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Roberto Annoscia

Roberto Annoscia

Lo scorso 12 maggio, a soli tre giorni dal suo ottantaduesimo compleanno, ci ha lasciato a causa di un cancro Dale Greig, la prima donna della storia a correre una maratona ufficiale, il 23 maggio 1964, sull’isola di Wight (luogo che nel 1970 divenne un mito per il famoso raduno di musica rock cui avrebbero partecipato Jimi Hendrix, The Doors, The Who, Miles Davies ecc.: gli italiani più anziani ricorderanno la canzone dei Dik Dik).


La podista scozzese concluse la “Ryde Marathon” in 3h27:45 stabilendo il primo record del mondo femminile, omologato e riconosciuto dalla IAAF, la Federazione internazionale, in 3h27:25.

Eccezionale fu l’ammissione in gara da parte degli organizzatori: le fu, infatti, permesso di correre davanti ad un gruppo di 67 uomini, per aggirare le regole che in quel periodo non permettevano ancora gare miste, e alle donne di poter correre la maratona (ma nemmeno i 1500 metri...). 

Dale era viceversa allenatissima sui 'lunghi', arrivando a percorrere nei suoi allenamenti anche distanze sino a 50 miglia: in vacanza nella suddetta isola, decise di iscriversi all’ultimo istante e corse con un normale paio di scarpe da ginnastica.   

Gli organizzatori per non correre rischi la fecero accompagnare da un’ambulanza: in una giornata caldissima, furono viceversa 19 uomini ad avere problemi e a ritirarsi, mentre Dale tagliò tranquillamente il traguardo, tanto che in serata festeggiò ballando fino a mezzanotte, la mattina dopo si alzò presto per una rigenerante nuotata, per poi mettersi in viaggio e rientrare, dopo circa mille chilometri, nella sua cittadina, Paisley, a dieci chilometri dalla capitale scozzese Glasgow.   

Il record di Dale Greig durò tuttavia poche settimane, perché nel successivo 21 luglio la neozelandese Mildred Sampson lo migliorò nella Maratona di Auckland in 3h19.33.

Da segnalare che la Greig si può considerare anche la prima ultramaratoneta ufficiale della storia avendo corso e concluso nel 1972 la London-Brighton di circa 100km, in 8h30.  Nel 1974, all'età di 37 anni, vinse l'inaugurale World Masters Marathon, a Parigi in 3h45.21, prima gara che ammetteva uomini e donne a correre insieme. 

Dale Greig, segretaria presso la Federazione di atletica scozzese, per la quale cominciò in seguito anche a scrivere articoli, non ricavò alcun compenso per questi successi, ma ha aperto senz’altro la strada alle attuali maratonete…

Martedì, 28 Maggio 2019 15:10

Rachik e Montrone vincono la Corri Trieste

26 maggio - Nuova, ottima prestazione di Yassine Rachik che vince la 17^ edizione della Corri Trieste, gara su strada di 10 chilometri, in 29:33 precedendo nettamente i spalle i ruandesi Jean Marie Vianney Myasiro (#iloverun Athletic Terni), secondo in 30:24, e John Hakizimana (Atl. Castello Firenze), terzo in 30:31.

Per il 25enne bergamasco dell’Atletica Casone Noceto si tratta della seconda vittoria negli ultimi due weekend dopo il successo nella mezza di Karlovy Vary, in Repubblica Ceca, in 1h02:59; ricordiamo che ad aprile Rachik aveva chiuso la maratona di Londra in 2h08:05, quarto italiano di sempre e miglior risultato a livello nazionale degli ultimi tredici anni.

“Quella di oggi è stata una bella gara - le parole di Rachik, finalmente vittorioso a Trieste, dopo sue secondi posti - e anche importante per me in vista dei prossimi appuntamenti. Sto attraversando un buon periodo di condizione, non era facile vincere qui e spero di continuare con questo trend”.

Tra le donne, s’impone con distacco – quinta assoluta - la barese (ma oramai residente a Trieste) Teresa Montrone (Alteratletica Locorotondo) in 36:24, seguita da Anna Agosto (Libertas Udine), seconda in 41:09, e da Irene Ferfoglia (Sportiamo Trieste), terza in 42:06.

“Ho cercato di mantenere fin da subito un buon ritmo – le parole di Teresa Montrone - In realtà volevo partire un po’ più lenta per non sprecare troppe energie con questo caldo, invece subito dopo la partenza mi sono messa al ritmo dei più forti, per poi trovare il mio ritmo nel corso della gara. Sono estremamente contenta del risultato ottenuto”.

Circa 800 i partecipanti totali alla manifestazione, compresa la Run Family non competitiva di 5 chilometri legata a Telethon.

 

Il Consiglio Federale, al termine della riunione di venerdì 24 maggio, ha stabilito che la 21^ edizione della Maratona di Ravenna Città d’Arte, in programma il prossimo 10 novembre, sarà sede dei Campionati Italiani Assoluti e Master 2019.

Così la Maratona di Ravenna, dopo aver ospitato nel 2015 e 2018 il Campionato Assoluto, e nel 2016 quello Master, per la prima volta assegnerà entrambi i titoli.

“Per noi è una grandissima soddisfazione – spiega Stefano Righini, presidente di Ravenna Runners Club – anche perché questa duplice assegnazione rappresenta il riconoscimento del lavoro fatto negli ultimi anni per far crescere la nostra Maratona in fatto di numeri e di partecipazione, prestando però la massima attenzione anche alla qualità dell’offerta garantita ai runner, che vogliamo sia sempre di primo livello. Per me è un’emozione grandissima e voglio ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo, grazie ai nostri collaboratori, ai nostri volontari e a chi ci ha sostenuto. Grazie a quello che abbiamo costruito insieme abbiamo raggiunto questo riconoscimento incredibile”.
“Con questa decisione il Consiglio Federale – prosegue Righini – rende merito non solo alla nostra organizzazione, ma anche a tutto il territorio romagnolo, in particolare di Ravenna, fulcro di questa zona. Negli ultimi tempi in molti stanno riscoprendo la bellezza dei monumenti e dei siti storici della nostra città, ma anche l’accoglienza della nostra gente. Essere i rappresentanti di tutte queste eccellenze il prossimo 10 Novembre ci rende ancor più orgogliosi, e saremo lieti di collaborare con tutte le realtà locali affinché questa sia un’edizione indimenticabile”.

Domenica, 26 Maggio 2019 22:31

Stralugano: Dossena seconda, Bertone terza

26 Maggio - Sara Dossena seconda, Catherine Bertone terza: questo il dato più importante in chiave azzurra della Stralugano, mezza maratona che si è corsa stamani nella città svizzera sulle strade bagnate dalla pioggia caduta in precedenza, con clima fresco. 

La 34enne lombarda del Laguna Running ha chiuso in 1h10:20, sfiorando il record personale stabilito nel 2018 ad Udine (1h10:10), ma migliorando il crono di 1h10:39 ottenuto qui nel 2017. 

La 47enne valdostana dell’Atletica Sandro Calvesi ha invece concluso in 1h13:03, migliorando il personale di  1h13:37, stabilito proprio a Lugano nel 2016. 

La gara femminile è stata vinta dall’etiope Yenenesh Tilahun Dinkesa in 1h09:23; da segnalare il quarto posto della piemontese Elisa Stefani (Brancaleone Asti) con PB in 1h13:50, davanti alle altre due piemontesi  Elena Romagnolo (Cus Pro Patria Milano), quinta in 1h15:33, e Sara Brogiato (Aeronautica), sesta in 1h17:19; settima la lombarda Silvia Radaelli (Freezone) in 1h17:26 (PB).

Vittoria etiope anche in campo maschile con Antenayehu Dagnachew in 1h00:54 sul connazionale Abera Ketema, secondo in 1h02:51, e sul keniano Philimon Kipkorir, terzo in 1h03:09. Quarto l’altro keniano Joel Melly in 1h05:07, sull’etiope-svizzero Tefera Mekonen, quinto in 1:05:44. Sesto il piemontese Francesco Carrera (Atl. Casone Noceto) in 1h05:54, nuovo personale.

973 i finisher.

Ecco le parole di Sara Dossena: “Su questo risultato ci avrei messo la firma ieri sera, perché ero a letto con 38 di febbre. Ho deciso di provarci stamani dopo aver fatto un allungo, davvero non me l’aspettavo. Peccato solo per aver mancato di poco il personale, ma sono contentissima”.

 

25 Maggio - Ennesima ottima prestazione di Eyob Faniel che ha concluso al terzo posto nella BMW Jesolo Moonlight Half Marathon tagliando il traguardo in 1h02:03, secondo tempo in carriera sulla distanza, a poco più di un minuto dal record personale, l’1h00:53 realizzato un mese fa a Padova, quando il 26enne vicentino delle Fiamme Oro diventò il quinto italiano di sempre sulla distanza, con il miglior tempo a livello nazionale degli ultimi diciassette anni.

La gara è stata vinta dal dal keniano James Murithi Mburugu, che ha stabilito il record della gara con 1h01:37, sul ruandese Noel Hitimana (Atl. Castello), secondo in 1h02:01; quarto il keniano Paul Tiongik (Gp Parco Alpi Apuane) in 1h02:17, seguito dai connazionali Paul Kariuki Mwangi, quinto in 1h02:37, e Roncer Konga Kipkorir, sesto in 1h03:44; settimo l’eritreo Mogos Shumay in 1h05:42, campione uscente che dodici mesi fa aveva stabilito anche il record della gara in 1h03:05, oggi cancellato da Mburugu.   

Tra le donne, successo della keniana Lenah Jerotich (Atletica 2005) in 1h13:08, che precede la connazionale Mary Wangari Wanjohi, seconda in 1h15:32, e la etiope Asmerawork Bekele Wolkeba, terza in 1h18:01. Quarta Giovanna Ricotta (Boscaini Runners) in 1h22:32.

Le parole di Eyob: “Oggi ho corso per il piazzamento e sono contento perché davanti la gara è partita a un ritmo davvero forte, e io sono passato in 28:51 dopo dieci chilometri, al secondo posto. Non mi sono risparmiato, poi ho perso una posizione ma sono riuscito comunque a chiudere bene e ci tenevo a regalare un podio alla Venicemarathon, la società che organizza questa manifestazione e con cui ho gareggiato fino all’anno scorso”. 

3024 i finisher.       

25 maggio - Il Consiglio federale ha preso atto delle convocazioni in azzurro per i Campionati del Mondo di Doha (28 settembre – 6 ottobre), per la maratona.

Ecco l’elenco dei convocati dal Direttore tecnico delle squadre nazionali, Antonio La Torre: Uomini: Eyob Ghebrehiwet Faniel (Fiamme Oro), Daniele Meucci (Esercito), Yassine Rachik (Casone Noceto). Donne: Catherine Bertone (Atletica Sandro Calvesi), Sara Dossena (Laguna Running), Giovanna Epis (Carabinieri).

Venerdì, 24 Maggio 2019 13:19

Cesenatico (FC) - 22^ Nove Colli Running

18-19 maggio - La 22^ Nove Colli Running si è corsa nel passato week-end con partenza e arrivo a Cesenatico (FC), sulla distanza di 202,4 km con 3.220 m D+, con il superamento dei classici nove colli di Polenta, Pieve di Rivoschio, Ciola, Barbotto, Montetiffi, Perticara, Pugliano, Passo del Grillo e Gorolo. 

Valevole come tappa del il 17° Grand Prix IUTA 2019 di Ultramaratona, ha rappresentato il Campionato Italiano IUTA 2019 di Gran Fondo. 

Il recanatese Paolo Bravi, recente vincitore della 7^ 6 ore del Donatore il 4 maggio, già Nazionale 100 km su strada, ha vinto in 19:42:09, sesto miglior tempo di sempre, dopo aver preso il comando sul Barbotto (km 84) senza più lasciarlo: la sua media al km è di 5:50. 

Secondo posto per Matteo Grassi in 20:40:19 (6:07 di media), con Luca Verducci terzo in 21:16:16. 

In campo femminile si è imposta la milanese Ilaria Fossati che tagliato il traguardo nona assoluta in 24:13:52 (poco dietro al plurititolato Ivan Cudin, 24 ore esatte) seguita da Antonietta Ferrara, seconda in 26:12:32 e dalla polacca Emilia Aleksandra Kotkowiak, terza in 26:57:35. Segnaliamo il quinto posto di Ilaria Pozzi, la simpatica neo-mamma già nota per le sue tante gare affrontate con gravidanza a termine, e che qui ha chiuso sotto le 29 ore.

80 gli atleti giunti regolarmente al traguardo, con chiusura a pari merito per Roberto Casoni e Piero Cossalter sotto le 31 ore (media di 9:09 a km, più che rispettabile).

Numerosi – 53 – i non classificati, sulla cui prestazione hanno sicuramente contribuito le proibitive condizioni meteo. Tra le ‘vittime’, la bellissima romana Eleonora Rachele Corradini, protagonista l’anno scorso, i nostri amici Paolo Reali (l’avvocato che spesso filma in corsa) e Luciano Bigi (già presidente del Club dei supermaratoneti italiani)

Da buon pugliese lasciatemi ricordare il 38° posto di Andrea Morrone in 28:13:14, il 46° di Michele De Benedictis in 28:48:55, il 50° di Dario Della Pace in 28:54:32, il 58° di Domenico Martino in 29:14:54 e il 59° di Domenico Favia in 29:15:04.

Nella concomitante Nove colli di Ciclismo, nella 205km vince il 24enne Federico Colone di Sora (Frosinone) in 6:00:06:95 su Tommaso Elettrico (06:01:01:74) e Marco Morrone (06:01:01:76), che ha preceduto di un soffio sul traguardo Fabio Cini (6:01:01:77). In seguito Elettrico è squalificato per aver sostituito la bicicletta. 

In campo femminile, vince la 45enne Simona Parente di Pontedera, in 6:30:59:77, davanti a Sonia Passuti (6:48:26:81) e Debora Morri (6:55:32:07).

Nel percorso medio – 130 km – s’impongono Andrea Pontalto e Jessica Leonardi. 

19 maggio - La keniana Brillian Kipkoech ha vinto e realizzato il nuovo record del tracciato nella FNB Cape Town 12 ONERUN, gara di 12 km IAAF Bronze Label event, imponendosi in 38:05.

L’ugandese Stella Chesang, partita con la ferma intenzione di migliorare il precedente record di 38:22 appartenente a Vivian Cheruiyot che lo stabilì nel 2015, ha guidato il gruppo composto da cinque atlete al passaggio al 5° km in 15:58.    

Chesang, Kipkoech, Sofiya Chege e Degitu Azamirew hanno mantenuto quel ritmo per 10 km, raggiunti in 32:00, per poi aumentare negli ultimi due: negli agguerriti 500 metri finali ha avuto la meglio Kipkoech che si è affermata in 38:05.

Le prime quattro donne hanno tutte battuto il precedente record della gara: Chesang, seconda in 38:09, Chege, terza in 38:10 e Azamirew, quarta in 38:11.

Tra gli uomini si  imposto il keniano Morris Gachanga, al terzo successo in questo manifestazione.

Il primo chilometro è stato corso in 2:47, per poi rallentare anche per colpa del vento contrario, con passaggio al 5° km in 14:22. I secondi 5 km sono stati corsi in 13:50, con in testa l’ugandese Abdallah Mande affiancato da Gachaga.

All’11° km il duo di testa è stato raggiunto dal sudafricano Stephen Mokoka, ma negli ultimi 500 metri si è decisa la gara con vittoria di Gachaga in 33:38 su Mande, secondo in 33:39, e Mokoka, terzo in 33:50

19 maggio - Il 31enne keniano Jackson Kibet Limo e la 29enne etiope Etalemahu Habtewold hanno vinto la 40^ edizione della Telenor Copenhagen Marathon, evento IAAF Bronze Label road race, stabilendo i nuovi record della gara.

Tra gli uomini, undici atleti hanno superato la mezza in 1:04:18, in linea per battere il record. Solo al 29° km il debuttante in maratona Victor Kiplimo e l’etiope Gebre Roba Yadete hanno preso l’iniziativa, ma quest’ultimo ha subito rallentato.

Al 37° km l’allungo decisivo di Limo che va ad imporsi in 2:09:54, secondo il connazionale Victor Kiplimo in 2:11:04, terzo l’etiope Gebre Roba Yadete in 2:11:58, quarto l’altro keniano William Nyarondia Morwabe in 2:14:46.

Limo nel dopo gara si è detto contento di aver battuto il record del tracciato, nonostante un dolore al bicipite femorale comparso al 25° km, ma per sua fortuna sparito al 32°. Limo non scendeva sotto le 2ore e dieci dal 2014 (2:09:06 a Parigi, PB).

In campo femminile, guidati dai due pace-maker (uomini) danesi, quattro atlete hanno superato la mezza in 1:13:33. Nella seconda parte, pur con ritmi rallentati, Habtewold ha staccato le avversarie, per essere ripresa dalla connazionale Dinknesh Mekash al 37° km: ma la fuga a due è durata poco, con Habtewold che è andata a vincere in 2:29:19, sulla Mekash, seconda in 2:30:22, e sull’altra etiope Aberu Ayana Mulisa, terza in 2:34:39. Quarta anocra una etiope, Nigist Muluneh Desta in 2:34:49, quinta l’olandese Ruth van der Meijden in 2:35:41.

 

 

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Mercoledì, 22 Maggio 2019 22:43

Doppietta etiope nella maratona di Riga

19 Maggio - Doppietta etiope nella Tet Riga Marathon, evento IAAF Gold Label road race, in Lettonia: Andualem Belay e Beyene Debele si sono infatti imposti stabilendo i nuovi record del tracciato.

Belay ha vinto nettamente in 2:08:51, seconda miglior prestazione della sua carriera, migliorando di poco più di due minuti il precedente limite del percorso, stabilito un anno fa dal keniano Ayana in 2:11:00. Il keniano Silas Kiprono Too è giunto secondo in 2:12:27, seguito dal connazionale Julius Tuwei, terzo in 2:14:04. Quarto il keniano Hosea Kipkemboi in 2:15:34 sul connazionale Samwel Kiptanui Maswai, quinto in 2:18:08.

Altrettanto netta, in campo femminile, la vittoria di Debele che si è imposta in 2:26:18, migliorando di due minuti il record della gara (2:28:22 nel 2018 della keniana Rono). Secondo posto per Worknesh Alemu in 2:27:38, su Kumeshi Sichala, terza in 2:29:44, per un podio interamente etiope.

 

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