nulla, sino al giorno prima della gara, quando ormai erano tutti arrivati. Invece, in qualche modo rilancia, precisando che le uniche possibilità rimaste di iscriversi sono tramite charity oppure acquistando il pacchetto completo tramite i tour operator.

Rotterdam 5 aprile, presenta una comunicazione che personalmente trovo un po’ … banale:

“The organisation is keeping a close eye on the development of COVID-19 and follows the current updates and advice of the RIVM, GGD and GHOR. In general, the organisation advises the following: We strongly advise participants not to participate in the NN Marathon Rotterdam if you have fever symptoms (at least 38.0 degrees Celsius) prior* to the event and at least one of the following symptoms: coughing, shortness of breath.

Vero che i podisti sono talvolta un po’ matti e incoscienti, ma fatico a credere che una persona dotata di un minimo di buon senso si metta a correre per 42 chilometri con oltre 38 gradi di temperatura, tosse e difficoltà di respirazione.

Poi ci sono le solite ed ormai note raccomandazioni a cura delle autorità sanitarie: Wash your hands regularly, cough and sneeze on the inside of your elbow, use paper handkerchiefs

Londra, 26 aprile. Comunicazione asciutta, essenziale: “Covid 19 update, We are monitoring closely the developments relating the spread of COVID 19 and noting updates and advice given by the UK Government”

Poi ci sono altre manifestazioni il cui sito non dice proprio nulla: ad esempio Atene 22 marzo, Düsseldorf 26 aprile, Copenhagen 17 maggio, Helsinki 16 maggio.

Eventi asiatici cancellati (Seul, Pechino, Taipei…), direi quasi ovviamente.

Non è superfluo evidenziare che lo scenario è in continua evoluzione, il drammatico sviluppo del virus impone un monitoraggio attento ed accurato; abbiamo ragione noi italiani ad aver affrontato da subito la questione? Hanno ragione gli altri ad averla presa…. diversamente? Chissà. Di certo ci si augura che vengano prese le migliori decisioni in rapporto alla gravità della situazione.

 

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