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Feb 08, 2022 Sebastiano Scuderi 2076volte

L’ultimo podio di Claudia Danielis

Claudia premiata per l'ultima volta Claudia premiata per l'ultima volta S. Scuderi

Domenica era stata una grande giornata a Borgaretto, nonostante la nebbia, il freddo pungente e le norme anti Covid da rispettare,  dall’autodichiarazione al Green Pass rinforzato: in 1300 - 750 giovani e 550 “maturi” - abbiamo dato un’iniezione di fiducia nel domani.
La categoria dei “diversamente  giovani”, 75 e oltre, come sempre, aspetta a lungo la premiazione, ma è un’occasione per fare quattro chiacchiere tra amici di antica data, a tenere viva l’attesa come sempre è lei Claudia Danielis, allegra, vivace, piena di entusiasmo, ancora una volta prima sul podio, con le amiche di sempre Graziella Stefani e Daniela Bruno di Clarafond a fianco.
Erano almeno vent’anni che ci conoscevamo, come me ha fatto parte di un dopolavoro: lei il CRAL Regione Piemonte, io il CEDAS Fiat, gruppi poi entrambi spariti cinque anni fa.

Quando nel 2004 fu istituito il Giorno del ricordo mi raccontò che era nata a Fiume, aveva solo tre anni quando la sua famiglia, come molti altri sventurati, era stata cacciata dall’ Istria, orfana di padre, e la madre giovanissima con cinque figli. Arrivarono a Torino e si stabilirono nella periferia a Lucento; furono anni duri, come sempre per gli immigrati, anche se Italiani, poi si fecero apprezzare per onestà, laboriosità e  religiosità. 
Aveva grandi interessi, amava il teatro e la danza, una persona eccezionale, soprattutto impegnata nel sociale; memore dei suoi anni duri, si dedicava alle persone fragili e disagiate, soprattutto in questo periodo in cui l’indifferenza, se non l’intolleranza, si ripresentano con la stessa cieca insipienza.

“Tra quindici giorni c’è il cross di Torino alla Pellerina, ci sei ?” – le ho chiesto al termine della gara. 
“Sì certo, non si può mancare”. 
“Bene, per il tuo compleanno ti farò un regalo, il mio ultimo romanzo, La notte degli Istri, l’ho scritto pensando alle sofferenze di voi Giuliani, Istriani e Dalmati”. 
“Grazie, è un bel pensiero” mi rispose con un sorriso. 
Lunedì mattina alle 11,30, mentre un foehn fortissimo sferzava Torino, è stata investita da un tram vicino a casa: non ci vedremo più sui campi di gara, ma, ne sono certo, ci troveremo a correre un giorno nella gioia e nella libertà senza fine.

Da “La Stampa”, 7 febbraio

Vallette, 77enne travolta ed uccisa dal tram

Investita da un tram della linea 3 sulle strisce pedonali, in corso Toscana, all’angolo con corso Cincinnato. Non è chiaro se sia stata urtata mentre camminava o se sia caduta a terra pochi istanti prima del passaggio del tram. C’è stato un impatto: Claudia Danielis, 77 anni, pensionata, ex dipendente della Regione Piemonte, non ha avuto scampo. È morta sul colpo. L’incidente è accaduto ieri intorno alle 11,30. «Claudia non c’è più». Lo ha scritto il marito, sulla sua pagina Facebook. Non vedendola tornare a casa, è andato a cercarla verso la zona del mercato ed ha scoperto la tragedia. Claudia Danielis era nata a Fiume. Chi la conosceva bene la descrive come una donna energica, dinamica, lucida. Anche per questo, ieri, la notizia della sua morte ha scosso amici e conoscenti. Era iscritta all’associazione Podiste torinesi e correva da oltre vent’anni. Amava lo sport e la cultura. Proprio l’altro ieri mattina aveva partecipato a una corsa campestre a Borgaretto, dove aveva vinto la gara nella sua categoria, la Over 75. Ma tra le attività che praticava c’era anche la danza. Aveva partecipato alla realizzazione degli spettacoli di Stalker Teatro, alle officine Caos, in piazza Montale. Per diversi anni era stata protagonista delle performance artistiche nell’ambito del progetto Metropolitan art.

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