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Apr 16, 2023 1380volte

San Polo d’Enza (RE) – 2° Giro dei Castelli a Castiello e Marcolini (e/o Elena Neri)

Vincitrice, podio maschile, zona partenza Vincitrice, podio maschile, zona partenza Collage di Roberto Mandelli da originali di Italo Spina

16 aprile – All’interno della 44^ Camminata Sampolese, non competitiva da 11 km con l’aggiunta di gare agonistiche giovanili tra gli 0,4 e 1,6 km, la Uisp reggiana, sempre all’avanguardia quanto a originalità di contenuti, ha riproposto il “Giro dei Castelli”, la cui unica edizione era andata in scena nel novembre 2019, patendo poi la clausura del Covid.

Collocazione ideale, questa che sostituisce la tradizionale data d’autunno, perché almeno nella nostra regione si trova a 9 giorni dalla sentitissima 50 km di Romagna e ne costituisce la preparazione-collaudo ideale (poi, come tutti sanno, la 50 di Castelbolognese costituirà il collaudo per la 100 del Passatore). Così, per esempio, Francesca Braidi (una freschezza da trentenne per una signora del 1973, e che andrà alla 50) e Paolo Malavasi (che intanto va alla maratona di Madrid, poi, lui del 1951, esordirà nel Passatore), hanno gareggiato con giudizio, senza strafare, chiudendo in 2h 37 e 2h42. Niente premi di categoria, altrimenti Francesca sarebbe stata seconda  nelle F 50 e Paolino avrebbe vinto gli M 70 (vi lascio indovinare chi sarebbe il secondo), ma un eccellente allenamento, magari un pelino faticoso ma va bene così.

A dominare, e non è la prima volta in questa stagione, è stato Giuseppe Castiello, classe 1981 dei Modena Runners, che ha tagliato il traguardo regalando una simpatica passerella a un bimbetto molto orgoglioso in 1.35:46, con due minuti e mezzo su Enrico Rivi (Amorotto Carpineti) e tre e mezzo su Massimo Sargenti, altro Modena Runners.

Modenese di montagna, e non nuova a queste imprese, è anche la vincitrice, Manuela Marcolini (Sportinsieme), cui è stata assegnata la vittoria con lo stesso 1.53:06 della seconda, Elena Neri (Pol. Rubiera), arrivata un paio di metri dietro. Da notare che secondo il real-time avrebbe vinto la Neri con 1.52:57, cinque secondi meglio della Marcolini: prima di sollevare un polverone, con Marescalchi e il giudice-capo Mainini a tirarmi addosso le pietre della rupe di Canossa, dico che l’ordine d’arrivo è quello del tempo dallo sparo, il distacco al traguardo è netto, e se la Neri è partita 9 secondi dopo lo sparo (o meglio, il fischio di partenza: addirittura un secondo dietro me), è “colpa” sua; ma aggiungo che se la gara si fosse disputata all’epoca del Covid, quando c’erano le partenze distanziate, avrebbe vinto la Neri, come pure in molte maratone estere dove l’unico tempo preso è quello reale.

Allo stesso modo che (il ricordo torna, siccome abbiamo corso vicino ad Albinea) in una maratona che si concludeva a Bolzano, il sottoscritto e William Govi tagliarono il traguardo mano nella mano stringendo un ramoscello d’ulivo, ma nella classifica io fui avanti di parecchie posizioni perché ero partito dopo…

L’obiezione, ragionevole, è che se valesse solo il real time anche per le prime posizioni, qualcuno potrebbe applicare la tattica di partire indietro, poi raggiungere il battistrada e stargli vicino, senza mai tentare di superarlo, tanto poi il chip gli darà ragione. Dunque, per ora, lasciamo così le cose, senza invocare un dibattito tra il figo Giannini e l’affascinante Cuzzocrea alla corte di Lilly Gruber.

A San Polo, comunque, le due battistrada hanno fatto il vuoto, tanto che la terza, Elena Malvolti, è giunta a quasi 13 minuti.

Il percorso, che nel programma ufficiale era dato come lunghezza di 24,500 con +400 D, secondo l’annunciatore sarebbe stato di 25,400. Il mio Gps dà 24,850 +450 D; in mancanza di cartelli con segnalazioni chilometriche (anche le frecce indicatrici, solitamente abbondanti, latitavano tra il km 13 e il 20), ho notato un km 20 segnato sull’asfalto quando il mio Polar diceva 19,500. Al di là della quisquilia, mi è parso di ravvisare nella prima parte del tracciato una antica gara in linea, che da San Polo arrivava al castello di Canossa, dunque 12,5 km, che quell’anno sostituì la tradizionale partenza da Vezzano. In questa gara odierna ci sono state risparmiate le salite fino in cima ai castelli: dopo la base di Canossa, che segnava il punto più alto a 521 metri, si è discesi alquanto, per poi risalire ai 419 metri del castello di Rossena verso il km 17; seguiva la discesa più accentuata, 4 km fino a Ciano, da dove in teoria la strada sarebbe pressoché pari, e invece siamo stati indirizzati su un ghiaiato lungo un canale, sicuramente pittoresco ma con una salitina finale che si concludeva solo a un km dall’arrivo.

Giro comunque bellissimo, tutto corribile e panoramico, con visuale quasi costante sui due castelli da raggiungere, e sguardo che spaziava dal vicino Appennino reggio-parmense, ancora con chiazze di neve, alla pianura chiusa dalle Alpi veronesi. Quattro ristori, ben forniti, e sbandieratori nei punti delicati di svolta o attraversamento (comunque, le auto lungo il percorso si contano sulle dita di una mano; senza limiti invece i ciclisti, più o meno emuli dell’eroe locale Prodi).

Il pacco gara per i non-premiati conteneva una bottiglia di lambrusco di Albinea, un paio di calze (sempre utile) e uno scaldacollo che dovrebbe essere per me circa il quindicesimo avuto in gare di podismo. Ma il nostro premio gaudioso ce lo darà, di lì a poche ore, nel vicino Mapei Stadium il Sassuolo, castigando ancora una volta Allegri e sicuramente stimolando Ambra a stappare una buona bottiglia.

A San Polo, intanto, ottimi i servizi di segreteria, il ristoro finale (comprensivo di crostate, ma non del bianchetto per buttarle giù), gli spogliatoi e il locale per la custodia bagagli; eccellente anche il gnocco fritto venduto in zona. Magari, se entrando in San Polo ci fosse stato qualche cartello che indicava il ritrovo, avrei evitato un giro panoramico del paese: ma si sa, se i chip non sono ancora entrati nel regolamento federale, invece Googlemaps sta diventando obbligatorio per chi guida.

Informazioni aggiuntive

Fotografo/i: Domenico Petti
Fonte Classifica: Gruppo Giudici Gara - Uisp Reggio

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