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Apr 29, 2023 3081volte

Hoka : recensione Clifton 9

Foto fornite da Hoka Foto fornite da Hoka

Arrivata da poco sul mercato (marzo 2023) pare già riscontrare il gradimento di diversi runner, non fosse altro perché alcuni negozianti lamentano la scarsa disponibilità, anche se questo può dipendere da vari fattori.

Ci ho corso dentro un centinaio di chilometri, a mio avviso la percorrenza minima per farsi un’idea un po’ più precisa. La sensazione, sia nella calzata che nella corsa stessa, è sempre gradevole grazie ad una notevole morbidezza, data soprattutto dalla nuova intersuola in schiuma EVA. Una sensazione che oggi danno gran parte dei prodotti di questa tipologia, frutto di scelte costruttive che vogliono privilegiare il confort; ma questo è a discapito delle prestazioni? L’impressione di “sprofondare” significa necessariamente una minore stabilità? Non è detto, ne’ con Clifton 9, ne’ con altri brand, dipende dall’insieme delle parti che costituiscono il prodotto finale. Nel caso di Clifton 9 non ho avvertito particolari sensazioni di oscillazione laterale.

Per quanto riguarda l’ammortizzazione, probabilmente il parametro più importante per la maggior parte dei podisti, direi che con Clifton 9 c’è tutta. Per chi ancora cerca le scarpe col vecchio criterio, A1, A2, A3, etc  direi che questo modello è una A3, ma è un criterio ampiamente superato grazie ai nuovi materiali che costituiscono le scarpe; se ci avete fatto caso c’è una diminuzione generalizzata dei pesi, ma scarpa più leggera non significa necessariamente minore ammortizzamento, proprio perché i materiali di oggi sono diversi da quelli di ieri, si potrebbero definire più “performanti”, senza riferirci specificamente alle sole prestazioni cronometriche.

Le caratteristiche:

Peso di 248 grammi uomo (taglia 9), 205 donna (taglia 7).

Altezza tallone/avampiede di 32/27 mm (uomo) e 29/24 mm (donna), quindi il drop è di 5 mm. E’ basso? Beh, effettivamente non è molto alto, ma la tendenza un po’ di tutti i marchi è stata quella di ridurlo negli ultimi anni. Di certo è una cosa da valutare per chi corre molto in salita, una situazione nella quale aumenta non poco l’estensione del tricipite surale e del tendine.

La durata: personalmente non lo considero uno dei parametri più significativi nella scelta di un prodotto piuttosto che un altro, meglio farci meno chilometri dentro una scarpa ma farli bene; tuttavia è un dato di fatto che le scarpe (tutte) oggi durano meno di ieri. Invece i prezzi sono aumentati, anche se la politica delle promozioni dei vari marchi (e dei negozi) spesso porta a fare buoni affari, in particolare se non cerchi l’ultimo modello e/o il più “stiloso”.

Da evidenziare che con Clifton 9 Hoka ha voluto fare la sua parte nel rispetto per l’ambiente: la tomaia è semplice e costruita attraverso processi che riducono l’impatto ambientale, la linguetta è realizzata in mesh riciclato.

Ma, alla fine, per chi è questa scarpa? E’ sempre difficile essere precisi sotto questo aspetto, tuttavia ce la possiamo cavare dicendo che Clifton 9 è un prodotto piuttosto universale, non è certamente da grandi prestazioni (ne’ credo fosse questo l’intendimento di Hoka), ma può accompagnare per molti chilometri la maggior parte dei podisti, in particolare se dotati di una buona biomeccanica ed un appoggio neutro.