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Dic 27, 2021 Maurizio Mondoni 2135volte

Aiuto, dov’è finita la svolta sull’Educazione Fisica nella scuola primaria?

Aiuto, dov’è finita la svolta sull’Educazione Fisica nella scuola primaria? Foto: www.ilmessaggero.it

Siamo agli sgoccioli, la Legge di Bilancio deve essere approvata entro il 31 dicembre 2021 e proprio in dirittura d’arrivo ci si sta sempre più accorgendo che la riforma (voluta dalla Sottosegretaria Valentina Vezzali, che era riuscita a inserire nella Legge di Bilancio l’entrata degli Insegnanti di Educazione Fisica e il concorso in “Scienze Motorie e Sportive”) dell’Educazione Motoria (sarebbe stato meglio scrivere dell’Educazione Fisica) nella Scuola Primaria rischia di partire con le ruote sgonfie.

La grande svolta?

La grande svolta, tanto auspicata, rischia di essere solamente una generica dichiarazione di intenti! In Italia … l’Educazione Fisica, il movimento, l’avviamento sportivo, a detta del Governo, non è essenziale e comunque sul “carro dei vincitori”, dopo il trionfo al campionato europeo di calcio, dopo le medaglie conquistate alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi, dopo i titoli europei e mondiali in molte discipline sportive, ci sono saliti tutti.

Il Presidente del Consiglio e la Vezzali

Alla cerimonia della consegna dei Collari d’oro del C.O.N.I. il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha affermato: “Lo sport è molto educativo, su di me ha avuto una traccia indelebile” e la Vezzali di rimbalzo: “Ringrazio Draghi e gli chiedo attenzione (sarebbe stato meglio dire impegno!) allo sport, non solo per quello di vertice, ma per quello di base, a cominciare scuola”. Parole, parole, parole, parafrasando una bellissima canzone di Mina! Ndr: “già la proposta era partita “male” (secondo il sottoscritto), con l’inizio dalla quinta classe, però era partita, forse… era meglio iniziare dalla prima classe!”

Il provvedimento sta andando verso un binario morto

Ancora una volta gli Insegnanti di Educazione Fisica e i laureati in Scienze Motorie, rischiano di essere vittima di una sorta di deragliamento del provvedimento. È saltata la certezza dei fondi, che nella prima versione della legge di Bilancio, erano messi nero su bianco… addirittura fino al 2033, ma era troppo bello per essere vero!

Le due versioni

Nella prima versione della manovra l’articolo 109 al comma 8, prevedeva gli stanziamenti necessari: 29,1 milioni per l’anno 2022, 116 milioni di euro nel 2023, 169,49 milioni nel 2024, 171,94 milioni nel 2025, andando sempre più ad aumentare fino al 2033. Nella versione finale dell’articolo 109, però, sono sparite le cifre apparse nel comma 8, mentre al comma 2 è spuntata la citazione: “Nel limite delle risorse finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente nonché di quelle di personale”.

La frenata e la protesta

D’altronde il confronto fra le due versioni, la prima con le risorse, l’altra senza, rende l’idea della frenata. Da “almeno” due ore di Educazione Fisica a “non più”. Come se qualcuno avesse detto: non esagerate! Certo la norma aveva generato la protesta delle Associazioni dei Maestri, timorosi di essere in qualche modo espropriati di parte della didattica. Ma certo sorprende il fatto che in un mese ci sia stato un sostanziale silenzio da parte di tutti e si sperasse che tutto passasse inosservato!

La doccia fredda!

E infatti qualche giorno dopo, ecco la doccia fredda: i finanziamenti spariscono quasi per incanto e tutto è rimandato alle risorse prodotte dal saldo del “turn over” fra gli Insegnanti che andranno in pensione, gli esuberi e chi sarà assunto.
In pratica ci si affiderà (come al solito pasticcio all’italiana!) al calo demografico e alla possibilità che i “soldi risparmiati” (non si deve mai risparmiati sull’Educazione Fisica, sul movimento e sull’avviamento sportivo, la Francia docet!) possano essere investiti nell’assunzione dei nuovi Insegnanti.

I tempi si allungano

I tempi rischiano di allungarsi e nonostante le rassicurazioni del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, sono in pochi a credere che a gennaio, ci siano le risorse (o meglio che si trovino le risorse) e le certezze per iniziare “il percorso” dell’Educazione Motoria (sic!) nella Scuola Primaria: dal 2022-2023 toccherebbe alla quinta classe e dal 2023-2024 alla quarta.

La sparizione dei fondi

Dove sono finiti i senatori e i deputati dei partiti che esultavano, tutti nessuno escluso, di fronte allo storico risultato raggiunto? In compenso nella Legge di Bilancio 2022 sono stati inseriti i “regalini” ai partiti. Anche quest’anno (more solito!) la Legge di bilancio contiene dei mini ritocchi del genere più disparato, una serie di emendamenti “ad hoc” per un totale di 150 milioni di euro per gli emendamenti proposti dai partiti: esenzione del pedaggio autostradale per il Corpo dei Vigli del Fuoco e della Protezione civile della Valle d’Aosta (7 mila euro a regime dal 2023), 500 mila euro per sperimentare il vaccino (scrivete bene: non è un vaccino, è un anticoncezionale!) “immuno contraccettivo” GonaCov per i cinghiali, con l’obiettivo di contrastarne la proliferazione, fondi sostanziosi a sostegno delle “filiere apistica, della frutta a guscio e di quelle minori” (per una base di 12,75 milioni investiti, con 600 mila euro, la “riqualificazione dei campi sportivi dell’Istituto Pietro Mennea di Barletta” (1 milione di euro), la ristrutturazione della palestra Pedini della Scuola G. Leopardi del Comune di Trofanello (1 milione di euro) e della piscina comunitaria del Comune di Centro Valle Intelvi a San Fedele (1 milione di euro). E così via.

E non troviamo i soldi per l’inserimento degli Insegnanti di Educazione Fisica e i laureati in Scienze Motorie nella Scuola Primaria??!! Ma dove andiamo a finire? Evidentemente la cultura motoria e sportiva non esiste in Italia o perlomeno esiste poco!

Non ci sono i fondi …… ma Sport e Salute si muove

Sport e Salute: il Cda ha approvato per il 2022 288 milioni di euro di contributi pubblici alle Federazioni Sportive Nazionali, inoltre la Vezzali garantisce alle Società Sportive 80 milioni di euro per allargare la base dei praticanti e 21 milioni di euro per i progetti sociali. Inoltre, per i “Progetti Sociali”, Sport e Salute avrà a disposizione, da parte del Dipartimento per lo Sport, 21 milioni di euro da utilizzare nei piani di Inclusione, Quartieri, Sport nei Parchi, Sport in carcere a favore delle SSD/ASD sul territorio, sempre in collaborazione con gli Organismi Sportivi.

Ma non era meglio investire sulla Scuola? Il MIUR sta alla finestra? Il Ministro Bianchi parla solo di digitalizzazione!
Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, interviene alla presentazione della Fondazione Italia Digitale: “Occorre investire su strumenti che facilitano la nostra vita, Fondazione Italia Digitale è un momento di riflessione e di suggerimento di politiche per andare otre la pandemia”. Ma l’Educazione Fisica non facilita la nostra vita? Non le interessa … per andare oltre la pandemia?

Conclusioni

Lo Stato italiano deve investire nella cultura, nell’istruzione, nella scuola, nel benessere e nell’Educazione Fisica e Sportiva: auspichiamo che la “grande svolta” (siamo comunque indietro rispetto a molti Paesi), possa realmente attuarsi, senza restare solo un intento e aspettiamo trepidanti l’approvazione definitiva del testo della Legge di Bilancio 2022 e speriamo che la storia abbia un lieto fine e ... tutti vissero felici e contenti!

1 commento

  • Link al commento Francesco Martedì, 28 Dicembre 2021 11:41 inviato da Francesco

    È dal 1980 che si parla di ed. Fisica nella scuola elementare e siamo sempre al punto di partenza tutti d’accordo e poi resta uguale

    Rapporto

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