SERVIZIO FOTOGRAFICO DI GABRIELLA PARLAVECCHIO
Iniziata alle 11 di sabato 21 giugno la 2^ 24x1 ora targata DKR ha vissuto 24 ore all’insegna della più estrema variazione climatica che però non ha scalfito la perfetta organizzazione “familiare”, come l’ha orgogliosamente definita Matteo Vecchia, anima della gara.
L’avventura sulla pista del Campo del XXV aprile, sede della manifestazione, è iniziata con temperature torride che hanno messo a dura prova gli staffettisti impegnati nelle ore più calde, ha poi affrontato il vento forte e poi un violento acquazzone che ha si rinfrescato l’aria, ma ha anche causato un blackout di una ventina di minuti che ha costretto alcuni volenterosi a rimanere a braccia alzate per sostenere l’arco gonfiabile di partenza-arrivo per permettere il passaggio dei concorrenti.
L’alba ha riportato sulla pista il sole che, con il passare delle ore, ha rialzato le temperature in un crescendo fino all’ultimo giro quando, alle 11, è stata data la fine gara.
La seconda edizione della DKR 24x1 ora ha visto al via 18 squadre, lo scorso anno erano 15, che, nonostante lo spirito non competitivo della manifestazione, hanno dato vita a un’avvincente gara che si è risolta solo all’ultima frazione dopo un alternarsi, in testa alla classifica, di tre squadre: l’Ag Unipol Colombo, la DKR Elite e la Diadora. Alla fine a spuntarla è stato il team Diadora con 979 giri effettuati, 3 in più della DKR Elite e 4 della AG Unipol Colombo. Particolarmente avvincente sono state le ore dalle 21,00 alle 24,00 che hanno visto in pista gli atleti Run2gether, in gara per il team ON, che, incitati da Marco Rampi, hanno inanellato delle frazioni incredibili e John Maina Ndirangu ha anche stabilito la migliore prestazione con 49 giri. Bellissima la sfida, nella frazione 22-23, che ha visto protagonisti Salvatore Gambino e Robert Kiplangat Yegon. Tore ha tenuto testa al più giovane “avversario” per quasi tutta l’ora, prendendosi anche la soddisfazione di stargli davanti per un po’ di giri. Alla fine, per entrambi, i giri effettuati sono stati 45.
Fra le donne il maggior numero di giri, 40, lo hanno realizzato Ruth Mwihaki Gitonga, Run2gether, e Greta Cerea, team Diadora.
Tanti i protagonisti del mezzofondo italiano che con la loro presenza hanno impreziosito la manifestazione e fra loro Alain Cavagna, Daniele Molatore, Mattia Padovani, Stefano Avalle, Salvatore Gambino, Roberto Patuzzo, Andrea Astolfi, Nicolo Gallo, Andrea Soffientini, Aymen Ayachi e l’azzurra Sara Galimberti. Una frazione anche per la leggenda Danilo Goffi. Alla fine, sono stati 55 gli atleti che hanno corso 40 e più giri di pista, niente male!
Ma la 24x10ra è stata anche l’occasione per la solidarietà. Infatti, grazie ad Abareka, presente con la sua squadra, è stata organizzata una raccolta di indumenti per Rete Milano e, con l’aiuto di Aymen Ayachi, il cibo avanzato dal Nike Team è stato recuperato e donato ai senzatetto della Stazione Centrale. Sempre Abareka e le Flying Girls, hanno invece regalato momenti di relax grazie alle sessioni di yoga.
Particolarmente soddisfatto Mauro Oliva, co-organizzatore dell’evento con il già citato Matteo Vecchia, per il buon esordio del nuovo sistema di rilevamento cronometrico messo a dura prova dalla complessità, per durata e numero di passaggi (circa 15 mila), dalla pioggia torrenziale e dal blackout.
Alle parole di Mauro, l’onore di descrivere l’esperienza della 24x1 ora: “La 24x1 ora è molto più di una semplice gara di corsa. È una festa lunga 24 ore fatta di spirito di squadra, goliardia, musica, pioggia, caldo torrido, sdraio in corsia, spritz al posto dell’acqua, yoga, solidarietà e sorrisi. Un’esperienza da vivere almeno una volta nella vita, soprattutto per scoprire quanto si possa correre — e sentirsi vivi — senza prendersi troppo sul serio, per un’intera giornata e notte. E’ quel momento in cui chi corre lo fa anche per chi aspetta, incita, fotografa, cucina, organizza. Dove, invece di passarsi una borraccia, ci si passa uno spritz. Dove qualcuno resta sveglio per 24 ore, forse di più, solo per non perdersi nulla. Dove alla fine dell’ultimo giro tutte le squadre accolgono ogni singolo atleta con un applauso che vale come una medaglia. È una gara in cui si entra da concorrenti e si esce come parte di una grande, rumorosa e incredibile famiglia.”
Appuntamento all’anno prossimo, sperando si riesca ad anticipare la data e a trovare il modo di coinvolgere le società milanesi, grandi assenti alla manifestazione.
Giu 24, 2025
Fabio Maderna
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Gabriella Parlavecchio
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