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Roberto Annoscia

Roberto Annoscia

Ancora un caso di doping, ancora un keniano, questa volte un nome dal passato prestigioso: il 37enne Wilson Kipsang, ex detentore del record mondiale di maratona e medaglia di bronzo olimpica, è stato sospeso per due irregolarità: violazione alla normativa sulla reperibilità ai controlli (whereabouts) e il tentativo di manipolare la documentazione antidoping.
Il provvedimento è stato adottato dall’AIU, l’"Unità di integrità dell’atletica leggera", ovvero l’organizzazione di controllo antidoping mondiale.

Kipsang ha vinto nel corso della sua carriera alcune delle più importanti maratone mondiali come New York, Londra, Berlino e Tokyo tra il 2012 e il 2017; nel 2013, a Berlino, stabilì il  record del mondo in 2h03:23 (migliorato l’anno successivo dal connazionale Dennis Kimetto in 2h02:57, sempre a Berlino, poi portato 2h01:39 dall’altro keniano Eliud Kipchoge nel 2018, ancora una volta a Berlino). Nel 2012 aveva conquistato il bronzo olimpico a Londra in 2h09:37.
La sua ultima vittoria di spicco è stata a Tokyo nel 2017 in 2h03:58, mentre nel 2018 chiuse terzo a Berlino in 2h06:48.

Venerdì, 10 Gennaio 2020 18:14

Ufficiale: a Napoli il Golden Gala 2020

Il prossimo 28 maggio sarà lo stadio San Paolo di Napoli ad ospitare l’edizione 2020 del Golden Gala Pietro Mennea, quinta tappa della  Diamond League, il massimo circuito internazionale di meeting di atletica leggera.

Indisponibile  lo Stadio Olimpico di Roma, a causa dei lavori di adeguamento in vista dei Campionati Europei di calcio, venuta meno l’Arena di Milano (che a sua volta necessitava di alcune ristrutturazioni, con il rischio di non concluderle in tempo), le gare del Golden Gala si svolgeranno sulla rinnovata pista azzurra e nelle pedane del San Paolo, già “testate” dalle ultime Universiadi.  

È la quarta volta in quarant’anni (1988 a Verona, 1989 a Pescara e il 1990 a Bologna) che il Golden Gala emigra dall’Olimpico di Roma,

Al San Paolo si gareggerà su 100 metri, 400, 3000, alto, peso e i 3000 siepi, al maschile; 1500 metri, 100hs, asta, lungo e giavellotto (con l’aggiunta dei 200) al femminile.

Martedì, 07 Gennaio 2020 22:36

Faggiano (TA) -16^ Strabefana

6 Gennaio  - Tra carbone e dolci, non ce ne siamo neanche accorti, ma la Befana ha già corso per sedici anni a Faggiano: a dir la verità non sembra sia passato tanto tempo, la Befana è rimasta identica e la manifestazione conserva il suo aspetto festoso e giovanile!

A Faggiano ci accoglie una giornata tipicamente invernale con temperatura molto fredda e forti raffiche di vento; nuvole e sole fanno a spinte in cielo per ottenere il predominio, in un’alternanza continua. 

Il ritrovo è nell’ampia Piazza Aldo Moro, non ci sono davvero problemi di parcheggio e in rapidità si possono ritirare pettorale e chip: 6 euro il costo di iscrizione, con premio di partecipazione consistente in un’utile sacca in nylon contenente la maglia tecnica della manifestazione, raffigurante una befana in corsa.

Organizzazione a cura della locale associazione Podistica VPService, presieduta dalla dinamica Adriana Valdevies, attivissima nel disbrigo delle operazioni di iscrizione e successivamente nel preoccuparsi che tutto vada per il meglio, insieme a tutti i soci di questa sempre brillante società.

Due bagni chimici in piazza risolvono i problemi dell’utenza maschile, mentre quella femminile può far ricorso al bagno del bar, in maniera più riservata e riscaldata.

Presenta la manifestazione Paolo Liuzzi, un grande piacere ritrovarlo in azione: anzi, un consiglio, non tenetelo troppo fermo, Paolo si è letteralmente scatenato, dando una marcia in più all’intera manifestazione!

415 gli iscritti Fidal, ai quali si sommano oltre cinquanta cosiddetti liberi; con partenza alle ore 9,00, intanto, si svolge la gara per gli studenti di età da scuola elementare e media, con circa dodici-quindici partecipanti: atroce far alzare troppo presto i ragazzini con questo vento per soli cento metri da correre. La medaglia al collo e la calza della befana colma di dolci ripagano il coraggio di questi piccoli atleti, come sottolinea speaker Paolo.

Frattanto, gli atleti più grandi sono già pronti, in tanti indossano maglia a manica lunga e pantaloni lunghi sotto i completini sociali; pochi i temerari che corrono con il solo completo, la temperatura è realmente bassa, anche se il sole sta riuscendo a superare le nuvole. Utilissimi, pertanto, gli esercizio di riscaldamento muscolare.

Avvicinandosi le 9.30, l’orario di partenza, gli atleti sono richiamati sul punto di via sotto l’occhio vigile dei giudici del gruppo di Taranto: sistemati ordinatamente dietro la linea di via, parte l’inno di Mameli, proprio mentre l’irriguardoso vento sposta tutte le transenne. Ripristinata la sede strale e finito l’Inno, sul largo Corso Falcone (che costeggia Piazza Moro), ecco partire il colpo di via dalla pistola del fiduciario provinciale dei Giudici, Egidio Massafra, che libera gli atleti.

Primo giretto cittadino, basta spostarsi di poco ed eccoli ripassare, altro giro più largo e nuovo passaggio al 6° km, con discesa e risalita sul lungo viale per poi, con svolta a sinistra, rientrare verso il traguardo, posto sempre su Corso Falcone, ma in senso contrario, dopo 9600 metri.

Tracciato scorrevole, con qualche leggero falsopiano, più che altro appesantito dal freddo e dal vento. Ristoro a metà distanza, circuito blindato al traffico veicolare, con continua sorveglianza della Protezione Civile e della locale associazione ciclistica, anche in veste di apripista. Splendida prestazione del solito cane, che percorre l’intero tracciato, in cerca di coccole e tenerezze.

Come da previsione, Redi comanda la gara maschile con il solo Francolino a… vederlo; in campo femminile, domina Colucci, confusa in un nugolo di maschietti.

E, in effetti, la situazione rimarrà tale sino alla fine, con i soli due primi liberi, che però affrontano un circuito ridotto di 6 chilometri, a precedere sul traguardo Antonio Redi, il capitano della Dynamyk Palo del Colle, che va ad imporsi senza troppi problemi in 32:06, persino gestendo la falcata nel finale. Ottimo secondo posto per il neo-compagno di squadra, il lucano Antonio Francolino, che comincia davvero a superare il recente infortunio, finendo secondo in 33:53. Terzo posto per il sempre affidabile Giuseppe Tardio (Team Francavilla), che completa il tracciato in 35:00.
Il tenace Daniele Chiarelli (Atletica Talsano) è quarto in 35:21, a precedere il deciso Giuseppe De Gaetani (Olimpo Latiano), quinto in 35:39, e l’efficiente Daniel David (Nuova Atletica Laterza), sesto in 35:48, seguito ad solo secondo dal bravo Donato Ettorre (Crisipiano Marathon), settimo, e a tre dal capace Antonio Rosario Pinto (Correre è salute Mottola), ottavo. Sempre ottimo, Alessandro Totaro (Taranto Sportiva), è nono in 35:59, sul mai domo Massimo Palma (Olimpo Latiano), decimo in 36:08.

Tra le donne, ritorna al successo la grintosa Ilenia Colucci (Alteratletica Locorotondo), che si afferma in 38:59, precedendo la determinata Cristina Galeone (Olimpia Grottaglie), seconda in 40:55, e la risoluta Maria Madaghiele (Olimpo Latiano), terza in 41:18.
Silvia Acquaviva (Martina Franca Running), oramai una certezza, è quarta in 42:35, davanti alla giovanissima Giuseppina Mandorino (Correre è salute Mottola), quinta in 43:12, e alla positiva Daniela Pignatelli (Ostuni Runner’s), alla prima gara da master, sesta in 43:17. Bravissima Eufemia Quaranta (Podistica Grottaglie), settima in 43:21, davanti alla combattiva salentina Francesoa Lubelli (Tre Casali San Cesario), ottava in 45:01. Nono posto per la triatleta Margherita Pignatelli (Triathlon Taranto), in 45:14, con la volitiva Cosima Caterina Liuzzi (Martina Franca Running), decima in 45:30.

331 gli arrivati, più i liberi e i giovanissimi: sicuramente diverse le defezioni a priori, di chi ha avuto paura ad avventurarsi causa freddo e vento, dopo la terribile domenica nell’intera Regione con raffiche a velocità spaventosa.

Chiudono gli arrivi i generosi Margherita Cecere (Martina Franca Running) in 1h10:38, tra le donne, e Francesco Cito (Podistica Grottaglie) in 1h20:15 tra gli uomini, che ottengono i maggiori applausi.

Un ricco ristoro finale con focaccia, frutta, panettone e the caldo, oltre chiaramente ad acqua, permette di rimettersi in forze; per il sottoscritto un pezzo di panettone artigianale e speciale offerto dai “guerrieri” della Ikkos Taranto, mi permette di sentirmi un… leone!

Intanto, inizia la cerimonia di premiazione alla presenza del locale Sindaco, Antonio Cardea, e dell’assessore allo sport, Pietro Grassi.

Si comincia con i vincitori della categoria “liberi”, il primo uomo e la prima donna, premiati con duo di vini e ricca cesta di agrumi, per passare, con ovvia enfasi, ai vincitori veri e propri della Strabefana edizione 2020, Redi e Colucci, che portano via il trofeo, il duo di vini e un articolo tecnico offerto dallo sponsor… tecnico della manifestazione, Top Running di Giambattista Colangelo a Castellaneta.

A seguire, salgono sul palco-podio i primi cinque di ciascuna categoria, tutti premiati con duo di vini.

Dopo le targhe offerte ad autorità, collaboratori e sponsor, si chiude con il riconoscimento per le tre prime società per numero complessivo di partecipanti: vince la Taranto Sportiva che precede Podistica Grottaglie e Martina Franca Running.

La foto del gruppo organizzatore, I saluti di speaker Paolo e la Befana può andare a riposare anche per questo anno. L’appuntamento è fra dodici mesi, nella speranza che la “vecchia sulla scopa” porti, oltre ad efficienza, buona organizzazione e tanto spirito sportivo e voglia di stare insieme, anche un po’ di caldo!

31 Dicembre - Altra storica gara dell’ultimo dell’anno, la San Silvestre Vallecana di Madrid di 10km, giunta alla 55^ edizione: a vincere il belga di origini somale Bashir Abdi che si impone in 27:47, davanti  all’ugandese Mande Bushendich (terzo lo scorso anno), secondo in 27:51, e allo spagnolo Antonio Abadia,  terzo (come nel 2017) in 27:56. Quarto l’ugandese Boniface Sikowo in 28:04, davanti allo spagnolo Hamid Ben Daoud, quinto in 28:06, e il turco Aras Kaya, sesto in 28:13.

Ricordiamo che l’anno scorso la gara vide il successo dell’ugandese Jacob Kiplimo in 26:41, che sarebbe valso il record del mondo sulla distanza, ma non omologabile per il declivio di 55 metri nell’altimetria complessiva della gara. Percorso che parte dallo stadio Santiago Bernabéu per finire allo stadio Vallecas attraversando Serrano, Puerta de Alcalá, Cibeles, Atocha, Ciudad de Barcelona e Avenida de la Albufera.

Abdi completa con questa vittoria il suo straordinario 2019 che l’ha visto migliorare per ben due volte il primato nazionale di maratona, prima in 2h07:03 (settimo a Londra) e poi in 2h06:14 (quinto a Chicago).

Tra le donne, vittoria dell'etiope Helen Bekele Tola in 30:50, che precede la campionessa del mondo di maratona a Doha, la keniana  Ruth Chepngetich, seconda in 30:57, e la portoghese Carla Salomè Rocha, terza in 31:52. Quarta l’ugandese Juliet Chekwel in 32:13 davanti all’altra portoghese Sara Caterina Ribeiro, quinta in 32:29. Settima la prima spagnola, Irene Pelayo in 32:46.

1209 i classificati nella Carrera Internacional, mentre 39783 sono stati i finisher nella Carrera Popular, partita in precedenza, con doppio successo ecuadoriano, di Rafael Vicente Loza in 29:39 e di Katherine Tisanema in 34:13.

31 Dicembre - Incredibile finale alla 95^ edizione della San Silvestre de Sao Paulo, in Brasile, una delle gare più famose dell’ultimo dell’anno, disputata dal 1991 sui 15 km: il 19enne ugandese Jacob Kiplimo, in testa sin dall’inizio e che si accingeva a tagliare il traguardo migliorando tra l’altro il record della corsa stabilito nel 1995 da Paul Tergat in 43:12, era pronto a festeggiare alzando le braccia. Ma, incredibilmente, rientrava a gran velocità il keniano Kibiwott Kandie che raggiungeva e superava proprio all’ultimo istante Kiplimo, tagliando il traguardo – a sua volta a braccia alzate - in 42:59, un passo e un secondo primo di Kiplimo, secondo in 43:00.

Per Kandie vittoria, record della corsa e abbattuto il muro dei 43 minuti sui 15km del tracciato; per Kiplimo una grande delusione!
Terzo posto per l’altro keniano Titus Ekiru in 43:54.

Tra le donne, dominio della keniana Brigid Kosgei, primatista mondiale di maratona, che vince nettamente in 48:56, a soli 22 secondi dal record stabilito da Jemima Sumgong nel 2016.
Secondo posto per l’altra keniana Sheila Chelangat in 50:10, terza la etiope Tisadk Nigus in 50:12.

Primi brasiliani sono stati Daniel Ferreira do Nascimento in 46:32, undicesimo tra gli uomini, e Graziele Zarri in 54:56, nona tra le donne.  

35.000 i partecipanti provenienti da 41 paesi.

Classifica maschile:

1.- Kibiwott Kandie (KEN) 42s59s

2.- Jacob Kiplimo (UGA) 43m00s

3.- Titus Ekiru (KEN) 43m54s

4.- Geofry Kipchumba (KEN) 45m10s

5.- Joseph Panga (TAN) 45m33s

 

Classifica femminile:

1.- Brigid Kosgei (KEN) 48m56s

2.- Sheila Chelangat (KEN) 50m10s

3.- Tisadk Nigus (ETI) 50m12s

4.- Pauline Kamulu (KEN) 50m28s

5.- Delvine Meringor (KEN) 50m51s

 

31 Dicembre - La nona edizione dell’Atleticom We Run Rome registra il successo del giovane etiope Milkesa Mengesha, oro mondiale under 20 di cross, che domina la gara in 28:50 precedendo Daniele Meucci (Esercito Italiano), campione uscente, secondo in 29:44, e Yassine El Fathaoui (Circolo Minerva Parma), terzo in 29:49.

Quarto posto per il lombardo Michele Fontana (Aeronautica) in 29:57, che precede il grossetano Stefano La Rosa (Carabinieri), quinto in 30:10, il molisano Giovanni Grano (Nuova Atl. Isernia), sesto in 30:14, l’abruzzese Daniele D’Onofrio (Fiamme Oro), settimo in 30:33, e il siepista Ahmed Abdelwahed (Fiamme Gialle), ottavo in 31:08. 

Questa la dichiarazione di Meucci:“Ormai sono affezionato a questa gara e spero di tornare anche il prossimo anno. Mi dispiace non aver vinto, ma oggi devo accontentarmi del secondo posto. Mi auguro solo che il prossimo anno, quello delle Olimpiadi, sia migliore di questo 2019 appena concluso”.

Anche tra le donne un dominio assoluto, quello della favorita turca Yasemin Can, quattro volte campionessa europea di cross, in 32:17, che precede l’ucraina Sofiia Yaremchuk (Acsi Italia Atletica), seconda in 32:35, e la 23enne siciliana Federica Sugamiele (Caivano Runners), terza in 34:08.

Quarto posto per la piemontese Valeria Roffino (Fiamme Azzurre) in 34:19 che precede la campionessa italiana sulla 10km Fatna Maraoui (Esercito), quinta in 34:34, e la pugliese Maria Chiara Cascavilla (La Fratellanza 1874 Modena), quinta in 34:37.

La Can ha dichiarato: “Ci tenevo molto a gareggiare a Roma su un percorso impegnativo. Non amo correre tratti in salita, ma credo sia utile uscire dalla propria zona di confort e cercare nuove sfide. Qui l’organizzazione è impeccabile e correre con un clima così gradevole, in una città meravigliosa, diventa un buon modo per chiudere la stagione. L’infortunio che mi ha tolto il piacere di correre i Mondiali è ormai un brutto ricordo, vincere gli Europei di cross è stato un buon rientro e oggi in gara ho provato ottime sensazioni”.

La gara, di 10 chilometri certificati, con partenza e arrivo alle Terme di Caracalla, ha attraversato tutti i punti più caratteristici della Capitale, il Circo Massimo, piazza Venezia, via dal Corso, piazza di Spagna, piazza del Popolo, il Pincio, Villa Borghese, via Veneto, via dei Fori Imperiali e il Colosseo.

2747 i finisher sulla 10km competitiva, 2351 sulla 10km non competitiva, imprecisati i partecipanti alla 5km non competitiva, anche se gli organizzatori hanno parlato di 10000 corridori complessivi.

Tra gli atleti alla partenza, da registrare la rappresentanza di arbitri di calcio dell’Aia, tra cui Ivano Pezzuto, Fabrizio Pasqua, Valerio Marini e Francesco Fourneau.    

Martedì, 31 Dicembre 2019 17:51

Policoro (MT) - 6^ Half Marathon della Siritide

29 Dicembre - Freddo, tanto freddo, pioggia per fortuna poca, il vento solo negli ultimi chilometri, il sole in rapidissime apparizioni: tutto sommato, dopo i rovesci e la neve del sabato in alcune zone di Puglia e Basilicata, ci è andata bene, scongiurando un ulteriore rinvio.
Già, perché la 6^ edizione dell’Half Marathon della Siritide si sarebbe dovuta svolgere lo scorso 24 novembre, ma l’annullamento causa allerta meteo rinviava la gara al 29 dicembre.

Policoro ci accoglie in silenzio,sotto il cielo grigio, con tanti spazi dove parcheggiare. Piazza Heraclea è rimasta la stessa, la stessa che un po’ di anni fa avevo scoperto in quell’edizione della 10km della StraHeraKleia che avevo corso quando vinse la locale Tiziana Alagia, maglia azzurra di maratona.

Luigi Cappucci, anima buona di questa manifestazione, coordina le operazioni basilari, come la sistemazione dell’arco di partenza/arrivo, si preoccupa di ogni particolare e apre alla consegna di pettorali, chip e pacchi gara, peraltro attiva sin dal giorno prima.
Particolare il regolamento della manifestazione che avrebbe dovuto prevedere sin dall’inizio, oltre alla quota con pacco gara a 20euro, l’iscrizione basic a 12 euro: invece, con il rinvio, sommate alla iscrizioni di novembre le successive e superata quota 400 iscritti ai quali era garantito il pacco gara, si prosegue con iscrizioni al costo di soli 10 euro senza premio di partecipazione.
Tra presenti e no, tra quote complete e quelle dimezzate si genera qualche equivoco in sede di consegna pettorali, con la coda che cresce sempre più, e per fortuna la partenza è fissata per le ore 9.45…
Quattro bagni chimici e quelli dei bar in piazza risolvono il tipico problema mattutino degli atleti; pur con qualche sofferenza, causa freddo, ci si deve svestire e cambiare: in tanti - soprattutto chi non deve vincere - indossa la “maglia della salute” sotto la canotta e magari anche pantaloni più lunghi.

Presenta la manifestazione Michele Cuoco, il suo occhio è vigile e attento, la voce (nonostante il freddo) è pronta a commentare ogni fase della manifestazione a cominciare dalla presentazione dei pacer di Runningzen, autentici metronomi, che condurranno gli atleti a seguire con facilità il ritmo desiderato.
Si schierano gli atleti dietro la linea di partenza, 447 risultano gli iscritti, un record per la manifestazione, ma un centinaio di loro non è presente.
Allineati perfettamente gli atleti dietro il tappeto di rilevazione chip che delinea la linea di partenza, sotto lo sguardo della statua di Ercole che combatte contro il leone Nemeo, ecco lo sparo del giudice che libera gli atleti. Qualcun altro parte in netto ritardo, l’incitamento è di andare a prendere i fuggitivi!

Il percorso,chiaramente omologato secondo le norme internazionali per le mezze maratone, rinnovato rispetto alle scorse edizioni, è sostanzialmente piatto e veloce, anche se alcuni cavalcavia appesantiscono un po’ il ritmo; si svolge quasi interamente in zone più periferiche, circondate dal verde. Il freddo, nemico di chi è fermo ad attendere, aiuta gli atleti a correre bene e di più; la gara è interessante con un quartetto da subito in testa, composto da Quarato, Rutigliano, Barbuscio e Lancellotti. In campo femminile, come da facile pronostico, sin dai primi passi domina Teresa Montrone, la barese fresca vincitrice della Maratona di Reggio Emilia; la lotta è per le posizioni successive.

Il tracciato è interamente sorvegliato e presidiato, con ristori come da regolamento; qualche auto attraversa il tracciato al 20° km, pur non creando grandi fastidi ai corridori.  

A lungo in testa in quattro, negli ultimi chilometri allungano Quarato e Lancellotti; nell’ultimo chilometro, da star ed atleta esperto, pur essendo un 2000, ecco svilupparsi l’azione decisiva di Rocco Lancellotti (Club Atletico Potenza) che va ad imporsi in 1h10:38, tra il boato della piazza. Prestazione di ottimo livello anche per Francesco Quarato (Team Pianeta Sport Massafra) che chiude secondo in 1h10:43, migliorando di alcuni secondi il personale, ma con il rammarico di non aver ancora abbattuto il muro dei 70 minuti. Splendido l’abbraccio tra i due atleti, segno di grande sportività e rispetto, da sempre caratteristica dell’atletica.
Terzo posto per il sempre competitivo Pasquale Rutigliano (OlimpiaEur Camp), terzo in 1h11:34, a precedere il tenace Marco Barbuscio (Marathon Cosenza), quarto in 1h11:35.
Antonio Amodeo (Marathon Cosenza) è quinto in 1h13:55, seguito, nell’ordine, da Domenico La Banca (GS Il Fiorino), sesto in 1h15:08; Armando Ruggiero (Carmax Camandolese), settimo in 1h17:04; Antonio Maggisano (Libertas Atletica Lamezia), ottavo in 1h18:29; Egidio Lo Vaglio (Atletica Correre Pollino), nono in 1h19:07, e da Michelangelo Spingola (CorriCastrovillari), decimo in 1h19:11.

In campo femminile, netto dominio di Teresa Montrone (Alteratletica Locorotondo), sempre umile e gentilissima, che pur non al meglio della forma, e al via della preparazione invernale, letteralmente domina in 1h21:17; secondo posto per la forte Letizia Spingola (CorriCastrovillari), in 1h28:19, che precede la combattiva Francesca Mele (Club Correre Galatina), terza in 1h28:29.
Sempre generosa, Ilenia Colucci (Alteratletica Locorotondo) è quarta in 1h29:34, a precedere l’irrefrenabile Marilena Brudaglio (Atletica Tommaso Assi Trani), quinta con personale in 1h30:20, e la rivelazione del 2019, Luana Piscopo (Dream Team Bari), sesta in 1h32:19. La grinta di Rosita Rella (NEST Lecce) per il settimo posto in 1h32:43, davanti alle bravissime Morena Sestito (Violetta Club), ottava in 1h36:46, Valeria Cirielli (Amatori Atletica Acquaviva), nona in 1h37:44, e Ilenia Filaretti (Podistica Amatori Policoro), la star locale, decima in 1h38:52.

365 i finisher, con graduatorie chiuse da Maria Rospo (RHBike Team) in 2h23:22, al femminile, e da Domenico L’Abbate (Avis in corsa Conversano), in 2h33:14, al maschile.
La medaglia per tutti gli arrivati e il ristoro con tantissima frutta permettono di ritrovare forze e motivazioni; indossati tuta, felpa e giubbotto si torna a stare bene e al caldo.
Con estrema sollecitudine, grazie al lavoro dei locali Giudici e degli addetti al rilevamento elettronico di Icron, cominciano le premiazioni proprio quando inizia a piovere: ma la pioggia comprende di non essere gradita e ci lascia presto tranquilli.  

Con l’avallo dell’Esercito Italiano, che “sponsorizza" l’evento, si comincia dal podio maschile, con rimborsi spesa di differente importo offerti ai primi sette arrivati: per il primo si aggiunge il trofeo.

Stesso trattamento, logicamente, anche per le prime sette donne, che lasciano il posto ai primi di ciascuna categoria per fasce di età. Qualche mugugno è espresso dai meritevoli nel ritirare la solo coppa, anche in rapporto a quanto offerto ai primi…

Non essendo prevista alcuna graduatoria e relativa premiazione per le società, la manifestazione è presto conclusa, con speaker Cuoco che salta e rimanda tutti alla prossima edizione.

Manifestazione apprezzabile ed apprezzata, da migliorare in alcuni piccoli aspetti organizzativi (come su evidenziato), ma che dimostra il buon cuore e la tanta passione di Luigi Cappucci e di tutta la Podistica Amatori Policoro, ciò che invoglia a tornare a correre da queste parti.

Lunedì, 30 Dicembre 2019 21:58

Domani la We run Rome: favoriti Meucci e Can

L’Italia diventa domani l’epicentro della corsa mondiale: oltre la tradizionale BoClassic (https://www.podisti.net/index.php/notizie/item/5507-bolzano-boclassic-gli-atleti-elite-il-programma-gare.html), si corre a Roma la 9^ edizione della We run Rome, la corsa di 10 chilometri che, dopo la partenza dallo stadio delle Terme di Caracalla (ore 14.00) attraversa i punti più belli della  Capitale: il Circo Massimo, piazza Venezia, via del Corso, piazza di Spagna, piazza del Popolo, il Pincio, villa Borghese, via Veneto, via dei Fori Imperiali, il Colosseo, per tornare e terminare alle Terme di Caracalla.

Favorito d’obbligo il campione uscente, l’ingegnere pisano Daniele Meucci che dodici mesi fa si affermò in 29:05, e dovrà resistere all’etiope Milkesa Mengesha, campione mondiale under 20 di cross. In gara saranno presenti anche il grossetano Stefano La Rosa (Carabinieri), l’abruzzese Daniele D’Onofrio (Fiamme Oro), Yassine El Fathaoui (Circolo Minerva Parma),  il campione italiano dei 3000 siepi Ahmed Abdelwahed (Fiamme Gialle) e alcuni azzurri degli ultimi Europei di campestre: Riccardo Mugnosso (Dk Runners Milano), Michele Fontana (Aeronautica) e Mohamed Zerrad (Atl. Biotekna Marcon).   

In campo femminile, favorita della vigilia è la turca Yasemin Can, quattro volte oro europeo di cross, ma occhio all’ucraina Sofiia Yaremchuk, seconda un anno fa. In campo italiano da segnalare la presenza di Fatna Maraoui (Esercito), Francesca Bertoni (Aeronautica), Valeria Roffino (Fiamme Azzurre), Federica Sugamiele (Caivano Runners) e Maria Chiara Cascavilla (La Fratellanza 1874 Modena).

29 dicembre - Nuovo record del tracciato nell’edizione 2019, la 48esima, della "Corrida de Houilles", in Francia: il 24enne keniota Daniel Simiu Ebenyo si  imposto in 27:12 migliorando di 13 secondi il precedente limite stabilito un anno fa dal francese Julien Wanders, record europeo sulla distanza dei 10 km.

Seconda posizione per l’etiope Haftu Teklu in 27:43, che ha preceduto il francese Jimmy Gressier, terzo sempre in 27:43 (PB). Quarto l’altro keniano Felix Kipkoech in 27:48, davanti all’etiope Nibret Melak, quinto in 27:57.

Sul tracciato di tre giri, non certamente facile con diverse curve, il trio composto da  Ebenyo, dal connazionale Felix Kipkoech e dal francese Jimmy Gressier,  è partito subito molto forte facendo il vuoto, colmato solo dall’etiope Haftu Teklu. Il francese Gressier ha cercato di prendere la testa della corsa, quasi emulando il connazionale Wanders dell’anno prima, ma a metà distanza il cambio di passo di Ebenyo ha distrutto gli avversari, con il keniano finito per imporsi con distacco.

Tra le donne si è imposta la keniana Norah Jeruto in 30:32, che ha preceduto le etiopi Nigsti Haftu Tesfay, seconda in 30:52, e Gete Alemayehu, terza in 31:08; ma le prime pagine sono tutte per la quarta, Liv Westphal, che in 31:15 ha stabilito il nuovo primato  francese (migliorato di 5 secondi il precedente appartenente alla discussa Clémence Calvin). Quinta l’altra keniana Gloria Kite in 31:42.

 

 

Il 33enne maratoneta keniano Sammy Kiprop Kitwara, vincitore della Maratona di Valencia nel 2017, è stato squalificato per 16 mesi dall’AIU (Atletics Integrity Unit) per essere risultato positivo ad un controllo antidoping dopo aver corso la Maratona di Seul, lo scorso 17 marzo, dove concluse settimo in 2h09:52. 

Il keniano  è risultato positivo alla terbutalina, farmaco broncodilatatore utilizzato per la cura dell’asma e per liberare le vie respiratorie: l’AIU ha confermato che Kitwara ha accettato il provvedimento e che non farà appello, avendo riconosciuto di non aver proceduto alla compilazione del TUE (modulo di esenzione a fini terapeutici), pur dimostrando che l’assunzione era dovuta ad una polmonite documentata da certificati medici. 

Resta a carico dell’atleta anche la mancata conoscenza del fatto che i farmaci assunti costituivano doping, pur avendo egli notevole esperienza di gare e di controlli antidoping. 

Pertanto la sua squalifica  parte proprio dal 17 marzo 2019, e ogni risultato ottenuto dopo quella data è invalidato. 

Nella carriera di Kitwara da ricordare negli ultimi anni, come sopra accennato, la vittoria alla Maratona di Valencia nel 2017 in 2h05:15 (pb), dove l’anno dopo concluse settimo in 2h06:21, mentre nel 2016 fu secondo ad Amsterdam in 2h05:45. Sulla mezza da evidenziare la vittoria a Lisbona nel 2016 in 59:47. 

Squalificati anche il maratoneta marocchino Hassan Laqouahi per quattro anni per Epo, e il maratoneta keniano Philip Sanga Kimutai  per quattro anni per testosterone. 

Sospesi, intanto, il marciatore sudafricano Lebogang Shang positivo al trenbolone e il maratoneta keniano Peter Kwemoi, positivo per EPO.  

 

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